LA QUESTIONE IRRISOLTA CHE FRENA LO SVILUPPO

C’è un problema italiano al quale la Basilicata è tutt’altro che estranea ed è l’assuefazione ad un sistema valoriale profondamente inquinato, quasi che ci fossimo abituati all’aria che respiriamo. Un sistema che accetta la prepotenza dei potenti, il loro difendersi vicendevolmente, il loro aiutarsi reciprocamente, indipendentemente dalle istituzioni che essi rappresentano. E’ un sistema castale nel quale ci sono persone che hanno più diritti degli altri e li portano ogni giorno all’incasso in maniera disinvolta ed innocente. E’ la cosidetta questione morale, che nemmeno oggi, quando, dopo la pandemia, c’è da gestire una montagna di quattrini viene agitata, mentre dovrebbe essere questione preliminare a tutti i livelli. Ora, la domanda che l’uomo della strada si pone è come evitare che questo fiume di soldi finisca nel fiume carsico della corruzione e del malaffare, facendo perdere al Paese l’ultimo treno verso lo sviluppo e la ripresa. Non se ne parla a livello nazionale, dove in nome dell’emergenza si stanno smantellando gli strumenti di verifica e trasparenza ,a partire dall’Anac, non se ne parla a livello regionale , dove l’operazione trasparenza promessa in campagna elettorale si è esaurita nel sostituire con uomini propri quelli degli altri. Se è presto per parlare di continuità nei metodi di gestione, c’è già stato il tempo sufficiente per verificare che questa asserita nuova stagione sul piano della correttezza procedurale e gestionale non c’è : le nomine sono state fatte esattamente come si facevano nel passato, gli incarichi si danno allo stesso modo,la rotazione negli uffici sensibili non si attua, le aggiudicazioni sottosoglia avvengono alla stessa maniera, gli albi delle ditte o dei professionisti di fiducia non si scorrono, lì dove si è avuta la decenza di crearli. Restano i concorsi che non si fanno e che quindi sono da sottoporre a sospensione di giudizio.  E questo mentre sullo sfondo restano interrogativi non sciolti circa la pervasività di alcune infiltrazioni nelle istituzioni di controllo e l’efficacia di una rete di protezione per persone”speciali”.  IL silenzio che circonda la materia non è di buon auspicio. Non è la prima volta che il vulcano erutta salvo poi rimettersi in quiete dopo aver espulso qualche masso diventato instabile. Rocco Rosa