
Giovanni Benedetto
Ieri hanno giocato le dirette concorrenti del Potenza che hanno tutte pareggiato, mentre il Monterosi e la Paganese, quint’ultima, hanno perso entrambe in casa.
Anche loro viaggiano a bassa velocità e fanno come i ciclisti che stanno in gruppo in attesa dell’ultimo chilometro per lo sprint finale.
In questi casi per il Potenza ben si addice il detto ” mal comune mezzo gaudio” sempre che la squadra si dia una mossa prima che sia troppo tardi.
Oggi pomeriggio alle 18,00 sotto i riflettori del Viviani ci sarà la squadra allenata da Zdenek Zeman: il Foggia, vecchio amore ai tempi della serie A, quando a capo della società rossonera c’era Pasquale Casillo il re del grano.
Il presidente Canonico quest’anno ha richiamato l’accoppiata Pavone- Zeman, protagonista del Foggia dei miracoli dei primi anni 90 in serie A.
Zeman un allenatore tanto amato e tanto discusso ha fatto parlare di se in campo e fuori.
In campo ha fatto le sue fortune adottando il modulo 4-3-3.
Le squadre allenate dal boemo hanno tutte le stesse prerogative: intensità, pressing, riaggressione immediata, ritmo, verticalizzazioni, sovrapposizioni, scambi di prima sfruttando i “triangoli” terzino-mezzala-ala.
Fuori dal campo si è attirato le antipatie di alcuni ambienti del calcio che conta, per avere proferito frasi del tipo: ” il calcio italiano è nelle mani dei farmacisti” per il diffuso uso di sostanze dopanti o denunce sui bilanci in rosso dei club.
Uomo dotato di molta ironia è tornato col peso dei suoi 75 anni, dopo cinque anni di inattività, a sedere sulla panchina dei miracoli.
I tempi cambiano, con gli anni che corrono, cambiano anche gli stessi uomini di una volta, e i miracoli non sempre si ripetono.
Il Foggia è in decima posizione e proviene da due sconfitte consecutive.
Un mese di gennaio che, per l’alto numero di infortunati e indisponibili ,ha costretto il presidente Canonico ad intensificare la campagna di rafforzamento portando nel capoluogo dauno ben cinque rinforzi.
Aveva puntato anche sull’attaccante Cuppone, ma al momento del contatto, l’ex casertano era ancora intenzionato a rimanere al Cittadella.
Nella partita di oggi Zeman dovrà ancora rinunciare ad alcuni titolari: Di Pasquale, Sciacca, Garattoni, Merkaj e Ferrante.
Rientrerà Rocca dalla squalifica e sicuramente esordiranno alcuni nuovi, come il terzino Nicolao, il duttile di centrocampo Di Paoloantonio e la mezza punta Turchetta che potrebbe essere affiancato a Curcio.
A Potenza ad accendere la speranza di fare bene è arrivato nell’ultimo giorno di mercato l’attaccante Luigi Cuppone di 24 anni che si è ben messo in mostra l’anno scorso a Caserta segnando 14 gol.
Non è una prima punta, può giocare sulla fascia, attacca gli spazi e in coppia con Romero può davvero portare minacce alla porta avversaria.
Il Potenza dovrà fare a meno di Gigli e Carnielutti, squalificati per somma di ammonizioni, e al loro posto il mister Arleo schiererà il quartetto: Zampano, Piana, Koblar e Dkidak.
Le chiavi del centrocampo le consegnerà a Bucolo, il tridente d’attacco di partenza potrebbe essere Cuppone, Romero e Burzio; i posti vacanti il mister si riserva di occuparli solo a poche ore dall’inizio della partita.
La squadra rossoblù, nel pomeriggio di ieri in concomitanza con la rifinitura, ha avuto un incontro col presidente Caiata il quale li ha rasserenati , esortandoli a mettere impegno e ad affrontare a testa alta il Foggia, perché sul campo si scende sempre undici contro undici.
Sarà Valerio Maranesi di Ciampino, coadiuvato dagli assistenti Roberto Fraggetta di Catania e Francesco Cortese di Palermo (con quarto ufficiale Giuseppe Mucera di Palermo) a dirigere Potenza-Foggia di oggi pomeriggio.
La foto di copertina è stata scattata dallo studio fotografico di Michele Salvatore