La legge sul “dopo di noi” che fissa interventi per le disabilità gravi nelle situazioni in cui viene a mancare la famiglia ha subito un dettagliato esame della Corte dei Conti Italiana rivolto a capire le possibili difficoltà applicative e a suggerire raccomandazioni ed interventi per la sua migliore applicazione. I problemi emersi sono abbastanza rilevanti e tali da richiedere decreti attuativi che riescano a spianare la strada verso una puntuale attuazione della normativa. Quali sono questi problemi, li vediamo in estrema sintesi:
a ) il sovrapporsi di leggi nel tempo ha determinato una disorganicità nel tessuto normativo ;
B) la complessità della materia, che richiede l’intervento di più Ministeri e più livelli istituzionali (Regioni e comuni) rischia di incagliarsi in problemi attuativi notevoli, ove non si provveda al necessario coordinamento e soprattutto alla semplificazione dei passaggi e delle procedure
c) pregiudiziale a tutta l’operazione è la determinazione dei LEP ( livelli essenziali di prestazioni) non ancora definiti e che necessitano almeno di norme transitorie in attesa della loro definitiva approvazione ;
d) la quantificazione delle risorse stanziate è basata su una stima presuntiva di 100/150 mila potenziali utenti. Alla stima bisogna far seguire un censimento completto dei fabbisogni e in ogni caso le risorse stanziate ( 466 milioni di cui 390 già assegnate alle Regioni) sono ampiamente al di sotto delle necessità sinora rilevate. La quantificazione delle risorse stanziate per un importo complessivamente pari, dal 2016 al 2022, a circa 466 milioni di euro, è stata inizialmente basata soltanto sul numero potenziale di destinatari, stimati tra i 100 e i 150 mila soggetti, individuati con metodo indiretto e parziale (percezione di pensione di invalidità con indennità di accompagnamento) e senza prendere in considerazione i bisogni reali da soddisfare.
e) dall’analisi dei dati delle risorse trasferite è emerso anzitutto un ritardo diffuso nell’uso delle stesse rispetto alle annualità nelle quali sono state assegnate;
f) non tutte le Regioni, tuttavia, hanno sempre provveduto a trasmettere al MLPS i datri relativi alle spese effettuate e, di conseguenza, la mancanza di strumenti idonei ad arginare tempestivamente i ritardi e a superare le inadempienze delle Regioni non ha consentito, finora, di verificare che le risorse stanziate nel bilancio dello Stato siano state interamente utilizzate per il fine al quale sono destinate e nei tempi programmati.
Sulla base di queste analisi, la Corte raccomanda:
- A tutti i soggetti istituzionali coinvolti nella definizione delle procedure per l’individuazione dei LEP si richiede un pronto e proficuo impegno, nel rispetto delle rispettive competenze. In particolare, si richiama l’attenzione sulla necessità che siano previsti e disciplinati sistemi di controllo efficaci, indispensabili al fine di assicurare l’attuazione dei LEP su tutto il territorio nazionale.
- Al Ministro per le disabilità e al MLPS di porre in essere tutte le iniziative necessarie a individuare la platea dei possibili beneficiari dei progetti del “Dopo di noi” e a definire i bisogni che si intendono soddisfare, in modo da poter ancorare la programmazione delle risorse destinate a finanziare i medesimi progetti alle esigenze concrete delle persone con disabilità grave. In tale contesto, particolarmente significativo potrà essere il contributo dei disabili stessi e delle rispettive delle famiglie, attraverso le associazioni rappresentative.
- Al MLPS si raccomanda di concludere urgentemente la procedura di approvazione del decreto di riparto alle Regioni delle quote del Fondo del 2022 e di individuare criteri di riparto delle risorse stanziate che consentano di collegare le quote assegnate ai bisogni delle collettività regionali, superando il criterio adottato in via sperimentale e tuttora utilizzato.
Allo stesso Ministero si chiede di predisporre strumenti che permettano di accertare le cause della mancata trasmissione, da parte ad alcune Regioni, degli atti di rendicontazione e di prevedere le misure da adottare all’esito della verifica.
Nel contesto delineato appare urgente e necessario rafforzare i meccanismi e gli strumenti di governance che possano accompagnare un processo di riduzione dell’eterogeneità tra i diversi territori, quanto meno con riferimento alla spesa.
Allo stesso fine può risultare utile fare emergere, dalle situazioni analizzate, le prassi significative in termini di risultati raggiunti, in modo che le competenze dei territori possano crescere a partire dalle esperienze realizzate dalle Regioni che sono riuscite a utilizzare pienamente e prontamente le risorse trasferite.
In particolare al MLPS si chiede:
-di procedere alla predisposizione della relazione sullo stato di attuazione della legge n. 112/2021 da presentare al Parlamento; -di stimolare il popolamento della banca dati SIOSS con le informazioni rilevanti nella materia trattata;
-di svolgere le verifiche sull’efficace gestione delle risorse del Fondo in esame.
Alla Presidenza del Consiglio dei ministri si chiede, in particolare, di assicurare un’implementazione delle campagne informative al fine di diffondere la conoscenza delle disposizioni della legge e delle altre forme di sostegno pubblico previste per le persone con disabilità grave, in modo da consentire un più diretto ed agevole ricorso agli strumenti di tutela previsti nonché di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla finalità di favorire l’inclusione sociale delle persone con disabilità.