
Margherita Marzario
Giovanni Pascoli, quando arrivò a Matera, scrisse alle sorelle di essere giunto in “Affrica” con due F. Anche la vita nei Sassi descritta da Carlo Levi richiama l’attuale vita africana. Tutto questo a conferma di “mamma Africa”!
Matera, madre di vita e maestra di filosofia di vita: da essere vergogna d’Italia è diventata patrimonio dell’Unesco; è uno degli insediamenti umani più antichi del mondo ma è arrivata in maniera rinnovata sino ai nostri giorni. È una città concava e convessa (gli alti e bassi della vita). Nella costruzione dei Sassi, gli antichi abitanti hanno adottato la cosiddetta “architettura in negativo”, cioè non aggiungendo nulla di estraneo all’ambiente ma togliendo il di più, scavando nella roccia. È così nella vita!
Il sociologo tedesco Frederick Friedmann, in viaggio di studio a Matera nel 1949, diceva che si inchinava dinanzi alla dignità dei contadini lucani. Dalla cultura rurale a quella europea: e così i Sassi di Matera da eredità socioculturale sono diventati scrigno emozionale!
Matera è sempre bella anche quando non si fa niente di particolare, perché consente ancora di guardarsi in faccia con i passanti; può essere considerata una città della cultura slow. In primavera basta affacciarsi sui Sassi, dal belvedere di piazzetta Pascoli, ed è tutto un volo di rondini festosamente garrenti, cielo iridato dal tramonto, nuvolette che si ammantano, luci che si accendono, belle di notte che si aprono, turisti che s’abbracciano. Che vuoi di più dalla vita?
Matera è sempre un bel quadro, soprattutto di sera e ancor di più se c’è qualche nuvoletta su S. Maria de Idris, in tal modo rappresenta meglio la vita. E di notte ha piena di emozioni la sua botte!
I Sassi di sera: i lampioncini nei vicoletti, i lampi in lontananza, le timide stelle, la luce lampeggiante di un aereo che passa, i fari delle macchine lungo il belvedere, i flash delle macchine fotografiche dei turisti. Una costellazione di luci dai meandri della terra all’immensità del cielo, un’infinità di emozioni senza prezzo!
Un’altra cartolina da Matera di sera: nuvole stratiformi nelle varie tonalità del blu e il campanile illuminato della Cattedrale che si staglia nella sua altezza e nella sua romanica bellezza. Così nella vita, basta guardare con occhi diversi e nel buio si può scorgere qualcosa di colorato o di luminoso, di semplice e strepitoso.
Automobiline elettriche biposto e altri mezzi di trasporto lungo le strade ultrasecolari, illuminate di giallo aranciato, dei Sassi: la più alta tecnologia in un’atmosfera da magia!
I Sassi al tramonto: il cielo splendidamente terso come un mare piatto ribaltato, gli archi illuminati di case antiche e chiese, uomini che corrono allegramente godendo del fresco preserale, la luce pulsata del pianeta Venere che annuncia l’arrivo della sera e delle sorelle stelle, il saluto di una bimba paffuta seduta sull’uscio di casa come ai vecchi tempi. Il tempo corre e nella mente e nel cuore ogni emozione scorre! Matera stessa è una piccola Venere, “stella del mattino” e “stella della sera”: lo è stata per gli agricoltori di una volta che regolavano le loro attività in base alla luce naturale, lo è ora per podisti, turisti, coppie di innamorati e per gli innamorati della vita di tutte le età.
I Sassi di notte, incanto e disincanto del canto di un usignolo: un cielo capovolto di luci artificiali e nel cielo etereo, in mezzo a nuvolette e a foschia. All’improvviso una stella cadente e si torna ai tempi dei falò estivi, persi nel tempo ma impressi nei ricordi dei tempi, il rumore silenzioso del torrente Gravina, turisti stranieri straniti dal paesaggio, le botteghe e i locali che chiudono, due che giocano a scacchi in una dimensione atemporale, la mezza luna col suo opalino alone di mistero, qualche nuvoletta che ricorda le dune nel deserto. Le emozioni giuste per fare deserto in sé e…
La Luna e i Sassi, la Luna sui Sassi, un matrimonio ultramillenario inossidabile e indissolubile: un viaggio senza tempo e senza spazio dai crateri della Luna alle cavità della Terra. Un crescendo di emozioni senza paragoni! L’esaltazione delle imperfezioni e delle contraddizioni, che sono quelle che fanno l’ineguagliabilità e danno più emozioni! Come nelle persone!
Ammirare la Luna sui Sassi, dal suo spuntare all’orizzonte roccioso al suo innalzarsi nel cielo tinteggiato dal blu cobalto al blu notte e di opalescenza. Uno spettacolo unico, come ammirare l’unicità della vita dal suo concepimento allo staccarsi dalla madre terra!
I Sassi, la luna piena che troneggia nel suo splendore, un presepe di arte astratta, un’arpa accarezzata da giovani mani… Spazio e tempo che si congiungono in un non spazio e in un non tempo… Emozioni che s’elevano, emozioni che penetrano…
I Sassi di Matera: dall’antropologia alla poesia! Umanità e umiltà: intramontabile lezione di vita!
Matera: MAteria, TErra, RAdici, quelle che germogliano da millenni e che non muoiono mai!