All’Asm di Matera si rischia di non pagare gli stipendi perché, perdurando la vacatio del direttore amministrativo, dopo le dimissioni di Marcello Tricarico,  a seguito delle polemiche inerenti la presunta mancanza di titoli per ricoprire l’incarico e protraendosi la nomina del nuovo direttore amministrativo , non è giudicamente possibile adottare alcun atto deliberativo in quanto occorre il suo parere obbligatorio anche se non vincolante. In più, mancando in Asm una serie di figure apicali,,tra cui quella di direttore del Personale vacante da circa 3 anni,le relative funzioni che sin ora venivano assicurate ad interim dal direttore amministrativo non possono essere assicurate. Nel caso di specie , mancando il direttore amministrativo non solo non è possibile che dirigenti semplici senza incarico e senza essere titolari di budget possano adottare determine ma non è possibile che il direttore generale possa adottare una delibera per attribuire agli unici due direttori in servizio di UOC e UOSD l’incarico ad interim di direttore del Personale perché la delibera deve contenere il parere obbligatorio del direttore amministrativo che in Asm non c’è. L’ennesimo incidente di percorso del direttore generale dell’ASM che non solo non è stata in grado di accertare l’idoneità del Dr Tricarico a ricoprire l’incarico, ma si è messa a difesa di quella posizione pur in presenza di dubbi e perplessità pubblicamente espressi dal primo giorno da parte di sindacati, consiglieri  e dalle rappresentanze interne dei dipendenti. Una gestione a dir poco sconcertante, come dimostrano i tanti episodi di schizofrenia burocratica fino ad oggi segnalati. Della serie “faccio quel che mi passa per la testa” all’Asm sono rimasti con un solo direttore di Struttura Complessa nella persona della dr.ssa Angela Donofrio. Il dirigente Falasca è in aspettativa per 5 anni per un incarico al San Carlo di Potenza. L’ex direttore generale  Quinto è in aspettativa per tre anni per un incarico in Agenas a Roma, il Direttore del Personale è andato in pensione e non è stato sostituito, il Direttore del Controllo di gestione Vito D’Alessandro è in aspettativa per 3 anni per dottorato di ricerca, il direttore degli ospedali per acuti dr.ssa Benedetto Maria in pensione e non sostituita, il Direttore dei sistemi Informativi ing. Valerio Camponeschi mandato via dopo un anno di comando e non sostituito. In questa situazione davvero drammatica, la Pulvirenti si rifiuta di far proseguire il lavoro a chi , per legge, chiede di rimanere fino a 70 anni.  Come paradossale è la revoca dell’autorizzazione al dr.Quinto ,nel 2022, quando erano in servizio quattro dirigenti in più rispetto ad oggi, di prestare consulenza all’Agenas, fuori dall’orario di servizio, sul presupposto della mancanza di dirigenti di struttura complessa nell’area amministrativa. . Oggi ne mancano altri quattro rispetto ad agosto 2022 e a Quinto viene data l’aspettativa dal servizio,non obbligatoria, per tre anni per l’incarico in Agenas. Siamo al festival della coerenza…