IL SINDACO DI MARATEA DISPOSTO AD ACCOLLARSI L’ìMPIANTO MA I MARATEOTI PROTESTANO: TUTTI QUEI CAMION METTERANNO IN GINOCCHIO IL TURISMO
Per la costruzione della galleria nel tratto che va da Acquafredda a Maratea, il Comune di Sapri si è detto indisposto ad ospitare un impianto di betonaggio a servizio dell’impresa costruttrice, mentre il Sindaco di Maratea , Stoppelli, ha deciso di farsi carico dell’allocazione di questa struttura.

Manuel Chiappetta
Se per alcuni è un atto di responsabilità che l’Amministrazione comunale si è assunta per agevolare la realizzazione dell’importante opera, per altri la decisione appare come un uleriore aggravio per i disagi quotidiani dei marateoti. “Stoppelli non può prendere decisioni contro le esigenze della comunità di Maratea a pochi mesi dalla fine del suo mandato”, dice Manuel Chiappetta, di Europa verde e imprenditore della pesca : ” Maratea non può confrontarsi anche con il traffico pesante che dovrà ausiliare l’esercizio dell’impianto di produzione dei materiali per la costruzione delle gallerie di Acquafredda. Il Sindaco non può giustificare decisioni prese senza nessun confronto con la comunità ne tanto meno con il Consiglio Comunale, questa è una determinazione che si riverbererà sulla vita dei Marateoti per molti anni, probabilmente quando non sarà più Stoppelli a guidare il paese. ” E Chiappetta va giù pesante:” questo modo osceno di trattare la cosa pubblica va fermato, Stoppelli è in un vero e proprio delirio di onnipotenza.L’economia turistica è già duramente messa alla prova dalle criticità di viabilità, dal dissesto idreogeologico e dalla precarietà della struttura portuale, è quindi una pazzia gravare ancora di più sulla vita dei Marateoti.
La SS 18 è un infrastruttura di interesse interregionale, non possiamo essere lasciati soli nella gestione dei problemi, specialmente in un momento storico di inadeguatezza della nostra classe dirigente. L’opinione pubblica deve essere informata e tutti i settori economici della comunità di Maratea devono organizzarsi per una mobilitazione contro questo dannoso modo di amministrare.