CLAMOROSA DISFATTA DEL POTENZA A PICERNO

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ROCCO SABATELLA

Dopo mezzora di gioco, il Picerno aveva già messo al sicuro il risultato con un vantaggio rassicurante di tre reti, frutto di una partenza micidiale della squadra di Longo che è stata assoluta padrona di ogni zona del campo. Di contro il Potenza si è presentato sul terreno di gioco con una formazione improponibile, frutto delle scellerate scelte di formazione iniziale fatte da Lerda. In campo un terzetto difensivo di altezza media pari a oltre un metro e novanta come se avessero dovuto marcare non solo Murano, ma altri attaccanti di grande fisicità. Invece si sono dovuti preoccupare di contrastare tre avversari brevilinei e quindi molto rapidi, Ceccarelli, De Cristofaro ed Esposito, a supporto di Murano. Anche un bambino sapeva con certezza che avrebbero giocato sempre con palla a terra per esaltare le proprie qualità e mettere in sofferenza i tre difensori rossoblù del capoluogo. Con l’aggravante della scelta, sempre di Lerda, di tenere molto alti, nella metà campo degli avversari, sia Gyamfi che Hadziosmanovic, che non hanno potuto dare un aiuto consistente ai loro colleghi nel mettere un freno alle scorribande dei tre giocatori del Picerno nella  metà campo del Potenza. Non comprensibile la rinuncia ad Armini che era stato tra i migliori in campo contro il Catania. Ancora più incomprensibile continuare a comporre il centrocampo con la presenza di Di Grazia come trequartista. Che è, lo ripeterò fino alla noia, un’impostazione tattica altamente nociva e non assicura il giusto equilibrio al Potenza. Emblematico il caso della partita di ieri sera. De Cristofaro, in fase di non possesso, ha seguito a uomo Di Grazia e lo ha in pratica ridotto all’impotenza. Invece, con il pallone tra i piedi del Picerno, lo stesso De Crisofaro si è portato sempre sulla destra scambiandosi di posizione con Ceccarelli che è andato a giocare in posizione centrale. In questo caso Di Grazia ha seguito il centrocampista del Picerno fino a metà campo per poi lasciarlo in custodia al collega che gioca sulla fascia laterale sinistra e in generale ai difensori. Non sappiamo se per una disposizione impartitagli o perché fare il mediano di interdizione non è nelle sue corde. Propendiamo per tutte e due le tesi illustrate. Sta di fatto che dopo quattro minuti è stato proprio De Cristofaro a spaccare la partita quando è stato servito  solissimo sul vertice dell’area grande e di sinistro ha trovato l’incrocio opposto. Domanda a Lerda: chi si doveva preoccupare del giocatore del Picerno quando dalla fascia entrava in area? Qualcuno potrà obiettare: ma il centrocampo con Di Grazia trequartista ha funzionato bene con il Sorrento e con il Catania. Non è proprio vero visto che i campani per lunghi tratti hanno avuto il sopravvento in mezzo al campo avendo un uomo in più e sono stati sconfitti perché il Potenza è stato più cinico nello sfruttare le occasioni al contrario del Sorrento che ne ha sbagliate di ghiotte. Con il Catania, forse la peggiore squadra vista al Viviani, Saporiti e Candellori hanno lavorato per tre assumendosi anche le incombenze di interdizione che toccavano a Di Grazia. Anche in questo caso mi ripeto: basta con questa impostazione fallimentare che prevede il trequartista. Si metta in campo un altro centrocampista di ruolo per avere il giusto equilibrio e Di Grazia torni a fare quello che sa fare: ossia l’attaccante perché rende tanto ma tanto di più. Non contento di aver fatto scelte iniziali sbagliate, Lerda non ha convinto nemmeno nel fare le sostituzioni. Se dopo mezzora il Potenza stava sotto di tre reti e Gasparini con due interventi super ne aveva  evitato altre due e il Potenza