
Fermarsi a pensare. Rallentare per scoprire. Sostare ….. Farlo liberamente, senza imposizioni o prescrizioni, ne restrizioni post-lockdown. Si può farlo all’aperto e varcando il perimetro delle mura domestiche. Sostare … e contemplare. E’ solo l’incipit, il primo stimolo per partecipare al Festival Storie Parallele di Salandra. E’ l’”attacco” del video promozionale della IV^ edizione di “una tre giorni” dedicata ai documentari brevi (short-doc) che chiama a raccolta amici, colleghi, paesani, per visionare e selezionare le produzioni più riuscite del genere, premiando quelli che si distinguono come migliore documentario, regia, fotografia, montaggio, a giudizio insindacabile della giuria che assegna anche un premio speciale.
https://www.youtube.com/watch?v=opQjypl8eCk&ab_channel=StorieParallele
Giurati di quest’anno – che riprende la partecipazione in presenza dopo la versione “in remoto” dello scorso 2020 – sono i registi Francesca Mazzoleni e Giuseppe Marco Albano con la presidenza affidata al pluripremiato regista e direttore della fotografia Daniele Ciprì. Sono 10 i filmati preselezionati per il concorso 2021, con contributi arrivati dagli USA, dalla Spagna, dalla Francia, dalla Svizzera, oltre che dall’Italia: 
1. Dajla: cinema and oblivion, di Arturo Dueñas (SPA, 15′)
2. Embers of the sun, di ZarehTjeknavorian (ARM, 12′)
3. llusione, di Lorenzo Quagliozzi (ITA, 15′)
4. Introduction, di Michael Amter (USA, 2′)
5. LesAigles de Carthage, di Adriano Valerio (ITA, 19′)
6. Mirella, di Kassim Yassin Saleh (ITA, 15′)
7. Noon in the cemetery, di Benjamin Poumey (SVI, 8’)
8. Seedmother: coming home, di Rowen White, MateoHinojosa (USA, ‘7)
9. Super-Soup, di Iacopo Fulgi, Valerio Maggi (FRA, 7′)
10. Viva a Temp!, di Beatrice Surano (ITA, 8′)
Storie Parallele, però, non è solo un appuntamento per cinefili, videomaker o addetti ai lavori. Gli stessi giurati proporranno in proiezione due loro contributi. Punta Sacra della regista Francesca Mazzoleni (sabato 25 settembre alle ore 19,00, candidato ai David di Donatello 2021 e vincitore di numerosi premi tra cui il Premio Speciale Valentina Pedicini ai Nastri D’Argento 2021, Miglior documentario al Festival Visions duReel). Mentre il lucano Giuseppe Marco Albano, già autore di corti e film apprezzati e vincitore del mostrerà il suo ultimo cortometraggio Klod.
Insieme alle proiezioni ci sarà modo di interrogarsi e dibattere sulle altre esperienze festivaliere di settore già accreditate in regione (da Bella a Matera, da Maratea a Metaponto, a Potenza). Ma il dibattito si arricchirà anche di un pubblico confronto sul futuro dei borghi dal tema “Abitare i paesi. Resilienza o resistenza?” a cui sono invitati l’antropologo Giuseppe Melillo, Raffaele La Regina, Rocco Calandriello, Giulia Sonzogno e Luigi Vitelli. Non mancheranno altre incursioni sul mondo del disegno e del fumetto con Giulio Giordano e quelle con la lettura con la presentazione dei due libri di Ludovico Cantisani, di Lauria, Conversazione su Favolacce e L’apocalisse è una festa (Ed.Artdigiland).
Nello spirito di Storie Parallele, ideato per Salandra e diretto dal regista Nicola Ragone, sono confluite diverse collaborazioni e co-direzioni: quella di Carmine Cassino (autore ed esperto cinematografico), Giuseppe Ragone (attore) e Carmine Iuvone (musicista). Dal team sono scaturite proposte e progetti che hanno progressivamente guadagnato spazio e credibilità, aggregando nuovi contributi per ogni edizione. Per questa del 2021 il programma (vedi il link https://www.festivalstorieparallele.it/programma-2021/) è davvero fitto e interessante. Da venerdì 24 a domenica 26 settembre c’è l’imbarazzo di cosa e quando seguirlo. Le suggestive location sono prevalentemente nel centro storico del paesino arroccato tra il bosco di Montagnola e la valle del torrente Salandrella, con piazze diventate sale di proiezione o sedi di dibattiti.
