C’è un intero settore del turismo in Basilicata che ,non avendo carattere prevalentemente imprenditoriali,nè essendo, per legge tenuta all’apertura della partita IVA, si trova ad essere esclusa da ogni provvedimento che possa riguardare il parziale ristoro delle perdite subite oppure la possibilità di attingere a finanziamenti e prestiti per il riavvio delle attività in condizioni di sicurezza. Di questa realtà, diffusissima in Basilicata al punto da toccare percentuali molto alte nella logistica dell’accoglienza turistica, si fa interprete l’Associazione ProMelfi, per avanzare alcune richieste ai vertici della regione. Il ragionamento in sintesi è questo:
- non sono I titolari di B&B a non volere la partita Iva, ma è lo stesso legislatore regionale che ha definite l’attività di B&B quella ’attività ricettiva, a conduzione ed organizzazione familiare svolta in maniera occasionale e non imprenditoriale, che fornisce alloggio e prima colazione utilizzando parti della stessa unità immobiliare purché funzionalmente collegate e con spazi familiari condivisi, per un massimo di quattro camere ed otto posti letto Ebbene queste attività senza partite Iva sono ben 400..Queste strutture hanno contribuito alla crescita del turismo e, più in generale, dell’ospitalità nel territorio lucano (si pensi anche all’ospitalità garantita a chi entra in regione per motivi non solo culturali e turistici ma lavorativi e produttivi).
- queste strutture sopportano COSTI importanti (rispetto al numero di camere gestite) per mantenere gli standard qualitativi richiesti dalla Clientela, sempre più esigente, per garantire un’offerta concorrenziale su piattaforme come Booking e Tripadvisor e per assicurare trattamento e servizi personalizzati.
- di contro, rispetto alla previsione dell’art. 9 della Legge Regionale 8/2008, che ha previsto la “possibilità” per le Regioni di erogare contributi in favore delle strutture anzidette, queste ultime in passato non hanno mai potuto usufruirne perché di fatto la Regione non ha provveduto a dare operatività alla norma anzidetta!
Nell’impossibilità di usufruire delle sopra dette agevolazioni, per le strutture ricettive extralbeghiere non imprenditoriali i titolari di B&B chiedono alla Regione Basilicata e ai Comuni un intervento di fattiva collaborazione che garantisca quanto segue:
- Copertura integrale della spesa per la sanificazione degli ambienti;
- Copertura della spesa per la dotazione dei dispositivi di protezione personale e/o fornitura diretta dei citati dispositivi in proporzione al numero di posti letto di ogni struttura;
- Finanziamenti (50% a fondo perduto e restante parte da restituire entro 5 o 10 anni con tassi agevolati) atti a garantire il proseguimento dell’attività e la ripartenza e proporzionati al numero di posti letto disponibili in struttura e al reddito dichiarato per l’anno
- Creazione di un sistema di incentivi al turismo in Basilicata mediante la presentazione del territorio e delle sue peculiarità ed attrattive su scala nazionale ed internazionale