STELLANTIS MELFI, LA FIOM PRENDE LE DISTANZE DALL’ACCORDO. E’ SCONTRO CON LE ALTRE SIGLE

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Adesso è scontro aperto tra i Sindacati o meglio tra la cgil e tutte le altre sigle che hanno firmato il Contratto di lavoro . E’ partita una nuova stagione politica, o meglio è tornata una stagione politica che vede la Cgil nel ruolo di oppositore intransigente , in stretta sintonia con l’opposizione politica. Il volantinaggio davanti ai cancelli di Melfi è un atto di aperta rottura con le altre sigle:  “Come Fiom -si legge-denunciamo l’assurda propaganda sul rinnovo del Ccsl, che si basa su un aumento del salario che non prevede il recupero delle perdite dell’inflazione, del caro vita e del massiccio utilizzo degli ammortizzatori sociali, causa dei bassi stipendi che stanno mettendo in seria difficoltà i lavoratori e le loro famiglie. Non ci sono risposte al superamento del peggioramento complessivo delle condizioni di lavoro, di salute e sicurezza, ma soprattutto non si intravede un piano industriale per la tenuta occupazionale. A Melfi gli effetti negativi del Ccsl sono evidenti : le lavoratrici e i lavoratori subiscono gli ammortizzatori sociali da troppo tempo, per seguire l’andamento produttivo aziendale si modificano i calendari facendo saltare la programmazione della vita privata, aumentando i ritmi di lavoro, in condizioni igieniche e climatiche al limite della dignità umana.  Dobbiamo rompere il silenzio delle istituzioni, della Regione Basilicata e del governo nazionale che devono assicurare una programmazione dlle politiche industriali per la transizione, sostenendoi lavoratori e le loro famiglie, ascoltando le proposte del sindacato. È fondamentale la partecipazione e il massimo coinvolgimento per garantire la tenuta futura produttiva e occupazionaledi tutto il sito di Melfi, anche per l’indottoSul danno c’è anche la beffa, le aziende provano a rivendicare una riduzione dei costi del lavoro che si traduce esclusivamente nel taglio dei diritti anche salariali in nome di investimenti e quindi del mantenimento del posto di lavoro. È quello che sta accadendo nell’indotto, le imprese propongono alle oo.ss. accordi per congelare una parte del premio dei lavoratori (anche il 50%) per garantire gli investimenti per impianti per la produzione di componenti. La segretaria generale regionale Fiom CGIL Basilicata Giorgia Calamita congiuntamente a tutti i delegati, ritengono che non sia proponibile  tagliare i salari e i diritti, esercitando il ricatto occupazionale, in una fase di crisi che i lavoratori stanno maggiormente subendo, se si pensa anche all’inflazione e al caro vita.
 Ferma risposta delle altre sigle ( FIM FISMIC UILM UGL  che, pur non nominandola mai, considerano ipocrita l’atteggiamento della Cgil. . Scrivono infatti:   In queste ore ancora l’ipocrisia non ha fine. Si continua a denunciare che si voleva recuperare l’inflazione, scusate se il CCSL l’ha recuperata (+11,29, 210 euro di aumenti mensili medi in due anni, 600 euro di una tantum, incremento dei premi del 30%). Si continua a dire che l’accordo delle uscite volontarie fa perdere l’occupazione, alcuni allora dovranno spiegarci perché nella giornata di ieri lo stesso accordo per 400 uscite volontarie è stato sottoscritto con il gruppo Marelli, e cosa ancora più eloquente è che in data odierna sono stati firmati gli stessi aumenti contrattuali – ricordiamo +11,29 – col gruppo Marelli che fino a ieri erano miseri, ma oggi sono straordinari…. Ma per favore! Si continua a dire che le condizioni di vita sono peggiorate con il CCSL, gli stessi allora ci dicano se per i lavoratori dell’indotto con il CCNL le condizioni sono diverse. 


Detto questo, pensiamo, come già consigliato, che delle volte il silenzio è più importante di
dire parole inutili. Certo, la situazione non si è risolta con il rinnovo del CCSL, anzi la situazione della
transizione, come tutti noi sappiamo, va affrontata con serietà, lungimiranza e lavorando. Oggi più che mai ai lavoratori serve chiarezza e noi, dal punto di vista contrattuale, partendo dal recupero inflattivo, lo abbiamo fatto. Per quanto concerne il futuro, abbiamo sottoscritto l’accordo del 25 giugno 2021, che traccia una strada; con la messa in produzione delle quattro vetture elettriche che
sicuramente non bastano, anzi stiamo chiedendo con forza di ampliare quel piano e nello stesso tempo stiamo chiedendo al Governo date certe e non slogan sul passaggio all’elettrico, ed alla Regione Basilicata di fare presto, Melfi ha bisogno di un vero Patto per il rilancio produttivo del suo sito.
In più, tutte le Organizzazioni Sindacali insieme se costoro vorranno, dopo che avranno finito di essere distratti dagli slogan e dall’ipocrisia fine a sé stessa, con le Istituzioni e con Stellantis dobbiamo far sì che la transizione per Melfi non sia una mannaia ma una opportunità.

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Sull' Autore

Quotidiano Online Iscrizione al Tribunale di Potenza N. 7/2011 dir.resp.: Rocco Rosa Online dal 22 Gennaio 2016 Con alcuni miei amici, tutti rigorosamente distanti dall'agone politico, ho deciso di far rivivere il giornale on line " talenti lucani", una iniziativa che a me sta a molto a cuore perchè ha tre scopi : rafforzare il peso dell'opinione pubblica, dare una vetrina ai giovani lucani che non riescono a veicolare la propria creatività e , terzo,fare un laboratorio di giornalismo on line.

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