Ma ci sono appuntamenti specificamente ambientati tra i calanchi, i millenari declivi argillosi crepati dalla siccità e dal sole, quasi fossero propaggini desertiche o rilievi lunari (che punteggiano
i brulli paesaggi della collina materana tra Pisticci e Montalbano o nella Aliano di leviana memoria). E’ il caso dello “Sleepconcert” previsto in notturna per sabato sera o “Il Cammino dei Calanchi” (domenica 26 alle 10,00), che porteranno il pubblico alla Piccola Arena proprio nel cuore della creta, in uno scenario davvero suggestivo, quanto intrigante ed insolito. Qui nella versione notturna si esibiranno Piove (artista musicale Avant Pop dall’identità nascosta) e prenderà corpo la performance “Argilla”, con Hydra, l’evento di improvvisazione su immagini di Nicola Ragone e musiche di Carmine Iuvone e Federico Leo. Mentre di domenica mattina la passeggiata che parte dal Calvario, si dirigerà nuovamente nel complesso calanchivo risonante ancora dello sleepconcert della notte.
Le suggestioni non si esauriscono certo con gli stimoli degli eventi così incastrati e abbondantemente messi in sequenza. I documenti fotografici delle passate edizioni, completano il quadro delle riflessioni sulla rivitalizzazione dei borghi minacciati dalle migrazioni, che tentano di reagire e non si rassegnano all’abbandono.

La Giuria
Con questa consapevolezza e col desiderio di poter offrire opportunità e vie d’uscita alla progressiva deriva delle identità e dell’appartenenza, i giovani autori che si riconoscono nel progetto della Fargo e della Mediterranea Cinematografica – organizzatori del Festival – si sentono coinvolti ed impegnati nella ricerca di alternative e di rivalutazione culturale di questi luoghi e dei loro abitanti. Loro lo stanno facendo attingendo al vissuto, valorizzando le esperienze e i percorsi professionali maturati anche lontano dal paese natio. Certo le loro sono storie diverse, parallele appunto, ma forse anche convergenti, perché si intrecciano, uniscono, scambiano, amplificano interessi che sono comuni e che riguardano il futuro di tutti. Per questi ragazzi la civiltà contadina è tramontata definitivamente. Loro sono i figli della globalizzazione, del terzo millennio, ma stanno provando a impedire che il “locale” muoia o si dissolva nell’ oblio. Nelle loro tracce video e sonore, nei loro testi e nei loro progetti questo dolore si incontra, non solo come ricognizione e osservazione. Forse provano a capire se è un epilogo ineluttabile, un destino già segnato e se altri linguaggi, altri sguardi, come la poesia o l’immagine in movimento può avere il potere salvifico di tenerli in vita, anche restando periferie di un territorio poco battuto. Allora ben fanno a ricordare le storie, a raccontarle, a filmarle, a re-interpretarle, mettendole in cammino, una vicina all’altra, Meditando. Sostando. Sognando. Forse per evitare che anche il sindaco di Salandra, un giorno, si veda costretto a mettere in vendita le case vuote a 1 solo euro, come è successo ad altri comuni lucani. Per ora, la musica di Storie Parallele è un’altra. E’ quella della street band che accompagna il banditore (figura riesumata dal passato) che strilla i suoi annunci agli angoli delle strade: “accorrete, accorrete tutti… il Festival comincia, ci vediamo a piazza Marconi…non mancate!!!
Di seguito i link ai canali social dell’evento:
Facebook: https://www.facebook.com/storieparallele.filmfestival
Instagram: https://www.instagram.com/storieparallele.filmfestival/
Sito internet: https://www.festivalstorieparallele.it/
Trailer Il Cammino dei Calanchi: https://www.youtube.com/watch?v=0AHstpmGehI&ab_channel=StorieParallele