MATERA E’ CULTURA

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federico valicenti*

La Città della Cultura della Basilicata è Matera, piaccia o non piaccia resta sempre Matera!

Quindi se si vogliono organizzare eventi che abbiano una risonanza internazionale Matera è il luogo deputato ed adatto. Se ne facciano una ragione tutti i lucani, tutti i sindaci e tutti gli operatori.

Questo non significa che il resto della Basilicata debba restare inerme, anzi deve fare di più e meglio ma attenti alla autoreferenzialità, alla bandierina sul proprio paesino.

Matera è la citta della cultura e tutta la Basilicata è il suo indotto. Non siamo piu di 350.000/ 400.00 persone che abitiamo la Basilicata, quindi quanto tutta Bari o il quartiere Prati di Roma. Esprimiamo delle ricchezze materiali ed immateriali immense ma non riusciamo a creare un brand che ci faccia riconoscere sul mercato internazionale.

Universalmente oramai siamo solo riconosciuti attraverso la città di Matera. Se ci sforziamo di attenzionare i turismi ad ogni singolo paesino, ogni singolo territorio non ce la faremo mai. Bisogna partire da Matera per poter far conoscere l’interno della Lucania, con tutte le sue caratteristiche ambientali, paesaggistiche, culturali gastronomiche, e quindi veicolare con azioni mirate le offerte con una narrazione di autenticità per un turismo davvero esperienziale.

Che fare?

Costruire (NON IN SENSO FISICO) una Casa della Cultura Lucana a Matera!

Una Casa della Cultura a Matera che si occupi di promozione di tutto il territorio lucano, che crei eventi settimanali ospitando a rotazione tutti i paesi lucani nell’arco dell’anno dove possono raccontare se stessi , la loro bellezza, la loro gastronomia, i loro monumenti, le loro manifestazioni . Una Casa della Cultura

Lucana dove artigiani, artisti lucani possano esporre le loro produzioni , e venderle anche. Un grande store Lucano ( per potersi autofinanziare nel giro di qualche anno) con tutti prodotti tipici lucani ( potrebbe diventare una piccola base logistica di vendita).

Creare degli eventi permanenti con tour operator nazionali e internazionali, attraverso due o tre buoni addetti stampa

basterebbe che ogni paesino si addossase l’onere di versare 2500/3000 euro l’anno per un totale di 390.000 euro l’anno avere tutta questa visibilita ( sempre che la Regione non se ne faccia carico). Vi sembrano tanti? vi sembrano pochi? non lo sono ne l’uno ne l’altro, se pensate quanti soldi si sprecano per sagre e sagrette autoreferenziali, senza nessuna ricaduta turistica su di un tertiorio in fermento, Se poi , come spesso capita, qualche imbecille pensa che sia ad uso e consumo personale , non ha capito nulla di come si fa turismo ma sopratutto di come si fa impresa. Ed a dire la verita non ha capito nulle nemmeno di quello che asserisco.

Se fossi alla Regione o se fossi di qualche GAL, o se facessi parte di qualche ” potere decisionale” , ci penserei, la valuterei e sicuramente la farei , perchè ci vogliono visioni per fare turismo ci vuole coraggio per fare scelte, ci vuole vera politica per fare scelte coraggiose che vadano negli interessi della gente non del singolo individuo. Ci vorrebbe un assessorato al Turismo!

*cibosofo e operatore turistico

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Sull' Autore

Quotidiano Online Iscrizione al Tribunale di Potenza N. 7/2011 dir.resp.: Rocco Rosa Online dal 22 Gennaio 2016 Con alcuni miei amici, tutti rigorosamente distanti dall'agone politico, ho deciso di far rivivere il giornale on line " talenti lucani", una iniziativa che a me sta a molto a cuore perchè ha tre scopi : rafforzare il peso dell'opinione pubblica, dare una vetrina ai giovani lucani che non riescono a veicolare la propria creatività e , terzo,fare un laboratorio di giornalismo on line.

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