C’è una contraddizione che andrebbe spiegata ai cittadini e che riguarda l’avocazione del finanziamento di dieci milioni da parte del Comune di Potenza, dieci milioni che erano nelle disponibilità dell’Ater, per gli alloggi a Potenza, e che sulla scusa di una scarsa capacità gestionale dell’Ente per l’edilizia abitativa, sono entrate nella disponibilità comunale. Poi i fatti hanno detto il contrario, e cioè che l’Ater è perfettamente in grado di appaltare i lavori, avendo una organizzazione tecnica all’altezza e una esperienza nel settore che risale alla metà del secolo scorso.Ebbene, in tempi record, e in piena pandemia ha realizzato 36 alloggi a Potenza, alloggi di alta qualità ed efficienza energetica e con caratteristiche di pregio progettuale ed esecutivo e che sono stati realizzati, in piena pandemia, in tempi record.

La risposta, abbastanza pleonastica, è che -dicono- potrebbe essere nella circostanza che l’aggiudicazione dei lavori riguardanti i 36 alloggi è avvenuta agli inizi del mese di fabbraio 2019, con la Giunta De Luca e la consegna dei lavori l’ 8.7.2019, cioè merito della giunta precedente, mentre quella attuale, a guida Guarente, non dà ancora spiegazioni su che fine hanno fatto i 50 milioni di euro che il Comune ha a disposizione per la costruzione di alloggi nello stesso quartiere di Bucaletto.
Secondo lo stesso Sindaco, l’ amministrazione sarebbe in attesa di un fantomatico Commissario come quello del “Ponte di Genova” che possa realizzare cio’ che l’amministrazione Guarente non è in grado di fare.
Ebbene,dicono i consiglieri dem, non si comprende quali possano essere i problemi burocratici citati nell’intervista dal sindaco Guarente su rete nazionale. L’area di Bucaletto è del Comune, la potestà urbanistica è del Comune, i 50 milioni di euro sono assegnati al Comune ma cosa c’è’ di ostativo allora?
La realtà è che l’amministrazione Guarente ha i fondi per costruire circa 300 alloggi a Bucaletto e non esiste un atto in merito. La risposta appare scontata. Incapacità di questa amministrazione. In definitiva i dieci milioni tolti all’Ater andranno ad aggiungersi ai 50 milioni non spesi e per i quali si è in attesa del decantato “commissario”. Se questa si può chiamare efficienza!