CHE PECCATO, UN GRANDE POTENZA ESCE DAI PLAY OFF

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ROCCO SABATELLA

Se c’era una squadra che meritava di passare il turno e di accedere alla fase successiva dei play off, questa era il Potenza. Lo ha riconosciuto anche l’allenatore del Foggia Delio Rossi che a fine gara ha detto che ai punti meritava la qualificazione la squadra lucana.  La sfortuna si è accanita contro la formazione lucana che viene eliminata da un avversario che ha tirato verso la porta rossoblù una sola volta. Quella che ha portato al pareggio il Foggia che stava soccombendo e che non pareva assolutamente nelle condizioni  di riuscire a mettere la partita in equilibrio. Oltre ottanta minuti giocati in man iera perfetta dagli uomini di Raffaele fino al pareggio, giunto a tre minuti dal novantesimo e frutto di un lungo lancio di Costa verso l’area di rigore rossoblù sul quale Sbraga e Rocchi hanno protetto, correndo indietro, l’uscita fuori area di Gasparini che però ha fatto un rinvio corto e proprio sui piedi di Di Noia che ha effettuato una palombella da circa trentacinque metri che si è infilata nella porta sguarnita. Regalando al Foggia il pareggio per la qualificazione che sembrava una chimera per i pugliesi che non riuscivano a trovare sbocchi offensivi alla loro manovra per la perfetta organizzazione del Potenza. Che era passato meritatamente in vantaggio un minuto dopo la mezzora della ripresa grazie ad una conclusione rasoterra di Talia susseguente ad una respinta del portiere Thiam sull’angolo tirato da Di Grazia. A livello tattico si può dire che il Potenza ha giocato ancora meglio rispetto a quanto fatto giovedi scorso a Picerno. In campo la stessa formazione con le novità Steffè per Del Pinto e Volpe per Hadziosmanovic. Primo tempo molto bloccato e squadre che non rischiano assolutamente niente. Potenza messo bene in campo, corto, concentrato, attento in cui ogni singolo dimostra di saper adempiere al compito assegnato. Il gioco si svolge prevalentemente a centrocampo per cui le difese non devono dannarsi l’anima per sventare pericoli. Tanto è vero che la prima azione offensiva della gara arriva al minuto trentaqattro ed è del Potenza con la percussione di Volpe che mette al centro dove il tiro di Murano e quello successivo di Laaribi vengono respinti dai difensori. Poi è Caturano che viene abbattuto al limite sa Rizzo, ammonito. La  punizione di Laaribi s’infrange sulla barriera.  Il primo tempo scivola via secondo la strategia preparata da Raffaele. Non rischiare per dare tutto nel secondo tempo per arrivare al successo. Semmai ci si aspettava qualcosa di più dal Foggia che invece si adegua alle necessità del Potenza e bada soprattutto a non correre pericoli. Partenza di ripresa più vivace e ovviamente nel segno del Potenza che comincia ad accelerare i tempi. Infatti dopo soli tre minuti viene ammonito Garattoni che stende Murano che lo aveva superato in dribbling. Dagli sviluppi della punizione arriva la prima grossa occasione per gli uomini di Raffaele. L’azione si sviluppa sulla sinistra con il cross che arriva in mezzo all’area dove è appostato liberissimo Murano a non più di 4/5 metri dalla porta sguarnita perché il portiere del Foggia era stato tagliato fuori dal cross. Murano tira a colpo sicuro ma Kontek sulla linea salva di piede in angolo. E Murano che non crede ai suoi occhi per il mancato gol. E solo Potenza che recupera palla in difesa e fa ripartire dal basso l’azione avendo come punto di riferimento in mezzo al campo Laaribi a cui viene affidato il pallone per organizzare le azioni offensive e servire Murano particolarmente attivo e Caturano. Il capitano e bomber rossoblù è costretto ad uscire per infortunio a venti minuti dal novantesimo, sostituito da Di Grazia. Nel frattempo ammoniti Volpe e Steffè e si registra l’uscita di Garattoni infortunato. Il Foggia cerca di uscire dal guscio per cercare di creare apprensione alla difesa del Potenza che comunque rintuzza ogni tentativo pugliese. E d un quarto d’ora dalla fine gli sforzi del Potenza vengono premiati dalla rete di Talia già descritta. Poi è tempo di sostituzioni. Hadziosmanovic  per Volpe  mentre nel Foggia entrano Di Noia, Beretta e Jacoboni per Frigerio, Ogunseje e Peralta. Al minuto 39 triplo cambio anche per Raffaele che manda in campo Del Pinto, Cittadino e Alagna per Steffè. Laaribi e Murano. E tre minuti arriva la beffa atroce del pareggio del Foggia sull’errore del portiere Gasparini che vanifica la prestazione eccellente dei rossoblù in ogni zona del campo e capaci di inaridire per gran parte del partita una formazione dal tasso qualitativo molto alto. Un solo appunto al tecnico Raffaele che non avrebbe dovuto togliere dal campo Laaribi e Murano. Il primo, che non pareva in debito di ossigeno,  con grande sagacia era ancora il punto di riferimento davanti alla difesa per far ripartire l’azione e il secondo sarebbe stato importante averlo ancora in campo per tenere palla e guadagnare tempo. Impalpabile l’inesperto Alagna che ha fatto solo falli senza riuscire mai a controllare il pallone per far respirare la squadra. Detto questo la squadra merita solo complimenti per come è stata in campo a Foggia e il primo a riconoscerlo è proprio Raffaele:” abbiamo giocato una gara davvero importante e con grande maturità e avremmo meritato di qualificarci. Siamo venuti a Foggia per vincere e lo abbiamo dimostrato sul campo”. Anche dalla tribuna dei foggiani sono arrivati applausi per il Potenza mentre i 350 tifosi giunti da Potenza hanno tributato meritati cori di apprezzamento alla squadra  e poi hanno inscenato il solito coro “portaci in Europa” al presidente Macchia che significa un convinto riconoscimento a quanto fatto dalla società nel suo primo anno alla guida del Potenza.

copertina: i ringraziamenti dei tifosi potentini alla squadra in un’immagine creata da Zona Potenza facebbok

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Rocco Sabatella...

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