A MARATEA GLI “HEROES” DELL’INNOVAZIONE

Se la ”prima” va bene, e ci sono tutte le premesse, probabilmente Maratea si candida a diventare il riferimento del centro Sud per il mondo dell’innovazione.  Un evento che è stato pensato alla grande e che è riuscito, già nella prima edizione, a portare in basilicata circa 300 protagonisti del mondo dell’innovazione in tutti i settori, tra start up,imprese, talenti e “ allevatori” di talenti. Trecento deve essere un numero ricorrente da quelle parti, speriamo di tutto cuore che non facciano la fine di quelli di Sapri. Anche questi li chiamano Heroes, eroi in inglese, e a loro modo hanno fatto cose straordinarie che hanno cambiato i rapporti di forza tra le imprese, nelle amministrazioni e tra queste e i cittadini. L’iniziativa è dell’Associazione a Mezzogiorno e di Scai Comunicazione , col supporto importante della Camera di Commercio . Il fatto che rende originale questa manifestazione è che non si esaurisce in un confronto sulle storie di successo, una specie di festival  dei talenti , ma si trasferisce in oltre sessanta iniziative di laboratorio, cioè di luoghi dove al red carpet di maratea si alternano incontri tra start up, discussioni con gli investitori, approfondimenti didattici sul come costruire un progetto. E poi una serie di eventi nell’evento, dalla proclamazione del vincitore del premio Maratea per l’innovazione ( una gara partita mesi fa a livello internazionale e che ha già visto arrivare 195 progetti, tra i quali se ne sceglieranno cinque da ammettere alla votazione finale in diretta streaming) alla consegna di numerose borse di studio a talenti e giovani innovatori per lo svezzamento delle loro idee progettuali. Avremo modo di parlare in seguito di questo evento. A noi preme evidenziare che quello di Maratea è il primo gradino di un futuro nel quale anche i lucani possono essere protagonisti. Ce ne sono le condizioni, una Università che sta facendo dell’informatica il suo core business, imprese che credono nel digitale,  investitori alla caccia dell’idea che porta soldi, una politica che ha scelto l’aiuto lle start up come elemento centrale della strategia di sviluppo.. Tutto questo può diventare non un festival una volta tanto, ma la rete di cui abbiamo bisogno per  indirizzare i nostri talenti.