Dura presa di posizione dei consiglieri di opposizione al Comune di Venosa per l’insistenza con cui si ricorre alle sedute da remoto del Consiglio comunale. L’abitudine di proseguire in questa modalità  non solo non è più supportata dall’emergenza, ma fa venire il dubbio che con questo sistema si voglia conculcare il libero dibattito in presenza, il che non è prova certo di democrazia. Anche perchè la richiesta di una discussioni in remoto non è motivata da esigenze reali  e le tre liste di opposizione , Venosa 2024 , Venosa democratica e Venosa Cambia considerano questa scelta come un non voler ritornare alla normalità, una sorta di commissariamento della democrazia. Difatti, scrivono i consiglieri, a quasi due anni dall’inizio della pandemia ovunque nel mondo si cerca di tornare alla normalità, in molti Paesi vengono ridotte, o eliminate del tutto, le restrizioni, in Cina partono le Olimpiadi invernali, in Italia inizia il Festival di Sanremo con il teatro Ariston completamente pieno, ovunque ma non a Venosa, Venosa fa storia a sé. Qui da noi si torna indietro. Si ritorna ai consigli comunali a distanza. Tutto per assecondare i capricci di un assessore che antepone le proprie comodità personali alle regole della democrazia. Tutto perché questa maggioranza è alla deriva e non è in grado di assicurare i numeri per tenersi in piedi.  Per l’ennesima volta le regole democratiche vengono piegate agli interessi di una parte politica e le restanti regole, anche quelle di buon senso, sono piegate agli interessi di bottega.  E’ questo il modo di amministrare la nostra città? E’ questa l’idea di confronto democratico? E’ questa l’idea di rispetto per le istituzioni che hanno le signore e i signori pentastellati? Mentre accade tutto questo il Presidente del Consiglio comunale tace, non una riunione dei capigruppo, non una interlocuzione preventiva con le forze politiche rappresentate in Consiglio. Un totale appiattimento sulle posizioni della maggioranza a dimostrazione del fatto che, più che il ruolo di Presidente del Consiglio, la consigliera Mastrangelo sta interpretando il ruolo di esecutore materiale delle decisioni della “maggioranza”. Una dimostrazione di inadeguatezza al ruolo chiamato a ricoprire e di incapacità di fare politica che non possiamo non evidenziare e che lede fortemente i diritti delle opposizioni. Pertanto, non è nostra intenzione partecipare all’ennesimo consiglio comunale farsa e chiediamo le dimissioni immediate del Presidente del Consiglio comunale che si è dimostrata assolutamente inadeguata al ruolo assegnatole.