ROCCO SABATELLA
La partita con il Monterosi è stata una delle più deludenti giocata dal Potenza in questa stagione, ad eccezione degli ultimi otto minuti in cui, per fortuna, la squadra di Marchionni è arrivata al pareggio con Saporiti su assist di Caturano e ha addirittura sfiorata la vittoria con lo stesso Caturano che, poco dopo il pari, ha costretto il portiere dei laziali Forte ad una parata salva partita. Forte che al minuto 84 aveva fatto un’altra grande parata sulla conclusione dal limite di Saporiti. In cosi poco tempo il Potenza ha fatto quello che non è stato capace di produrre in oltre ottanta minuti contro un avversario davvero modesto che, con un solo tiro in porta, quello di Vano di testa, si stava portando a casa i tre punti. Un passo indietro preoccupante rispetto all’ottima prestazione fornita sette giorni fa sul campo della Casertana che qualche valore in più rispetto al Monterosi ce l’ha sicuramente. E che ha fatto imbufalire gli oltre cento tifosi arrivati da Potenza che a fine gara hanno sonoramente riempito di improperi una squadra senza carattere e cattiveria. E allora come si spiega questa metamorfosi in negativo di ieri sera contro un avversario con tanti problemi e che ha rischiato addirittura di vincere solo perché il Potenza gli ha reso il compito molto facile? Prestazione della quale si può salvare solo il pareggio e la veemenza con la quale il pareggio è stato cercato nei minuti finali. E’ chiaro che le colpe vanno divise tra la squadra e l’allenatore. Marchionni ha sbagliato alcune scelte iniziali oltre a intestardirsi nello schierare per l’ennesima volta Volpe come seconda punta. In questo ruolo il giocatore napoletano diventa anonimo e dannoso per la sua squadra perché i difensori avversari non gli concedono la minima chance di poter fare strappi atletici come invece ha avuto la possibilità di fare quando è stato schierato da esterno di centrocampo potendo sorprendere da lontano gli avversari. Trovando la strada sbarrata vaga per il campo e aggravante in più lascia Caturano solo in balia dei difensori avversari e senza la possibilità di dialogare con un compagno vicino a lui. Molto deludenti Spaltro e Burgio che non hanno mai accelerato sulle corsie laterali e nelle poche volte in cui lo hanno fatto, hanno sbagliato, soprattutto Burgio, i traversoni. Incomprensibile poi la rinuncia a Saporiti che ha una marcia in più rispetto agli altri centrocampisti. E lo ha dimostrato quando è stato mandato in campo. Per carità le scelte iniziali si possono anche sbagliare ma il compito dell’allenatore è di capire gli errori e soprattutto di intervenire subito per correggere le scelte iniziali senza aspettare un tempo intero. Un’eternità concessa al Monterosi per difendere, senza eccessivo sforzo, il gol di vantaggio. Stucchevole e sterile il possesso palla del Potenza e qui chiamiamo in causa tutto il reparto di centrocampo per l’eccessiva lentezza del gioco che si è sviluppato solo per vie orizzontali senza lo straccio di una verticalizzazione. E che dire dei difensori che si sono persi Vano in occasione del colpo di testa che ha portato in vantaggio il Monterosi? Di sicuro è stata una serata che ha lasciato un grande rammarico: non essere riusciti a cogliere tre punti che erano, senza il minimo dubbio, alla portata di Sbraga e compagni, ci porta a fare un’altra riflessione. Il vero limite di questa squadra, limite che il Potenza si porta dietro dall’inizio del campionato, è di non riuscire, dopo l’unica striscia dei cinque risultati utili della stagione, a trovare una continuità di rendimento e di risultati. E il paradosso è che il Potenza non riesce a fare bottino pieno contro formazioni che sono al suo livello o addirittura anche nettamente inferiori come era il Monopoli e ieri sera il Monterosi. Il che ci porta a dire, come conseguenza inevitabile, che adesso è il caso che Marchionni e la squadra si guardino le spalle e pensino a conquistare i punti necessari per avere la certezza di conservare la categoria. E di non guardare, al momento , altri obiettivi come i play off anche se sono lontani solo tre punti. Per noi, comunque , è inspiegabile che il Potenza possa giocare molto bene con la Casertana a casa sua e poi non riesca ad avere ragione di avversari con qualità nettamente inferiori. L’importante è che sia Marchionni a trovare le cause di questi comportamenti contraddittori e anche i correttivi da apportare a cominciare da mercoledi prossimo quando al Viviani arriverà l’Avellino per il primo turno infrasettimanale del girone di ritorno.