Perchè arriviamo dopo la morte?

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“Sono in braccio alla mamma, è strana, la vedo un po’ agitata. Fa freddo qui fuori, mi tiene stretto stretto, l’umido è davvero terribile, ho le guanciotte fredde e bagnaticce, ma il tuo petto mamma è caldo e mi stringi forte. Che caldo è il tuo abbraccio mamma!

Chissà dove stiamo andando, si balla non poco, credo che i grandi abbiano paura, ma questo oscillarequesto dondolare a me non dispiace, io ho te, loro no; tra le altre cose questo mi consente di stare sempre sempre attaccato a te mammina!

Sono quattro giorni che non mi lasci, è un tempo tutto nostro; ti  vedo un po’ stanca a dire il vero, ed ogni tanto mi faccio sentire, soprattutto quando sento gridare questi uomini che danno ordini: sono tutti un po’ nervorsi nelle ultime ore! Mi ripeti “Cucciolo sta tranquillo, andrà tutto bene.” lo dici con dolcezza, ma anche con paura, lo sento, e con i miei versetti vorrei tranquillizzarti, vorrei dirti che non devi preocuparti, io sto bene così, ho tutto, ho te, ho le carezze, ho le coccole, ho il tuo seno che sa di latte, ho il tempo con te, tutto il tempo per noi… sì mamma stai tranquilla, stiamo bene io e te!

…Mamma dove sei, è tutto bagnato qui, è nero, è buio, è freddo…mamma, dove sono le tue braccia? dove sta l’odore di latte? Mamma non sento la tua voce, anzi no, eccomi sono qui, mamma! Eccomi!

Ti ho perso, non ti sento più, ho paura,  non respiro più, ho freddo, mi manca l’aria mamma, dove sei? Non vedo nulla, non sento nulla, è nero nero, ci sta una Nera Signora con la falce che mi è venuta a prendere, dice di andare con lei, non voglio, ma sono solo, sono stanco e non ce la faccio più… non ho più voce mamma….addio mamma, ti voglio bene.

E’ buio, sono morto qui, tra le onde dicono, non ho più la mia mamma, non ho più la sua voce, non ho più le sue braccia calde…sono morto qui, solo, senza voce!”

 

 

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