
PATRIZIA BARRESE
L’ amore divino
infiamma la speranza
e le luci scaldano l’umanità
in questa notte.
Gratitudine a te
che sei nei cieli
ove preghiera e speranza
si fondono
nei palmi tremolanti.
Felice Dio,
ti osservo,
dal mondo di sangue segnato
ove le afflizioni
aleggiano
di abete speziato
che riempe l’aria
di aromatiche canzoni e
di sette note cantate
a vibrare anche l’anima irsuta.
Fuligginoso il fiato
del focolare,
con i suoi sogni,
a sfavillare il ricordo
lontano migliaia d’anni,
laddove mano secolare
ha mosso stelle e pianeti,
eretto il firmamento,
dinanzi agli occhi assorti
verso Colui che giace divino….
Sotto il sipario celeste,
spoglio e dai sospiri caldi,
di bestiame e di paglia,
il Salvatore,
in candide vesti,
si affaccia all’uomo,
nella cui dimora
si é a noi mostrato,
nella scia di una stella
che ci illumina il cammino.
Mostrarci il tuo sorriso,
in questo mondo,
che a ciascuno
il suo calvario arreca.
La tua gloria,
nei nostri rintocchi di vita
ci protenda la mano:
tua la storia d’amore più sincera,
di gioia
e nostalgiche memorie tristi.
Il tuo sguardo ascoso
dal ciel ci scorga e su strade solitarie,
ci sieda accanto.
E sul finir della sera,
nella magia dei colori
rutilanti e dorati,
il tuo giorno
sarà stato atteso e sospirato
nella dimora umile o regale,
quella del cuore
nel dì di Natale.