TERI VOLINI: I MISTERIOSI SEGNI NELLA FORESTA GALLIPOLI COGNATO

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by antonietta lisco

 

Presso il Polo Bibliotecario di Potenza in via don Minozzi, inizia con il buon auspicio di una prima presentazione, dell’ultima “fatica” letteraria di Teri Volini, il 24 settembre prossimo, dalle ore 16,30 alle 19.
Introdotto dal direttore del Polo, Luigi Catalani, e con gli interventi dell’archeologo Antonio Bruscella e dell’antropologo Giuseppe Melillo, l’incontro fa parte delle Giornate Europee del Patrimonio 2022 (GEP) di valenza nazionale ed internazionale: è stato infatti inserito negli eventi del Ministero della Cultura, MiC, e verrà pubblicato sul sito ufficiale europeo European Heritage days, i giorni della cultura europea.
Non abbiamo parlato a caso di “fatica”, dato che il saggio è frutto di un lavoro ultraventennale, nel corso del quale la prof.ssa Volini, come linguista, ha studiato approfonditamente i simboli archetipi incisi sulle antiche pietre del sito lucano di Croccia, nel Parco di Gallipoli Cognato in Basilicata, riuscendo nell’impresa – finora intentata – di decifrarli.

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Non era semplice “tradurre” quei segni misteriosi, comprenderne e comunicare il significato, e rivelare con questo tutto un mondo e un modo di vivere antichissimo che quelli portavano con sé: ciò è stato possibile grazie ad una chiave di lettura eccezionale, che le era arrivata da quella che Volini considera sua “maestra d’elezione”, avendola seguita fin dagli anni ’90, la grande archeologa Maria Alseikaté Gimbutas.
Grazie allo studio delle sue numerose e significative opere, e seguendone l’ inno vativa “metodica” interpretativa, Teri Volini ha potuto, nel corso di molti anni, svelare il senso di quei segni arcani, che sarebbero altrimenti rimasti nel totale ignoramento.
L’Autrice tuttavia non si è limitata ad uno studio accademico puro e semplice, ma, andando ben “oltre le mura”, lo ha articolato con molta cura e tanta ricerca, alternando alla interpretazione dei simboli dei capitoli dedicati ad argomenti attinenti, proponendo in tal modo una panoramica interdisciplinare di ampio respiro, che arriva a comprende riti, miti, folklore della Basilicata in connessione con quelli di diversi altri luoghi del mondo, conducendoci in un vero e proprio viaggio nel tempo e nello spazio…
Come lei stessa dichiara nella introduzione, il saggio si propone di “attirare” la giusta attenzione verso il luogo, sulla cura che merita e sulle le azioni da intraprendere per l’adeguata conoscenza di ciò che ne farebbe un sito archeologico di spicco, tramite pubblicazioni dedicate, dépliant illustrativi, presentazioni attinenti, conferenze, mostre fotografiche, installazioni multimediali interattive, visite guidate, coinvolgimento istituzionale, scolastico e mediale”.
Un sito in realtà poco conosciuto ed ancor meno valorizzato, ancor meno curato, visto che i simboli archetipi sono in cattivo stato, ormai coperti in gran parte da muschi e ruggine, rischiando la progressiva scomparsa. Il saggio mostra l’inimmaginabile ricchezza che da essi può provenire, e quale conseguente rivalutazione del sito ne possa derivare…
GLIFI presenta anche il valore aggiunto delle innumerevoli immagini (oltre 70) disegnate dall’autrice stessa, nota come artista visiva, e delle altrettanto numerose fotografie e foto-composizioni da lei realizzate in attinenza agli argomenti trattati…
Tutto questo materiale, insieme ai disegni tratti dalle opere di Gimbutas, sarà esposto durante la presentazione, che prevede anche la proiezione di immagini collegate alle tematiche trattate.

Fa parte dello studio l’operazione speciale di “risemantizzazione” linguistica, compiuto dall’Autrice su alcuni termini, di cui è stata messa in evidenza l’inappropriatezza o addirittura la scorrettezza inammissibile nella lingua corrente, e ne sono stati segnalati i significati originari, ad esempio le parole Seme, Streghe, Cornua, etc.
Un’altra caratteristica del libro, che porta la dedica a Marija Gimbutas, è rappresentato dai testi a pagina intera , che l’Autrice dispone quasi per offrici la costante presenza di alcuni autori che, con i loro qualificati interventi, ratificano e sostengono l’immane lavoro compiuto: Mircea Eliade. Una storia mitologica; Paolo Portone, Il patrimonio millenario della medicina popolare; Marija Gimbutas e James Mellaart. I Santuari del parto; Sigfried Giedion, L’arte spaziale; Philip Rawson, La semenza dell’essere; Marija Gimbutas, L’effimera bellezza della vita; Erich Neumann, L’abbraccio dell’aspetto spirituale dell’archetipo; Dario Valcarenghi. Il Respiro dell’Universo vivente; Jutta Voss, La Stella, simbolo primordiale; Helmut Uhlig. Una primordiale visione unitaria della vita.. In tutte le 160 pagine del volume, vediamo svolgersi un filo rosso, che lo percorre più o meno sotterraneamente e che si riferisce al recupero e alla valorizzazione del femminile; per metterlo nella maggiore evidenza possibile, lo mette pure in 4° di copertina, come speciale conclusione “ In tutto il tempo storico è stato fatto di tutto per evitare che il valore femminile originario fosse riportato alla luce, e che emergessero i ricordi preziosi di un antichissimo passato che ne onorava l’essenza; per nascondere la profonda Memoria delle donne, tenerla sopita, ignorando, sminuendo, eliminando tutto ciò che ne avrebbe favorito il risveglio. Ciononostante, come un vulcano, che persino dopo secoli di dormienza, alla fine si desta, la Memoria arcaica fuoriesce, traboccante, ed ogni tentativo di arginarla risulta vano. Il saggio Glifi vuol esser simile a quelle scarlatte vene fluenti, e andando oltre qualsiasi impostazione accademica convenzionale, spostarsi come fiume serpeggiante di lava, e dopo aver travolto schemi e pregiudizi della cultura ordinaria, sedimentare preziosi materiali, portatori di un antico sentire, di scordati saperi e d’un rinnovato rigoglio”…
Concludendo con un caloroso invito: “Intraprendiamo dunque questo viaggio trans-spaziale e trans-temporale, per esplorare il passato arcaico, realizzare un diverso presente e preludere a un futuro migliore”.

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Sull' Autore

Antonietta Lisco, assistente domiciliare e ospedaliera. Ama l'arte, la scrittura, la moda e gli arredi. Quando può pratica yoga, il suo piacere per il corpo. Ascolta musica, ama il cinema. Scrive. Sua passione da sempre. Ha scritto un romanzo e...chissà.

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