
di Leonardo Pisani
Per non dimenticare mai quella che fu la più immane sciagura e orrenda tragedia che la follia umana fu capace di ideare e mettere in atto: la Shoah; la Risoluzione Finale, lo sterminio di innocenti solo perché ebrei o zingari o “diversi” . Non bisogna mai dimenticare e bisogna sempre raccontarlo con ogni mezzo o canale comunicativo possibile . Creare empatia e entrare e sentire cosa abbiano provato chi la Shoah la visse e la musica, l’arte può riuscirci e ci riesce “IL VENTO E LA STELLA” è un melologo in XIV scene per due voci femminili recitanti, orchestra d’archi, arpa, percussioni, fisarmonica ed elettronica, su musiche di Enzo Izzi e Angela Freno. La musica riflette l’intreccio testuale di due racconti, ovvero di due prospettive convergenti di una stessa vicenda: il racconto di Anne Frank, attraverso il suo diario, e quello di Miep Gies, donna coraggiosa che ha protetto e assicurato un rifugio a tutta la famiglia Frank. Le due figure intimamente complementari e speculari allo stesso tempo, riflettono l’intimo travaglio di chi vive in prima persona la forza distruttiva del male senza perdere la propria umanità e i valori della speranza e dell’immaginazione da un lato, della solidarietà e dell’empatia dall’altro. Musicalmente si possono individuare due temi dialoganti e vicini che, nelle loro trasformazioni armoniche, ritmiche e timbriche, melodiche, intercalate da frammenti sonori sintetizzati, sottolineano, anticipano o proiettano emozioni, suggestioni e immagini. La musica costituisce un terzo occhio, quello di chi si pone con volontà in ascolto per lasciarsi pervadere dalle parole e dalla loro sostanza. I due temi principali, in cui si identificano le due personalità che raccontano, si dipanano in modo esplicito poche volte. Infatti la frammentarietà, pur nella riconoscibilità del senso che dal racconto si svela, conferma lo stupore contratto e trattenuto di chi ascolta, turbato, vicende atroci e insopportabili. Con due prime esecuzioni assolute, anche l’Orchestra Sinfonica 131 della Basilicata celebra la Giornata della Memoria, avvalendosi tra l’altro della prestigiosa partecipazione di Katia Ricciarelli.
Il celebre soprano sarà infatti la voce recitante delle due composizioni Commissionate dalla 131 presentata ieri sera 25 gennaio a Matera alle ore 21:00 nell’auditorium R.Gervasio, e poi Giovedì 26 a Foggia, alle ore 20:00 nell’Auditorium U.Giordano e infine Venerdì 27 alle ore 20:00 presso il Teatro Stabile di Potenza. Aprirà la serata “Terezin, un Eden satanico” del compositore e direttore d’orchestra Nicola Hanslik Samale.
A seguire “ Il vento e la stella “ – La storia di Anna Frank nel ricordo di “Miep Gies” dei maestri Enzo Izzi e Angela Freno.
A Francesco Zingariello il compito di dirigere i concerti, “impreziositi” come s’è detto dalla partecipazione di Katia Ricciarelli.
Perché “Il vento e la stella”?
“Il vento” è la metafora del respiro vitale e della libertà di cui Anna era privata. La soffitta asfittica e opprimente in cui è costretta per mesi, diventa luogo di elaborazione di pensieri, parole, riflessioni che, attraverso la scrittura, vera protagonista del racconto assieme al “ricordo”, oltrepassano i confini dello spazio e del tempo. Miep come il vento, diffonde il senso e il valore della vita di Anna attraverso i ricordi che diventano, per noi tutti, memoria.
Come i marinai conoscono “il vento” per poter navigare, così l’umanità ha bisogno di avere coscienza dell’importanza della “memoria”. Il racconto di Miep ha la forza di una testimonianza sia dell’orrore delle barbarie naziste che della grande umanità di una fanciulla che scopre la vita anche nella sofferenza. Miep dà voce a chi la voce è stata tolta, dà respiro a chi è soffocato dalla violenza, guarda il cielo e le nuvole con gli occhi di chi sogna di farlo un giorno.
“La stella” è la bambina Anna costretta ad una vita orribile che non poteva prima immaginare ma che, come tutte le bambine, desidera, ama, gioisce di piccole cose e, soprattutto, scopre e nutre il suo talento: la scrittura. La stella simbolo di “distinzione” si trasforma a causa del nazismo in simbolo di esclusione e poi di disumanizzazione progressiva fino all’epilogo che si fa ancora fatica a immaginare. La stella è lì, brilla sempre, a dispetto delle stagioni, degli uomini, della storia. Anna è lì: è la bussola che orienta le scelte e i desideri delle future generazioni.
Ma chi sono i due autori del “Vento e la Stella” ? Due talenti delle sette note e due docenti che coniugano la ricerca, la produzione e l’insegnamento con eguale
VINCENZO IZZI è nato e vive a Bella (Potenza). Ha studiato Pianoforte e si è diplomato in Composizione presso il Conservatorio di Musica di Salerno e ha conseguito il diploma di II livello in Musica Elettronica presso il Conservatorio di Potenza. Contemporaneamente ha approfondito gli studi musicali laureandosi in Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo presso l’Università degli Studi di Bologna con tesi in etnomusicologia sotto la guida del prof. Roberto Leydi. È autore di numerose musiche di scena per varie compagnie teatrali di rilievo nazionale con le quali si è anche esibito sia in Europa che nelle Americhe.
È autore, inoltre, di colonne sonore per cortometraggi e documentari e di musiche per spettacoli “Son&Lumiere”, fra cui le musiche per varie edizioni della “Fête des Lumières” di Lyon, le musiche per la COP 22 svoltasi a Marrakech (2016) e le musiche per la celebrazione del 70° anniversario della Ferrari nell’ambito del “Ferrari Family Day” (2017).
Affianca all’attività costante di ricerca didattica per l’insegnamento musicale quella di docente di Teoria, Analisi e Composizione presso il Liceo Musicale “Walter Gropius” di Potenza.

Angela Freno
ANGELA FRENO è nata a Reggio Calabria e vive a Bella (Potenza). È diplomata in Pianoforte, in Composizione presso il Conservatorio di Musica di Reggio Calabria e ha conseguito il diploma di Didattica della Musica presso il Conservatorio di Potenza. Contemporaneamente ha approfondito gli studi musicali laureandosi in Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo presso l’Università degli Studi di Bologna con tesi semiologia della musica, col professore Gino Stefani. È autrice di numerose musiche di scena, di colonne sonore per cortometraggi e documentari e di musiche per spettacoli “Son&Lumiere” con l’artista francese CozTen, fra cui le musiche per varie edizioni della “Fête des Lumières” di Lyon edizione 2019, le musiche per la COP 22 svoltasi a Marrakech e le musiche per la celebrazione del 70° anniversario della Ferrari nell’ambito del “Ferrari Family Day 2017”. Referente per progetti nazionali del MIUR per la diffusione della musica nelle scuole e tutor TFA presso il Conservatorio di Potenza, ha collaborato con compagnie teatrali per la realizzazione di audiolibri, testi e musiche per l’infanzia, affianca all’attività costante di ricerca per l’insegnamento musicale quella di docente di Pianoforte presso l’Istituto Comprensivo di Bella.