DINO NICOLIA: ECCO PERCHE’ L’EUROPA E’ CONTRO L’AUTONOMIA DIFFERENZIATA

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Si è svolto a Viggiano,   presente in videconferenza il Prof. Villone, Emerito di diritto costituzionale  e sicuramente il principale esperto in materia di Autonomie, un importante convegno/dibattito sul tema Autonomia Differenziata e potenziali ripercussioni sulla gestione delle risorse locali.  I relatori hanno offerto all’ampia platea di partecipanti diversi ben argomentati punti di vista in merito ad un tema complesso che presenta notevoli sfaccettature di matrice tecnica, economica e politica. I tecnicismi costituzionali e le relative coperture finanziarie sono state, di volta in volta sviscerate ed analizzate puntualmente. L’organizzazione di queste tavole rotonde nasconde numerose insidie a partire dal rischio di eccessive radicalizzazioni dei punti di vista che potrebbero dare luogo ad una ideologizzazione dei contenuti. Tutto questo però non è accaduto. E’ stata offerta una panoramica a 360 gradi, dove il coinvolgimento di tutte le più importanti forze politiche lucane, ha permesso di sottolineare le criticità della Legge Calderoli. La riforma costituisce il prosieguo di una riforma più ampia realizzata nel 2001, quando venne modificato il Titolo V della Costituzione. Anche allora, come oggi, il percorso di approvazione non venne condiviso dalle forze politiche presenti in Parlamento ma condotto sulla base del voto a maggioranza, prima in commissione e poi in plenaria. In rappresentanza di MEDinLUCANIA , Dino Nicola,  ha esordito sottolineando l’importanza del civismo e del ruolo che i cittadini devono avere in questo contesto. Secondo il “Report annuale sulle economie nazionali” della Commissione europea si tratta di una legge che potrebbe dividere, disperdere e rendere meno coeso il quadro sociale ed economico di uno dei paesi più importanti dell’UE. Il tutto in un’Italia sempre più anziana, dove già ora una persona ogni 4 ha più di 65 anni e il ruolo della sanità pubblica aumenta di peso. L’accesso alla sanità, di tipo curativo ma anche preventivo, è uno dei diritti fondamentali riconosciuti dall’Unione europea e tutti gli Stati membri dovrebbero garantire dei servizi gratuiti e di qualità ai propri cittadini. La sanità pubblica italiana, invece, come tutti gli attori che hanno commentato il nuovo quadro normativo hanno fatto notare, “è sempre più in affanno”.
I promotori della riforma sostengono che l’autonomia differenziata garantisca una gestione più efficace delle risorse riducendo gli sprechi. Anche su questo punto, però, Bruxelles esprime delle perplessità evidenziando che “l’attribuzione di poteri aggiuntivi alle regioni in modo differenziato aumenterebbe anche la complessità istituzionale, con il rischio di maggiori costi sia per le finanze pubbliche che per il settore privato”.
Il cuore della legge Calderoli consiste nella possibilità di attribuire competenza esclusiva alle regioni
su tutte le materie che, dopo la riforma del Titolo V del 2001, oggi sono di competenza concorrente e su tre materie che oggi sono di competenza esclusiva dello Stato. In particolare, su 23 materie trasferibili alle Regioni, saranno 14 quelle che non potranno passare alle regioni senza che prima siano stati definiti i Lep con le relative risorse. La lista comprende norme generali sull’istruzione; tutela dell’ambiente, dell’ecosistema e dei beni culturali; tutela e sicurezza del lavoro; istruzione; ricerca scientifica e tecnologica e sostegno all’innovazione per i settori produttivi; tutela della salute;
alimentazione; ordinamento sportivo; governo del territorio; porti e aeroporti civili; grandi reti di trasporto e di navigazione; ordinamento della comunicazione; produzione, trasporto e distribuzione
nazionale dell’energia; valorizzazione dei beni culturali e ambientali e promozione e organizzazione di attività culturali. Fuori dai Lep e quindi immediatamente trasferibili alle Regioni ci sono i rapporti
internazionali e con l’Unione europea, il commercio con l’estero, le professioni, la protezione civile, la previdenza complementare e integrativa, il coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario, le casse di risparmio, casse rurali, aziende di credito a carattere regionale, gli enti di credito fondiario e agrario a carattere regionale, l’organizzazione della giustizia di pace. Ora che il rischio coesione in UE e spaccatura in Italia è reale, i cittadini devono tornare protagonisti. Il civismo vero si riconosce dalle attività promosse dal basso, dall’animazione costante dei territori e dalle criticità che vengono affrontate con esperienza e competenza. E’ giunto il momento di riempire di sostanza uno spazio politico lasciato libero dalle vecchie formazioni politiche, oggi in crisi, e di delimitare un perimetro. Ci sono esperienze sane di attività politica che vanno ricongiunte
all’associazionismo di qualità, come da anni sta facendo MEDinLUCANIA insieme ad altre associazioni vicine. E’ giunto anche il tempo di aggregare il civismo in modo da renderlo sempre più
forte, coeso e competitivo. Occorre ridare una speranza al Sud e cominciare ad agire per cambiare
questa Basilicata. 

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Sull' Autore

Quotidiano Online Iscrizione al Tribunale di Potenza N. 7/2011 dir.resp.: Rocco Rosa Online dal 22 Gennaio 2016 Con alcuni miei amici, tutti rigorosamente distanti dall'agone politico, ho deciso di far rivivere il giornale on line " talenti lucani", una iniziativa che a me sta a molto a cuore perchè ha tre scopi : rafforzare il peso dell'opinione pubblica, dare una vetrina ai giovani lucani che non riescono a veicolare la propria creatività e , terzo,fare un laboratorio di giornalismo on line.

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