PIETRO SIMONETTI
Per ricordare Antonio Sivolella, scomparso ieri, occorre tornare al Novecento. Gli anni sessanta, -settanta, I tempi del protagonismo operaio e delle forze progressiste in lotta per la democrazia, il lavoro, i diritti. Una grande stagione che ha modificato le condizioni di lavoro e di vita di milioni di persone e propiziato la pratica solidale, la partecipazione attiva delle masse lavoratrici, degli studenti , dei professori e del corpo intellettuale del Paese per cambiare veramente lo stato delle cose.In quella stagione, ricca di risultati e di sbocchi politici e sindacali notevoli a partire dalla rottura delle gabbie salariale, la conquista dello Statuto dei lavoratori, l’unità Nord/Sud, Antonio Sivolella fu protagonista assieme a tanti altri alla costruzione del sindacato nel comparto dei lavoratori statali e del pubblico impiego.Un lavoro duro e difficile in un settore difficile da organizzare e dirigere.Ricordo il suo impegno intenso e serio ed una competenza speciali in termini di vertenzialita ‘e conoscenza delle normative.Il tutto sostenuto con estrema serietà’ e passione civile.I risultati furono copiosi e contribuirono molto alla tenuta dell’Unita sindacale, nella Vertenza Basilicata e ,dopo il sisma, nelle lotte per la ricostruzione e contro la criminalità economica che voleva impossessarsi delle risorse della Legge 2019.Antonio era anche un artista, ancora oggi si possono trovare in vari luoghi i suoi pastelli o quadri dai colori intensi e caldi. Amava il paesaggio,era attratto dai tetti delle case, dal verde delle campagne.Ricordo anche l’uomo, che, assieme a Pasquale Caianiello ed altri sosteneva il periodico ‘l’Alternativa” che parlava di politica con la giusta misura di autoironia e semplicita’.Con la scomparsa di Antonio il movimento sindacale non solo lucano, la CGIL in particolare, perde un grande protagonista di un passato fatto di grandi lotte e risultati.Un uomo,inflessibile ma anche un innovatore.Quando ci fu la grande manifestazione a Roma dei cinquemila per la Vertenza basilicata fu lui a dipingere lo striscione rosso della testa del corteo con la scritta ‘ La Basilicata è la fiducia di chi lotta e non si arrende”, cosa che oggi è difficile da dire.
*CSERES.
Foto: Antonio Sivolella alla manifestazione in piazza Mario Pagano del 1973