L’assessore Cupparo ha mantenuto gli impegni che aveva assunto sul pagamento alle imprese lucane che hanno lavorato in subappalto con la tecnimont e la Total finalmente ha accettato di intervenire sulla questione creando un fondo di solidarietà per liquidare almeno parte delle pendenze.. C’è un buco di oltre trenta milioni per lavori che Tecnimont ha approvato, ordinato e poi disconosciuto, sostenendo che i lavori non sarebbero stati fatti bene. Le aziende lucane sono una dozzina ( ce ne sono anche di altre regioni) per un ammontare di oltre undici milioni fatturati oltre quelli, notevoli, in contestazione. Da qui l’iniziativa della Confapi di chiedere che la Total anziché pagare la Tecnimont onori in proprio i pagamenti alle imprese,soprattutto in un momento in cui la pandemia ne ha messo molte a terra. L’argomento era stato portato in Consiglio dall’esponente regionale di italia Viva, Luca Braia, con una mozione ad hoc. Oggi è lo stesso Braia a commentare positivamente la delibera di giunta con la quale , d’intesa con la Total, si istituisce un fondo di garanzia per i debiti della Tecnimont verso le imprese, con una dotazione iniziale di quasi due milioni.
Ora- dice- si faccia presto a trovare le modalità per pagare le numerose imprese che da troppo tempo attendono e a ridare boccate di ossigeno al tessuto produttivo lucano. Il coinvolgimento, a vario titolo, nel progetto di costruzione dell’impianto di Tempa Rossa, delle prestazioni di svariate società del tessuto produttivo locale, che hanno operato in modo diretto o indiretto o in subappalto, aveva portato a un disagio enorme per troppe imprese che non si erano viste saldare poi i rispettivi contratti, alcune anche nel frattempo, purtroppo, fallite. A queste imprese, oltre ai crediti non soddisfatti per le loro prestazioni, si sono aggiunte le enormi criticità del periodo di crisi economica e sociale causata dall’emergenza covid-19. Una situazione estrema che rendeva necessaria e urgente l’adozione di ogni misura possibile – come ho denunciato attraverso lettere, comunicati, mozioni e anche partecipando accanto ai sindaci dell’area alla manifestazione di Corleto. Per Braia adesso si deve passare immediatamente alle modalità attuative dei ristori dei crediti alle imprese con il fondo di solidarietà di Total, anche attraverso un soggetto terzo delegato, come recita la delibera di Giunta, che va immediatamente individuato. Rinnovo ancora una volta l’invito al Governo regionale rappresentare a relazionare in Consiglio sullo stato dell’arte della questione estrazioni Total in prove di esercizio, fornendo tutti i dati e le informazioni che possano aiutare noi consiglieri, ma anche il popolo lucano tutto, a trarre le opportune controdeduzioni su ciò che è successo in questi mesi e su ciò che accadrà da ora in poi, nella relazione con la multinazionale francese che estrae petrolio nella nostra regione. Noi continueremo a difendere i diritti delle imprese lucane e gli interessi dei comuni di Basilicata. |