Sarebbe bello iniziare ad inculcare nei nostri figli l’amore e la conoscenza della città in cui hanno avuto la fortuna (dal mio punto di vista) di nascere e crescere.
Nel corso degli anni ho notato singole iniziative in tal senso ma, spesso, si è trattato di iniziative che son poi rimaste estemporanee o comunque circoscritte a determinate realtà, associative, sociali o rionali.
Sarebbe bello se, in tutte le scuole della città, venissero previste, ovviamente di concerto con i dirigenti e i docenti e magari durante le ore riservate all’educazione civica, una o due ore in cui, personale ovviamente ben preparato, possa illustrare e parlare ai ragazzi della storia di Potenza, dei suoi monumenti e delle personalità storiche ad essa legate.
Quanti sanno che la festa liturgica di San Gerardo è il 30 ottobre? Quanti conoscono il periodo di fondazione di Potenza? Quanti conoscono le storie legate alla Torre Guevara o alla Storica Parata dei Turchi? Insomma, quanti, tra noi stessi adulti, ignorano tutto o parte di quella che è la storia della città in cui siamo nati o abbiamo deciso di vivere?
Durante la prima Cena Putenzes’ di Cittadinanza Potentina (una cena a base di piatti rigorosamente della tradizione gastronomica cittadina) Luigi D’Angelo curò il primo appuntamento del gioco a quiz Storia Potentina. Fu un’esperienza illuminante sia nello scoprire tante curiosità sul tema, sia nel renderci un po’ tutti conto che ancora troppo ignoriamo di quella città che forse, ingiustamente a volte, critichiamo.
Nella mia idea, del progetto se ne dovrebbe far promotore il Comune di Potenza, coordinandosi con il mondo associativo e previa intesa con il mondo scolastico. Credo che tanti volontari, ovviamente prima adeguatamente formati, si offrirebbero gratuitamente per queste lezioni. Lezioni che, per ottimizzare tempi ed organizzazione, potrebbero esser fatte in maniera collettiva presso ciascuna scuola, utilizzando le aule magne presenti e sfruttando tutte le innovazioni tecnologiche del momento.
Sarebbe bello.
Facciamo questo regalo alle nuove generazioni potentine. Magari poi la vita li condurrà altrove ma almeno avranno finalmente un pizzico di consapevolezza e conoscenza e, sicuramente, amore in più verso la nostra piccola Potenza.
Per quanto mi riguarda. sono già disposizione in prima persona.