Una durissima nota a firma congiunta dei consiglieri materani di opposizione, Cifarelli del Pd e Braia di Italia Viva, mette in discussione le due leggine proposte dalla Giunta sull’abbattimento delle liste d’attesa, specificando che propedeutico a queste nuve misure, doveva essere il saldo del debito regionale contratto con le strutture sanitarie private. dare il contentino del nuovo senza aver saldato la grande questione dei rimborsi scaduti, significa non solo non risolvere il problema nmma aggiungervi il sale della beffa. “Una tripla presa in giro. Fanelli, assessore alla Sanità della Regione Basilicata, si rimangia tutti gli impegni presi. Annuncia l’approvazione da parte della Giunta di due disegni di legge che destinano in totale 9,6 milioni di euro per il 2023 per l’abbattimento delle liste di attesa, anche attraverso l’utilizzo di prestazioni erogate dal ‘privato accreditato’”. Così i due consiglieri che spiegano nel dettaglio perchè questi recenti provvedimenti annunciati non sortiranno alcun effetto. “In primis – dicono i due consiglieri – prendono in giro le strutture accreditate che da mesi attendono di incassare le somme per prestazioni già erogate. Una ulteriore beffa nei confronti del Consiglio regionale, Assise in cui sia l’assessore Fanelli che il Presidente Bardi si sono impegnati – come Giunta regionale – ad adottare gli atti immediatamente esecutivi necessari per il ristoro alle strutture accreditate e per l’abbattimento delle liste d’attesa. Terza presa in giro a discapito di cittadini e cittadine: la scelta di approvare una legge in Consiglio regionale produrrà il blocco delle prestazioni, oltre che la crisi delle strutture private sanitarie accreditate. Non si comprende, dal momento che trascorreranno ulteriori mesi prima dell’approvazione e attuazione, quali liste d’attesa si vogliono abbattere per il 2023. La fine dell’anno è praticamente arrivata”. “Noi consiglieri di minoranza – dicono Braia e Cifarelli – abbiamo più volte ribadito che la legge andava approvata già da molti mesi: dunque, siamo alla pura propaganda. Siamo molto curiosi, pertanto, di ascoltare se i colleghi consiglieri regionali dei partiti della maggioranza hanno o meno qualcosa da commentare a riguardo. Speriamo abbiano almeno il coraggio di chiedere scusa per quello che sta accadendo. Ricordiamo che sempre l’Assessore alla sanità Fanelli, è stato abbandonato in Aula da solo al momento del voto della risoluzione, nell’ultimo Consiglio, quando si discuteva proprio di come garantire quello che oggi, dopo quasi un mese, non si è ancora realizzato. Insieme al Presidente Bardi speriamo non pensino che sia così facile prendersi gioco del popolo lucano”. “Questa Giunta regionale – concludono Luca Braia e Roberto Cifarelli – con la sanità pubblica e privata ha totalmente fallito: siamo all’ennesima puntata della fiction con protagonista il diritto di cura e il diritto alla salute danneggiati e derisi. Crisi reale e sconforto per le professionalità del settore per i medici e per le imprese connesse. Oggi come non mai, abbiamo solo bisogno di credibilità, competenza e concretezza in questa regione Basilicata. Mentre il bonus sanità non si vede, anche quello della pazienza da parte della cittadinanza tutta sta abbondantemente scadendo. Non si perda altro tempo”.
BRAIA E CIFARELLI: SULLA SANITA’ BARDI SCHERZA COL FUOCO
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