COUNTDOWN DI NATALE

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PATRIZIA BARRESE

A poche settimane dal Natale e dai festeggiamenti che scalpitano per salutare il nuovo anno, tra le città che si addobbano a festa, fra luci e installazioni luminose che scaldano l’atmosfera natalizia, lo shopping sfrenato e l’operazione regalo perfetto dilaga, assieme alla smania della lista dei preparativi per imbandire la tavola, lasciando parenti, amici e commensali, a bocca aperta. Unica certezza: le sorprese non possono mancare. Natale è da sempre la magica occasione per andare alla ricerca del regalo speciale, ma a volte l’entusiasmo o l’intenzione di essere “originali” porta a scelte decisamente bizzarre. ll bello dei regali è che lasciano ricordi indelebili, a volte non sempre apprezzati, ma ciò che rende affascinante lo scartare nastri e pacchetti è che, in fondo, raccontano molto di chi ha donato. Che siano gesti simbolici, modi per sorprendere o tentativi di suscitare una risata, i regali di Natale, per quanto insoliti, rappresentano il riflesso della creatività, o della mancanza di idee, di chi li meditati.I maglioni di Natale, diventati una moda da indossare in gruppo, accompagnano l’organizzazione di feste a tema, dedicate esclusivamente a chi indossa il capo più ridicolo o originale, un regalo di “gusto” che si trasforma in un’icona di stile…o quasi. Negli anni, la moda di regalare una stella, è diventato un trend piuttosto curioso. Servizi online promettono di registrare il nome del destinatario su un lontano corpo celeste, una stella “personalizzata” come simbolo di amore eterno o amicizia indimenticabile. Peccato che, tecnicamente, nessuno possa realmente acquistare o rivendicare diritti su una stella e ancor meno decidere di visitarla. Per gli amanti del fascino della corona britannica, tra i regali che dilagano c’è l’idea di acquistare un metro quadrato di terra in Scozia, accompagnato dal titolo onorifico di “Lord” o “Lady”. Tuttavia è noto che la trovata di marketing che incentiva l’investimento immobiliare, è tutt’altro che un gesto romantico perchè i destinatari del regalo si sono ritrovati con un “certificato di dubbio valore del titolo nobiliare”… ma non esattamente una proprietà utilizzabile.A volte, la stranezza sta nell’idea di regalare un’esperienza unica per gli appassionati del brivido come un volo in mongolfiera sopra le Alpi o una vacanza tonificante in un campo di addestramento militare dopo i bagordi festivi. Nel mare magnum delle proposte, trovare regali originali senza stress, sembra davvero un’impresa, ciò che è richiesto ad ogni pacchetto è l’effetto “wow”, perché l’inaspettato è doveroso per realizzare appieno la magia del Natale. Chi non vuole sbagliare tra i doni punta sul cibo, un grande classico, che quasi sempre soddisfa tutti i palati, perché la tavola delle feste deve essere gremita e accogliente, a base di specialità gastronomiche selezionate, perché il Natale è sinonimo di convivialità, calore e, soprattutto, dolcezza.Le festività natalizie sono un momento magico che si vive attraverso tutti i sensi, ma forse nessuno è tanto coinvolto quanto il gusto. Dalle ricette tramandate di generazione in generazione, le idee più moderne si preparano ad affiancare i piatti tradizionali radicati nel passato, con un tocco di innovazione culinaria anche sotto il segno della tecnologia 3D… a ciascuno spetta esprimere il proprio consenso di sapore. Quest’anno a far brillare i festeggiamenti, il primo panettone torinese realizzato con la farina di grilli caramellati. Il maestro pasticcere Davide Muro, definisce questo esperimento come “la sua missione di innovare i dolci delle feste, portando avanti la propria ricerca di gusto, salute e sostenibilità”, appositamente proposto per gli amanti delle diete. Quella di giocare con i sapori e le ricette della tradizione, sperimentando ingredienti insoliti e prima mai pensati, risponde agli stili di vita in costante mutamento come l’idea di proporre il tocco finale del pranzo realizzando con stampante 3D, caramelle e cioccolato e altre ghiottonerie.Niente di futuristico: il cibo stampato in 3D è ormai tra noi ed è un terreno di sperimentazione. Tra carne, ortaggi, legumi e farine di cavallette a Natale l’innovazione si insinua ed è destinata a diventare sempre più popolare per merito della scienza che fa continui passi avanti: la stampa 3D sembra destinata a giocare un ruolo di rilevanza nell’alimentazione del futuro, per aiutarci a superare le sfide ambientali attuali. Ma nel grande calderone delle feste, tra antipasti e sorbetti digestivi, si fa spazio il gelato a base di micro-alghe come la spirulina, ricca di proteine, vitamine e antiossidanti perché nel calendario delle cene programmate, da quella di lavoro al gruppo della palestra, tra pizzate e raviolate, dalla cena della Vigilia al cenone di Capodanno, i tentativi di mantenere un’alimentazione corretta e bilanciata affogano nel gusto e i buoni propositi sono rimandati all’anno nuovo, con buona pace dei consigli di dietologi, personal trainer & co, dunque la spirulina è vicina.A che punto siamo ora e cosa succederà in futuro? Il pranzo di Natale perfetto lascia un ricordo indelebile. Ma per far sì che sia davvero indimenticabile c’è bisogno di concludere il lauto pasto in bellezza: l’assaggio del famoso Kopi Luwak, il caffè prodotto con chicchi “processati” dagli zibetti. Questo tipo di caffè, che i temerari degusteranno a fine pasto, è prodotto con chicchi di bacche ingerite e poi defecate dallo zibetto, grazioso animale che si ciba di insetti e piccoli rettili, una volta liberati dall’animale, i chicchi della bacca di caffè vengono lavorati per assaporare una tazzina dall’aroma caratteristico, dal retrogusto di cioccolato e di muschio selvatico. In questo viaggio, tra regali innovativi e “golosità sostenibili” ciò che emerge è che il Natale assume sempre più l’aspetto e il connubio tra passato e presente, tra ricordi e modernità. Dallo sperimentatore culinario all’amante delle tradizioni radicate, ci apprestiamo a vivere il countdown della tavola delle feste illuminandola di sapori unici e creando sapori che dureranno per sempre. Tuttavia, ripensando all’esperienza alla stregua di chef, architetti e designer, la geometria può attendere, perché la cultura del salume è perfetta nelle sue forme indefinite e ancor più nel sapore. Gli evergreen del sapore inneggiano al Pandoro e al classico panettone con uvetta e canditi, privo di cavallette, a rappresentare uno dei dolci tipici più amati del Natale, ma tra le grandi tavole colme di prosciutti e salami tipici regionali, le nostre papille gustative si appresteranno a ricevere la vera protagonista del pranzo, la lasagna, uno dei piatti più iconici della tradizione natalizia e non solo. E tra i preparativi che fervono, tra lo stupore di una magia moderna e ricca di sorprese, che si opti per un pranzo opulento o morigerato, tra tradizione e innovazione, l’importante è che il cibo sia un veicolo di gioia e di condivisione: dopo la frenesia degli acquisti, che c’è di meglio di incontrare lo sguardo di chi riceverà il dono, perché il Natale è lo spirito del dare senza il pensiero di ricevere, scartare l’inutile sottolineando i veri valori.

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Sull' Autore

Insegnante lucana con la passione per la scrittura. Amo la mia terra sebbene per lavoro io risieda a Milano. Scrivere e condividere la passione per la scrittura e poter divulgare anche da lontano per rendere "maggiormente visibile" il nostro paese è uno dei miei desideri. Il mio paese natio è Rionero in Vulture.

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