UNA PIAZZA PER ESTER

E’ quasi naturale che la proposta di intitolare una strada ad Ester Scardaccione venga dall’attuale Presidente della Commissione Pari Opportunità, non per un dovere di ufficio, ma perché , a distanza di tanti anni, c’è una guida dell’organismo che ha saputo e voluto mettersi in continuazione di quella esperienza, con la stessa tempra, lo stesso spirito, la stessa visione dei problemi. La bellezza di questi organismi di partecipazione e di coinvolgimento è che possono essere tutto o niente, a seconda di chi li guida, dei fini che si pongono, degli obiettivi che perseguono e del protagonismo che esprimono. Che non è quello di fregiarsi di una carica o di farne gradino per altri scopi ma di interpretare una funzione che è di sollecitazione, di proposta, di vigilanza sulla realtà, di correzione delle storture, di monito autorevole. Ester Scardaccione è stata l’antesignana di una politica delle pari opportunità  che puntava a tirare dall’ombra di una società maschilista il volto moderno di una donna che è fatto di efficienza, professionalità, senso della realtà e capacità decisionali. Una battaglia su tanti fronti, che era quello della violenza in famiglia, della discriminazione negli ambienti di lavoro, della differenza salariale, della esclusione dai luoghi decisionali. E, allora come oggi, questa battaglia continua, con la stessa grinta, con la stessa autorevolezza e ,purtroppo, con gli stessi problemi, a dimostrazione che il cammino è ancora lungo e che la funzione di certi organismi non può essere mortificata ma esaltata e valorizzata. E dunque, Margherita Perretti, la successora per antonomasia di Ester, si è posto il tema che ad ottobre ricorrono i 25 anni dalla scomparsa dell’Avvocata Scardaccione,  Presidente della Commissione Regionale Pari Opportunità dal 1995 al 1997, promotrice di ‘Telefono Donna’, la cui casa rifugio porta il suo nome, autrice della “ Carta di Basilicata, documento ancora estremamente attuale, e che il modo più giusto di onorarne la memoria è quello di intestarle un luogo pubblico, una piazza o una strada. Indipendentemente dai colori politici che guidano le Amministrazioni, la proposta è sacrosanta e anzi dovrebbe spingere le attuali Autorità a dare un esmepio autorevole di come su certi temi non debbano esserci divisioni, prendendo certe decisioni come esempio e testimonianze per le nuove generazioni. Il Sindaco Guarente sappia interpretare il significato profondo di questo suggerimento, che raccoglie e interpreta il volere di una intera comunità regionale ,e che è sorretto dalla riconoscenza che molte donne lucane le debbono. Rocco Rosa