MARATEA AL BIVIO TRA DUE PROGETTI: SI RISCHIA UN BUCO NELL’ACQUA

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Emanuele Labanchi
di Emanuele Labanchi

“Navighiamo già da un po’,
bene o male non lo so,
stella guida gli occhi tuoi,
un amore grande noi
peschiamo nella fantasia
pietre verdi di Bahia?
Al timone la follia
e ci ritroviamo
in alto mare
in alto mare
…………………………..”
Chi non ricorda questa canzone di Loredana Bertè?
Ebbene, mi è venuta in mente nell’allontanarmi dalla sala di Villa Tarantini dove
l’Arch. Donatella Merra, ex Assessore alle Infrastrutture della nostra Regione, da
poco sostituita in Giunta, si accingeva alle conclusioni dell’”INCONTRO CON LA
CITTADINANZA”, come da locandina.
Il Sindaco, Commissario all’Emergenza, in compagnia di Ingegnere e di Geologo e presenza in itinere del suindicato ex Assessore regionale, ha ampiamente illustrato ai cittadini intervenuti la cronistoria fin qui dei fatti relativi agli eventi atmosferici che l’anno scorso hanno colpito il territorio di Maratea, con particolare violenza a Marina e Castrocucco, e agli interventi effettuati nell’ immediatezza e nel corso dei mesi successivi.
Dopo lunga e dettagliata esposizione con riferimento anche all’intervenuta, prevista chiusura al traffico ss. 18 a Castrocucco il 30 settembre scorso e alla definitiva soluzione del problema con prevista realizzazione di una galleria, sono stati illustrati due progetti alternativi che, nelle more, dovrebbero consentire, previa scelta, di aggirare da monte la frana che ha interessato la sottostante strada statale, fermo restando futura fruizione ancora in sicurezza di quella sua parte già utilizzata a senso unico alternato in luglio-agosto-settembre scorsi. Le due ipotesi si diversificano per la lunghezza e le dimensioni della strada, il tempo necessario per la realizzazione e il costo nonché per il numero delle corsie, una sola con i non semplici problemi connessi o due con maggiore snellimento del traffico. Entrambe le soluzioni prevedono, nei limiti del possibile, la riduzione della pendenza in salita e in discesa, dovendosi raggiungere, partendo da Castrocucco, quota ben superiore a quella del Castello per poi tornare dopo circa tre, quattro chilometri o
poco più sulla sottostante ss.18 verso Marina. Attenzione, però: la costruenda (?) strada, come ipotizzata nelle due versioni, avrebbe un notevole impatto ambientale e soprattutto, come evidenziato dall’Arch.
Francesco Ambrosio nel suo intervento, oltre a non avere piena copertura economica, sarebbe un’infrastruttura provvisoria con suo sviluppo in un’area R4 a rischio idrogeologico elevato, che addirittura potrebbe essere interessata da improvvisi eventi franosi.
Dunque, anche con alterazione, se non stravolgimento della parte a monte del Castello di Castrocucco, di fatto si costruirebbe, per così dire, un doppione della pericolosa ss. 18 con percorso più in alto ma sempre in area con rischio frana o caduta massi. E allora???
Non è forse il caso, a distanza di oltre un anno dall’evento franoso di Castrocucco, di optare subito per la soluzione definitiva e di procedere velocemente con la realizzazione della non particolarmente lunga galleria, comunque provvedendo a quanto necessario a rendere, nelle more, percorribile in sicurezza l’attuale ss. 18, anche nel suo breve tratto interessato dalla frana del 30 novembre dell’anno scorso?
Non è forse ora più sicura, dopo tutti gli interventi attuati, quella parte di costone sottostante il Castello, oggetto di monitoraggio h24, rispetto a quella ad esso sovrastante classificata ad elevato rischio idrogeologico e rimasta fin qui priva di interventi e monitoraggio? Non c’è il rischio di fare…un buco nell’acqua, con spreco di denaro pubblico? L’incontro si è concluso tra dubbi, incertezze, perplessità, ipotesi progettuali e tanta preoccupazione tra i cittadini presenti, con affiorante disappunto, per non dire rabbia, in più di uno…
Che si faccia subito la scelta più opportuna e, visto il tempo trascorso, si operi immediatamente di conseguenza per il raggiungimento dell’obiettivo e la cessazione di uno “status quo”, che ha compromesso seriamente la già debole economia di Maratea!
I danni all’intera collettività sono già notevoli e crescenti, trattandosi di perdurante privazione di una strada statale di fondamentale importanza tra Basilicata e Calabria, porta di accesso ad un territorio ad alta vocazione turistica e così duramente penalizzato.
Le Autorità preposte e competenti facciano in modo perché non ci si ritrovi ancora…in alto mare, in alto mare…!

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Sull' Autore

Nato il 31 luglio 1951 a Maratea (PZ) dove risiede, dopo aver conseguito il Diploma di Maturità classica, si è laureato in Giurisprudenza nel 1973 presso l’Università “Federico II” di Napoli con voto 110/110. Coniugato con tre figli. È stato Docente di Discipline giuridico-economiche ed ha esercitato la libera professione forense (Albo presso il Tribunale di Lagonegro) con studio legale in Maratea, dove ha ricoperto la carica di Consigliere comunale dal 1975 al 1990. È stato ed è particolarmente attento alle tematiche ambientali e socio-culturali della Basilicata e del Mezzogiorno d’Italia. È da qualche anno un blogger amatoriale: https://isolasantojanni.blogspot.com/

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