era in pieno marasma, un allenatore che si rispetti sarebbe dovuto già intervenire con 2/3 sostituzioni per porre rimedio allo sfacelo in atto. Con l’ingresso di Steffè e l’esordio di Pace ad inizio ripresa, qualcosa è cambiato nell’organizzazione e nell’atteggiamento del Potenza. Di Grazia è andato a fare la terza punta e il Potenza ha alzato di molto il baricentro andando a stazionare stabilmente oltre la metà campo sapendo di rischiare le ripartenze del Picerno. Ovviamente, peggio di quanto fatto nel primo tempo la squadra di Lerda non poteva fare. Comunque una certa reazione c’è stata, anche approfittando del Picerno rintanatosi nella propria metà campo, fino ad arrivare ad accorciare le distanze con Caturano lesto a battere Summa da pochi passi al minuto 13 del secondo tempo. Pochi minuti prima era stata annullata una rete del capitano per un fuorigioco dubbio. Il gol ha ridato un pà di speranza e di fiducia al Potenza che ha cercato invano di riaprire la partita. E qui non è stato aiutato dal suo allenatore che ha tenuto in campo l’impalpabile Asencio per ben 84 minuti e non ha fatto nemmeno la quinta sostituzione. Oltre ad assistere alla disfatta,  a fine partita ci è toccato ascoltare le stupefacenti parole di Lerda che, di fronte alle incalzanti richieste di spiegazioni sulle scelte di formazione, ha sostenuto che la sconfitta della sua squadra era da attribuirsi ad episodi sfortunati nelle tre reti del Picerno. Può essere così per il terzo gol incassato direttamente da calcio d’angolo con il tiro incredibile di rara precisione di Ceccarelli. Ma negli altri due gol che c’entra la sfiga se De Cristofaro e Murano fanno due splendidi gol, è vero, ma senza la minima opposizione dei difensori? Bontà di Lerda aver ammesso che la squadra ha affrontato il match senza il dovuto carattere che sarebbe servito come il pane in partite di questo genere in cui si deve usare la spada piuttosto che il fioretto. Respingiamo al mittente anche le affermazioni di Lerda che ci accusa di fare le critiche con il senno di poi. Senza avere la presunzione di assurgere al ruolo di Sibille Cumane, quando abbiamo letto la formazione del Potenza, tutti noi della stampa ci siamo preoccupati per le scelte di Lerda abbiamo paventato il timore che non sarebbe stata una serata felice. Conoscendo le caratteristiche del Picerno. Altro che senno del poi come afferma Lerda.  Della prova del Picerno non si può che dire un sacco di bene e fare i complimenti a Longo e ai suoi ragazzi. Tutti meritano un voto altissimo per la straordinaria prestazione: grande organizzazione, gioco spettacolare, carattere, tecnica e concentrazione ai massimi livelli e, senza voler disconoscere il valore dei suoi compagni, lo straordinario Jacopo Murano che anche ieri ha dimostrato la sua straordinaria efficacia sotto rete: due occasioni, un gol e un tiro fuori. Nel Potenza merita un voto alto il portiere Gasparini e una piena sufficienza Caturano. Il primo miracoloso nell’evitare, con quattro super interventi, che la sconfitta si tramutasse in una goleada del Picerno che ha tirato otto volte nello specchio contro solo due volte del Potenza. Il capitano per aver lottato e segnato il gol della speranza. Inferociti i 640 rifosi del Potenza che dopo il terzo gol Picerno, hanno cominciato a contestare sonoramente la squadra con la richiesta continua di cacciare gli attributi, di andare a lavorare e di onorare la maglia. A fine gara tutto il Potenza sotto la curva per un confronto molto acceso con la tifoseria che ha ripetuto  le stesse accuse. Dura contestazione poi anche all’arrivo della squadra al Viviani.
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Rocco Sabatella...

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