A quando lo Sportello Unico degli Eventi al Comune di Potenza?

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di ROCCO PESARINI

 

 

Solo tre giorni fa ho scritto un articolo su quanto sia difficile, eroico, quasi folle organizzare un evento a Potenza.

Ho potuto notare come il mio “Vademecum semiserio per chi organizza eventi a Putenz’” sia piaciuto tra addetti ai lavori e semplici cittadini, suscitando ilarità ma anche riflessioni approfondite (ed era questo il mio preciso intento).

Ho cercato, ridendoci e scherzandoci su, di parlare delle dinamiche organizzative, economiche, burocratiche, amministrative ma anche, e forse soprattutto, umane con le quali deve necessariamente avere a che fare chi , per amore della città, della cultura, dell’arte o più semplicemente per puro sfizio o per pura mania di protagonismo (cavoli suoi se poi riesce a metter su comunque qualcosa di bello e degno), vuol prodigarsi con l’organizzazione di un evento più o meno grande, più o meno ambizioso.

Questo tre giorni fa.

Poi è arrivato “quer pasticciaccio brutto” dell’annullamento della presentazione della squadra del Potenza calcio, originariamente prevista nell’ambito della prima edizione del Pozen Rock Festival (i cui organizzatori ho intervistato circa una settimana fa).

Senza girarci troppo attorno, che la presentazione sia stata rimandata non mi fa strappare dalla disperazione quei 4 capelli che mi sono rimasti in testa.

Di fatto, essa è stata solo rimandata e, a questo punto, fossi nella società del Potenza Calcio, me l’organizzerei in assoluta autonomia al Viviani senza correre il rischio di ulteriori “incidenti di percorso”.

Evito accuratamente di fare processi sommari dispensando a destra o a manca giudizi che sarebbero assolutamente gratuiti e non basati sulla reale conoscenza dei fatti (che conosco nella precisa misura della lettura dei comunicati delle parti in “causa”).

Colgo però l’occasione (l’ho già fatto e lo rifarò costantemente e periodicamente, soprattutto con l’approssimarsi delle elezioni comunali dell’anno prossimo) per rilanciare un tema a me molto caro ma che incontra sempre il favore di tutti coloro con i quali mi trovo a discuterne: il S.U.E., ossia lo Sportello Unico degli Eventi.

Noi associazioni, noi organizzatori di eventi in questa città vorremmo, anzi no, vogliamo un unico referente (il nostro Comune, di cui eleggiamo i rappresentanti e paghiamo i dipendenti) che ci spieghi, una volta sola, con una voce unica ed univoca tutta la documentazione, tutto ciò che di burocratico occorre fare perché si possa tranquillamente organizzare una qualsiasi cosa senza dover incappare in multe, sanzioni e figuracce varie.

Quest’amministrazione pare abbia fatto proprio il progetto della Casa delle Associazioni (anche se aspetto di saperne, in concreto, di più).

E’ giunto il momento prima di arrivare alla sua naturale conclusione del 2019 (a meno di stravolgimenti politici che ne anticipino la “morte”) di realizzare quest’altro grande desiderio/necessità/stato di bisogno di noi associazioni, di noi semplici, eroici, folli organizzatori di eventi a Putenz’.

Fatelo!

E basta con sta storia della mancanza di fondi. Personalmente, e non solo io, non vi crede più nessuno.

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