Mi sono trovato dietro ad un autobus urbano della ditta Trotta e dovuto ingoiare tanto di quel fumo emesso da un motore malfunzionante. Fosse stato un mezzo privato avrei preso la targa per segnalare come sia possibile che in una revisione biennale dei mezzi in servizio da anni possa consentire queste “prestazioni”. Ma è un mezzo pubblico e probabilmente viaggia al di sopra di ogni sospetto. Il tempo di aspettare l’occasione buona per superarlo mi ha portato a riflettere su questa strana vicenda della nuova gara dei trasporti voluta e fatta dal Comune all’atto dell’insediamento di questa giunta. Si è partiti dall’assunto che il servizio era fonte di malamministrazione non solo per il fatto che il raddoppio del chilometraggio , con mezzi che andavano vuoti, era un regalo fatto alla ditta, ma anche con la presunzione che una nuova gara avrebbe messo in evidenza la chiara volontà dell’amministrazione precedente di puntare all’ingigantimento del servizio solo per aumentare la base elettorale. E questa vulgata ha funzionato perché,come si sa, i gossip, la diffamazione a mezza bocca, fatta di si dice senza dire mai chi lo dice, ha portato notizie di reato in Procura. Poi, piano piano si è fatta strada la lumaca della verità con un’altra storia: che questa gara , fatta al massimo ribasso, ha buttato a terra il servizio, dando spazio a ditte che non pagano gli operai, fanno pagare al comune manutenzioni che dovrebbero fare lopro, secondo contratto, non fanno funzionare le scale mobili e tengono i mezzi che inquinano la città e ai quali non viene fatta la manutenzione neanche ordinaria.
Cioè il tentativo di dimostrare che la vecchia amministrazione ha buttato all’aria i soldi dei cittadini per farsi la campagna elettorale si sta evolvendo in un tentativo di questa Amministrazione di dimostrare con comportamenti poco trasparenti la validità di una tesi , sostituendosi , con provvedimenti tampone, alle responsabilità di una ditta , chiudendo gli occhi di fronte alla vetustà dei mezzi e addirittura sopportando l’inquinamento quotidiano da autobus che mi hanno fatto ricordare , per la quantità di fumo, quei camion del dopoguerra che portavano pietre e che si vedevano ad un chilometro di distanza come treni a vapore. Il comando dei vigili dovrebbe fermare questi mezzi, e fare come alberto Sordi nel film “il vigile” che se ne fregava di aver multato il Sindaco.
IL FUMO NEGLI OCCHI DI UNA GARA AL RIBASSO
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