PNRR, AL VIA IL FINANZIAMENTO DELLE COMUNITA’ ENERGETICHE NEI COMUNI SOTTO I CINQUEMILA ABITANTI

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Le domande sono destinate a finaziare la realizzazione di CER e sistemi di autoconsumo collettivo in Comuni con meno di 5.000 abitanti, con l’obiettivo di aumentare la produzione di energia da fonti rinnovabili e l’efficienza energetica. 

Le Comunità Energetiche Rinnovabili, sono aggregati di cittadini, imprese, enti locali o altri soggetti che si uniscono per produrre, consumare e condividere energia elettrica da fonti rinnovabili. In questo modo, i membri della CER possono beneficiare di diversi vantaggi, tra cui:

  • risparmio sulle bollette energetiche: l’energia prodotta dall’impianto condiviso può essere utilizzata per il proprio fabbisogno, riducendo la dipendenza dalla rete elettrica tradizionale.
  • maggiore indipendenza energetica: le CER contribuiscono a ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e dall’estero per l’approvvigionamento energetico.
  • riduzione dell’impatto ambientale: la produzione di energia da fonti rinnovabili aiuta a contrastare i cambiamenti climatici e a migliorare la qualità dell’aria.
  • sviluppo locale: le CER possono creare nuove opportunità di lavoro e di business nei territori in cui insistono

Sono ammissibili le seguenti spese:

  • realizzazione di impianti a fonti rinnovabili (a titolo di esempio: componenti, inverter, strutture per il montaggio, componentistica elettrica, etc.)
  • fornitura e posa in opera dei sistemi di accumulo;
  • acquisto e installazione macchinari, impianti e attrezzature hardware e software, comprese le spese per la loro installazione e messa in esercizio;
  • opere edili strettamente necessarie alla realizzazione dell’intervento;
  • connessione alla rete elettrica nazionale;
  • studi di prefattibilità e spese necessarie per attività preliminari, ivi incluse le spese necessarie alla costituzione delle configurazioni;
  • progettazioni, indagini geologiche e geotecniche il cui onere è a carico del progettista per la definizione progettuale dell’opera;
  • direzioni lavori, sicurezza;
  • collaudi tecnici e/o tecnico-amministrativi, consulenze e/o supporto tecnico-amministrativo essenziali all’attuazione del progetto.

Le domande di accesso ai contributi possono essere presentate esclusivamente online tramite il Portale del GSE (https://areaclienti.gse.it/).

Per presentare la domanda è necessario seguire le istruzioni contenute nel Manuale Utente “Guida all’utilizzo dell’applicazione SPC” e allegare la documentazione richiesta.

Lo sportello risulta aperto dallo scorso 8 aprile 2024 e sarà chiuso improrogabilmente il 31 marzo
2025 alle ore 18:00, fatto salvo il preventivo esaurimento delle risorse disponibili pari a 2.200.000.000 euro
di cui verrà fornita evidenza tramiti appositi contatori e data notizia tramite pubblicazione sul sito del GSE. 

Chi riceve i contributi deve rispettare i seguenti parametri:

  • Completare i lavori entro 18 mesi dall’ammissione al contributo, entro il 30 giugno 2026.
  • Comunicare l’avvio dei lavori.
  • Segnalare tempestivamente eventuali modifiche al progetto al GSE.
  • Garantire la tracciabilità dei fondi PNRR con una contabilità separata.
  • Presentare la rendicontazione delle spese effettivamente sostenute.
  • Conservare la documentazione del progetto.
  • Informare tempestivamente l’Amministrazione centrale di eventuali procedimenti legali o irregolarità.
  • Fornire informazioni, dati e documenti su richiesta.
  • Consentire controlli e ispezioni da parte delle autorità competenti.

 Qui il documento completo.

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it

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Sull' Autore

Quotidiano Online Iscrizione al Tribunale di Potenza N. 7/2011 dir.resp.: Rocco Rosa Online dal 22 Gennaio 2016 Con alcuni miei amici, tutti rigorosamente distanti dall'agone politico, ho deciso di far rivivere il giornale on line " talenti lucani", una iniziativa che a me sta a molto a cuore perchè ha tre scopi : rafforzare il peso dell'opinione pubblica, dare una vetrina ai giovani lucani che non riescono a veicolare la propria creatività e , terzo,fare un laboratorio di giornalismo on line.

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