
Leonardo Pisani
Tra mito e leggenda ma allo stesso tempo anche storia. I percorsi degli avvenimenti a volte prendono strade inaspettate, così fu per la conquista normanna del Mezzogiorno d’Italia, dove pur se per il consolidamento delle varie signorie feudali fu un operazione bellica collettiva tanto che il primo Conte fu un “primus inter pares” Guglielmo D’Altavilla e scelte Melfi come capitale e città libera, dove tutti i condottieri dovevano possedere una casa fortificata mentre L’intera regione, ad eccezione di Melfi, fu suddivisa in dodici baronie, costituite a beneficio dei capi normanni e assegnate nei territori di Capitanata, Vulture, Apulia e Irpinia. In particolare, in Capitanata, Guglielmo ebbe la signoria di Ascoli; Rodolfo ebbe Canne; a Gualtiero toccò Civitate e a Rodolfo di Barbena fu assegnata Monte Sant’Angelo. Nel Vulture al fratello del nuovo Conte, Drogone d’Altavilla, fu affidata la Signoria di Venosa; Tristaino ebbe Montepeloso (Irsina), Asclettino I Drengot, che risiedeva nel castello di Genzano, prese Acerenza ed Attolino ebbe Lavello. In Apulia, Ugo Tuboeuf ricevette Monopoli; Pietro ebbe Trani e a Ramfredo andò Minervino, sulla Murgia. In Irpinia ad Erveo fu affidata, infine, Frigento.

Ruggero II
Da notare che tra i fondatori manca colui che fu il primo Duca d’Apulia e considerato tra i più grabndi condottieri della storia dell’Occidente: Robert D’Hauteville, ossia Roberto il Guiscardo e manca il fratello minore dei fratelli D’Altavilla, Ruggero, il vero conquistatore della Sicilia Saracena. Questi due furono i consolidatori delle varie conquista, ma la preminenza era del Guiscardo e dei suoi eredi: Roggero Borsa, Boemondo e Guglielmo II ma chi lascerà il “sigillo reale” fu il ramo cadetto, quello di Ruggero I detto il Gran Conte. Il 28 settembre 1105 a Mileto in provincia di Vibo Valentia (Calabria) , che fu la dimora preferita del condottiero Ruggero D’Altavilla per la conquista normanna della Sicilia, morì l’erede designato Simone, sul quale è narrata da Alessandro Telesino o di Telese nel suo Ystoria Rogerii regis Sicilie Calabrie atque Apulie uno strano episodio capitato assieme al fratellino Ruggero, destinato a diventare il grande Re Ruggero II, che unificò tutti i possedimenti della conquista normanna in Italia meridionale e fondò il regno di Sicilia nel 1130 a Melfi destinato a esistere con gli stesi confini seppur sotto diverse dinastie sino al 1861
Simone d’Altavilla, noto anche come Simone di Sicilia oppure il Piccolo Conte (Palermo, 1093 – Mileto, 28 settembre 1105), fu il primogenito e successore designato di Ruggero I, Gran Conte di Sicilia, e di Adelaide del Vasto, la quale tenne la reggenza durante il suo breve regno. Secondo le cronache di Alessandro di Telese, durante la sua infanzia Simone incorse in un curioso incidente con suo fratello Ruggero. Un episodio che alla luce dei successivi sviluppi storici appare quasi profetico:
Come tutti i bambini, [Simone e Ruggero] stavano facendo un gioco con le monete, il loro preferito, e finirono col venire alle mani. Durante la lotta, ciascuno supportato da un proprio gruppo di amici, il più giovane, Ruggero, risultò vincitore. Egli derise il fratello Simone dicendo: «Sarebbe decisamente meglio che toccasse a me l’onore di regnare trionfalmente dopo la morte di nostro padre, piuttosto che a te. In ogni caso, quando riuscirò a farlo ti nominerò vescovo o anche pontefice di Roma – il che sarà per te la migliore delle sistemazioni».
Simone ereditò la contea di Sicilia nel 1101, ancora molto giovane, e morì appena quattro anni dopo, nel 1105 a Mileto, dove fu sepolto nell’abbazia della SS. Trinità che con terremoto del 1783 fu totalmente distrutta . Ne esistono ancora dei ruderi e vi furono effettuati degli scavi tra il 1916 e il 1923 da Paolo Orsi, altri scavi sono stati effettuati nel 1995 e 1999. Gli successe il fratello, il grande Ruggero II, che ereditò dal cugino e nipote del Guiscardo, Guglielmo II Duca di Apulia, riunendo di fatto tutti i possedimenti normanni del Sud, sarebbe poi diventato Il primo Re di Sicilia nel 1130 a Melfi in Basilicata. Un regno che poi per eredità passo alla figlia Costanza D’Altavilla e poi al nipote Federico Ruggero Costantino Staufen, ossia Federico II di Svevia. Una storia che racconteremo nei dettagli.