BARDI E PITTELLA, FUOCO SOTTO LA CENERE

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Non tragga in inganno ilriferimento esplicito che il presidente del Consiglio regionale e leader lucano, Marcellp Pittella,  di Azione ha fatto intorno all’Ospedale san Carlo e alla necessità di provvedere al ricambio dell’amministratore anche in funzione di un presunto deficit di bilancio. Deficit che anche quest’anno non c’è perché il bilancio va a chiudere in pareggio. Il problema è più grande dell’accusa che si muove  o dell’esempio che si porta. Vero che il San Carlo è l’oggetto oscuro del desiderio di ogni leader politico lucano, e che già nei mesi scorsi lo stesso capogruppo di Fratelli d’Italia, Michele Napoli, aveva avanzato le stesse riserve con argomenti più o meno analoghi, ottenendo una blanda assicurazione che si sarebbe presto parlato della sanità in tutti i suoi aspetti e in tutti i suoi risvolti. Il vero fatto  che accomuna queste posizioni, interne alla maggioranza organica del centro destra e  interne alla alleanza allargata dello stesso, è che passano i giorni e non succede niente, anzi passano i giorni e Bardi va avanti incurante di tutti e di tutto, un passo alla volta, comportandosi come le tre scimmie: non vedo non sento e non parlo. Al fondo di questa insoddisfazione più generale, che Napoli ha dovuto mascherare andando in aiuto dell’assessore fittiano e meloniano, Latronico, è che, anziché prestarsi ad un confronto generale sulla sanità, compresi il prossimo rinnovo del management delle strutture, il presidente procede con mcrointerventi chirurgici, piazzando ora un uomo alla direzione sanitaria di questo o quell’ospedale o un direttore amministrativo oppure , qua e là figure di rilievo, nell’organigramma sanitario lucano e allontanando sine die la possibilità di una spartizione più generale e coinvolgente degli incarichi. Così che molti si trovano spiazzati rispetto ai programmi che si erano fatti e tra questi il più che sembra essere fuori gioco è proprio Pittella, entrato come elemento condizionante e che tale non si sta dimostrando di essere, soprattutto dopo che Calenda ha virato verso un centrodestra morbido e condiscendente che fa il gioco in questo momento di chi tiene tutto in mano e non  rinuncia a niente. Il nervosismo del Presidente del Consiglio regionale lo si è potuto constatare nelle comunali di Matera, dove ha cercato di riprendersi uno spazio di manovra a sinistra, appoggiando Cifarelli, ma con il solo risultato di irrigidire il Pd e di  costringerlo ufficialmente a marcare le distanze da questo approccio. Che poi le malelingue dicano che Pittella si sia salvato l’anima mettendo anche qualcuno nelle liste di Forza Italia, forse appartiene più alla storica malevolenza comunista di delegittimazione del personaggio che alla verità. Il tema vero su cui far convergere il dibattito è che , così come stanno le cose, in Regione sono tutti un po’ scontenti e cercano invano di costringere il presidente a fare chiarezza su come tenere insieme l’alleanza. Sembra proprio che , come già è successo nella precedente legislatura, da parte del Presidente ci sia la testarda volontà di tirare avanti da solo, forte del suo fido Richelieu,  senza concedere niente e scontando fibrillazioni, colpi di testa, agguati in aula, mancanza di numero legale, ecc.  Cose già viste ma che non hanno portato allo scioglimento dell’Assemblea regionale, per il semplice fatto che, per uno o due che se ne vanno,. ce ne sono due o tre pronti a soccorrere il vincitore. Sullo sfondo di questo ipotetico diario di viaggio c’è il grande gioco delle politiche, cui il presidente Bardi si prepara non prima di aver chiuso alla grande il nuovo accordo petrolifero, che, come è già accaduto, si dimostra essere il vero passaporto per Roma. E anche qui, condizionare un personaggio scomodo , come Pittella, e renderlo inoffensivo prima della battaglia finale , è una startegia non di poco conto. Bravo il Generale! Ma povera Regione per questo tirare a campare,! Rocco Rosa

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Sull' Autore

Quotidiano Online Iscrizione al Tribunale di Potenza N. 7/2011 dir.resp.: Rocco Rosa Online dal 22 Gennaio 2016 Con alcuni miei amici, tutti rigorosamente distanti dall'agone politico, ho deciso di far rivivere il giornale on line " talenti lucani", una iniziativa che a me sta a molto a cuore perchè ha tre scopi : rafforzare il peso dell'opinione pubblica, dare una vetrina ai giovani lucani che non riescono a veicolare la propria creatività e , terzo,fare un laboratorio di giornalismo on line.

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