PIERO RAGONE
Trecentosedicimila euro di spesa, 4,8 chilometri di lunghezza, tre ponti, un sottopasso, 5 ponticelli, ringhiere, pulizia e rifacimento del fondo con tappeto in conglomerato cementizio. Sono queste le opere affidate alla Movi Transport di S. Fele che hanno preso il via stamattina, per coronare un’aspettativa accarezzata da anni e arrivata finalmente alla concreta realizzazione. Soggetto attuatore del progetto è il comune di Pignola, con tutto il suo staff tecnico, che ha portato a compimento il recupero del tracciato ferroviario delle Appulo Lucane che dal capoluogo portava i convogli fino a Laurenzana, valicando Sellata-Pierfaone, passando da Abriola. Al posto dei binari, in disuso dal 1980, si snoderà un percorso “ciclopedonale protetto” che permetterà non solo agli amanti della bici, ma a tutti i potentini in cerca di pianura di raggiungere il lago Pantano e il circuito ciclabile che lo perimetra, o spingersi anche nelle salite della pista che porta su in paese.
L’annuncio ufficiale lo ha dato questa mattina il sindaco di Pignola Gerardo Ferretti, che ha convocato una conferenza stampa alla pizzeria il Gazebo, invitando tutti i soggetti istituzionali provinciali e regionali coinvolti dall’operazione. Una storia lunga di delibere, acquisizioni, titolarità, liberazione di spazi occupati, per tornare nella disponibilità di questo patrimonio, ora destinato alla comunità non solo sportiva e associativa. Mettendo in concorso i fondi dei comuni di Pignola e Potenza, più quelli della Provincia, della Regione e del Ministero, oltre a tutta l’azione documentaria e istruttiva degli uffici tecnici e dipartimentali competenti, si è giunti finalmente a poter mettere in collegamento il lago con il fiume, l’Oasi WWF del Pantano con il Parco del Basento. Ferretti si è detto particolarmente soddisfatto di portare a 13 chilometri i percorsi ciclabili esistenti nella propria area extraurbana e della piena collaborazione riscontrata anche da parte degli amministratori del capoluogo. Mentre sta già lavorando per la realizzazione di 2 nuovi affacci sul lago con finanziamenti regionali.
L’assessore alla mobilità regionale Donatella Merra ha focalizzato tre aspetti collegati all’intervento. Quello della sicurezza che il tracciato incrementerà, togliendo dalla strada cicloamatori e pedoni, su un’arteria rischiosa e a scorrimento veloce; la valenza infrastrutturale che recupera una vecchia destinazione d’uso e la fruizione di bellezze naturali e paesaggistiche, funzionalmente ritenute di “sfogo” per la città di Potenza. Scelte perfettamente in linea con l’obiettivo della nuova transizione ecologica e di una rete di servizi che promuovono il relax e il divertimento, alternativi al congestionato tessuto urbano. Obiettivi che si ritrovano in 2 altri importanti progetti di estensione delle ciclovie interregionali come quelli dell’Acquedotto Pugliese e della Magna Grecia.
Un rilancio della mobilità sostenibile che l’ingegner Donato Arcieri del Dipartimento Infrastrutture regionale ha confermato non solo per l’impegno profuso nel progetto Pignola-Potenza, ma che troverà attuazione con la messa in cantiere per 9 milioni di euro del tracciato ciclabile di 90 chilometri dell’Acquedotto Pugliese che unirà Calitri a S. Maria di Leuca, interessando anche i territori di Rionero e Venosa. O quello della Magna Grecia che tocca Rotonda, Lagonegro e Castelluccio e la costa jonica per altri 6 milioni di euro, arrivato alla fase esecutiva.
Gianni Rosa, l’assessore regionale all’ambiente ha parlato di nuovo volto del turismo dal cuore verde e di prospettive di sviluppo in linea con il PNRR a finanziamento europeo, con poste di bilancio orientate, ma anche prelevabili dalle royalties del petrolio. Il turismo lento, già oggetto di accordi e pubblicazioni di 21 itinerari alternativi in bici promossi con l’APT lucano, sono un aspetto di ulteriori investimenti di circa 20 milioni di euro che verranno destinati alla scoperta di luoghi e patrimoni ricchi di bellezza e natura nostrana.
Il presidente della provincia di Potenza Rocco Guarino ha concordato con la scelta di aver eletto a soggetto attuatore del progetto il comune di Pignola. Capace di entrare nel giro di un anno nella fase realizzativa dell’opera. Solo con sinergie e collaborazione sarà possibile offrire opportunità ai 100 comuni di questa provincia e non limitarsi soltanto a interventi di tutela del suolo o di gestione dei 700 chilometri di strade di competenza. Economia circolare e intese territoriali come quella sulla comunicazione delle aree SIC (siti di interesse comunitario) si dimostrano vincenti e in continuità con gli impegni istituzionali ai vari livelli.
Il sindaco di Potenza Mario Guarente si è soffermato sul valore simbolico dell’opera, quale ponte di dialogo e scambio tra 2 comunità. Ha ringraziato tutti per l’impegno profuso, accennando ad altri risultati che pure si sta provando a perseguire attraverso la progettazione a 3 anni di interventi sullo sport e la cultura, con progetti e impianti di area vasta, legati al programma di Potenza città europea dello Sport.
L’assessore potentino all’urbanistica e lavori pubblici Antonio Vigilante ha parlato di flotta di bike shering da attivare e di candidatura alle FAL di un hub per servizi mirati alle aree interne da ubicare al Pantano. Mentre il cicloturismo che recupera il collegamento con il parco fluviale del Basento (superate le tante difficoltà autorizzative) potrà anche guardare alla direttrice che raggiunge Laurenzana e la Val Camastra.
Concorde l’assessore di Potenza all’ambiente e turismo Alessandro Galella motivato alla promozione di questa nuova opportunità per il cicloturismo, come avviene già puntualmente con la presenza alle fiere internazionali di settore.
Il sindaco Ferretti ha augurato buon lavoro a tutti e soprattutto all’impresa che in 90 giorni dovrebbe completare i lavori di risistemazione. Lui intanto non abbandona l’idea che l’intervento si spinga fino a Laurenzana. Siamo solo allo studio di fattibilità. Intanto si muove per il ripristino dei due palazzetti dello sport e del locale campo di calcio.
Ai tanti richiedenti dell’agognata pista ciclabile dal capoluogo al Lago non resta che attendere il 2022. In primavera, si lascia l’asfalto, il timore di essere travolti dalle auto e si respira lungo il tracciato che le locomotive hanno abbandonato da oltre 40 anni. A patto però di pedalare!