Un consiglio che l’esperienza mi consente di dare ai nuovi amministratori comunali di Potenza è di operare come padri di famiglia, cioè con buon senso e con un rapporto costi-berefici ottimale, scegliendo quindi le priorità giuste ed evitando genialate che sprecano soldi senza un obiettivo concreto. Mi aspetto che il Sindaco porti un piano programmatico privo di parole grosse, ma chiaro ed esplicito per quanto riguarda le cose che servono davvero in via di urgenza alla città. Obiettivi, tempi e cifre. Così come si faceva quando vigeva la buona prassi di una programmazione di consiliatura. Di genialate siamo stati sommersi in questo quinquennio, del quale la palma d’oro va sicuramente a quel percorso di guerra urbana che si chiama ciclovia di Gallitello. Due strisce rosse , della larghezxza di 30 cm, ciascuno che vanno nei due lati della carreggiata e non portano da nessuna parte che non sia un percorso di andata e ritorno nella zona più densamente trafficata di Potenza. Lungo le quali strisce fortunatamente non è passata in questi mesi nessuna bicicletta, primo perchè la gente non è cretina e, secondo, perchè occorrerebbe una capacità di equilibrista e di funambolista per passare indenne tra auto ferme su quelle stesse strisce e auto in movimento. Nell’idea abbastanza sempliciotta degli amministratori si voleva probabilmente fare un circuito ad anello che partendo dal terminal delle calabro lucane percorresse via del Gallitello per poi tornare da quella stradina che porta all’Iperfutura . Se la carreggiata di via del Gallitello è comunque tale da ospitare le due strisce di viabilità ciclabile, l’assurdo è che , per completare il circuito, ci si è dovuti arrangiare nella parallela strada di via dei Pioppio restringendo addirittura la larghezza delle ciclovia a venti centimetri soltanto. Perché tutto questo? C’è qualcuno che ha alzato un dito per chiedersi se ne valeva la pena? Non ci risulta, Possiamo solo immaginare che questa genialata sia stata fatta per compiacere il ministro Salvini che deve portare in Europa il conto della serva sulle ciclovie realizzate, mettendo anche questi pochi chilometri di inutilità completa. E se è vero che , come un certo gossip va sostenendo, che si era vantato dell’assoluta fedeltà della città alla lega, al punto da poter mettere chiunque a Sindaco , allora l’esito delle votazioni rappresenta un giudizio su quello che i suoi uomini hanno combinato. Poi, se, come si dice, questa inziativa fosse stata fatta con i fondi europei, ci sarebbe ancora da vedere la seconda parte del film. Quella che riguarda un eventuale controllo delle opere fatte. Allora sì che Potenza , e Salvini, passeranno alle cronache europee. Nè è secondaria la considerazione che , se tutto quello che è stato realizzato non rispondesse alle norme del codice della strada, in caso malaugurato di incidente ci sarebbe una colpa grave anche dell’Amministrazione, non solo quella che l’ha realizzata ma anche quella che l’ha mantenuta in esercizio. Tutto questo per dire che se davvero vogliamo cambiare pagina, cerchiamo di fare meno i “creativi” sulla pelle della città e cerchiamo di fare quelle cose che sono utili, essenziali e riscuotono l’apprezzamento di tutti, di destra, di sinistra o di centro. Rocco Rosa
A POTENZA, CERCASI BUON SENSO, NON GENIALATE
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2 commenti
Perfetto, ci farebbe piacere sapere quali commenti sono stati fatti sulla sostituzione dei lampioni d’epoca con i pali-supposta in piazza Prefettura. Dove sia finita la fontana di San Gerardo, dove l’acquedotto romano in via dell’epitaffio, come sia manutenuto il ponte romano sul basento. E non per ultimo, quali interessi hanno fatto morire il centro storico a favore di vis del gallitello. Ci sei Rocco Rosa?
A riguardo delle strisce rosse ciclabili evidentemente gli amministratori comunali si sono trovati un fondo non utilizzato e hanno pensato bene che una parte andasse buttata in un progetto pietoso e il resto diviso in tasche uguali questi sono i risultati delle menti demenziali dei nostri amministratori comunali