Quello che rimane della metropolitana leggera consiste oggi nel Terminal di Gallitello, precedentemente deposito treni delle FLC, finanziato nel 2015, costato oltre 7 milioni, terminato da tempo,le due stazioni successive di Potenza Centrale,le due di Rione lucania mai completate e utilizzate,la fermata di S Rocco,Potenza Citta,la stazione di Rione Mancusi riverniciata ma chiusa da tempo per motivi di sicurezza e senza le scale mobili per il collegamento a via Ermellini,infine la stazione di Potenza Superiore.
La metropolitana leggera e’scarsamente utilizzata anche per la mancanza di intermodalità con i servizi su gomma, la mancata apertura da anni del parcheggio d Gallitello e l’apertura di tutte le stazioni della tratta oltre alla mancata realizzazione delle scale mobili dalla stazione di Potenza Città a Corso XVIIi, all’altezza del Grande albergo,finanziata a suo tempo con legge Tognoli.
Inaugurare un terminal con tanto ritardo e con la situazione gestionale in essere rappresenta una ulteriore plastica dimostrazione della progressiva decadenza delle Fal e della sua nuova specializzazione in eventi, reclame e momenti pubblicitari per coprire l’inefficienza dei servizi,gli alti costi ed i ritardi accumulati nella realizzazione dei progetti.
Intanto la Regione e gli Enti locali partecipano alle ritualità ed allo spreco di risorse senza un minimo di controllo sull’uso delle risorse pubbliche e le mancate ricadute sugli utenti.
Nell’ambito delle sindrome della reclame prevale l’apparire e non le verifiche sullo stato delle gestione delle Fal,sulla quantità e qualità dei servizi erogati.
La vicenda della metropolitana leggera di Potenza e del recupero della Potenza Sellata,ache per le risorse pubbliche utilizzate,! rappresenta un scandalo europeo che non puo’ essere coperto ulteriormente dalle Fal,dalla Regione e dal Comune di Potenza.
Anche le parti sociali dovrebbero fare qualcosa per invertire una tendenza allo spreco nell’interesse del lavoro e dell’utenza. Continuare ad ignorare non solo le criticità e la mala gestione dei servizi rappresenta una resa verso tutela dei beni pubblici.