A PRATO PROTAGONISTA IL “PUNTINO AD AGO”DI LATRONICO

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La tradizione tessile toscana incontra il merletto lucano

MARTINA MAROTTA
E’ proprio il caso di dire che Il Puntino ad ago di di Latronico è diventato protagonista nella città del tessile grazie ad due manifestazioni che si completano a vicenda , Un convegno dal significativo titolo “Il futuro del Passato” e la mostra dei manufatti realizzati dalle donne di Latronico con una tecnica molto particolare di ricamo che affonda le sue radici probabilmente nella preistoria.

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Nella sala Consiliare del comune di Prato, dopo i saluti del sindaco della città laniera, Matteo Biffoni, sono intervenuti il Sindaco di Latronico Fausto De Maria, il Sindaco di Prato Matteo Biffoni, il Presidente del Consiglio Regionale Toscana Antonio Mazzeo e il Direttore Generale APT Basilicata Antonio Nicoletti. Sono intervenute durante l’evento Giulia Bianco, Consigliere delegato Cultura ed Eventi del Comune di Latronico, Benedetta Squittieri, Assessore al bilancio, sviluppo economico, innovazione e agenda digitale del Comune di Prato, Felicetta Gesualdi, Presidente dell’Associazione Culturale “Il Tassello”, Anna Marra, Collezionista abiti storici. Protagonista assoluto Il Puntino ad ago di Latronico.
Il Puntino ad ago è un merletto realizzato da esperte ricamatrici di Latronico, con un ferretto d’acciaio, un ago e un filo di cotone. Le radici del puntino ad ago risalgono alla Magna Grecia e risulta essere simile a merletti di origine medio-orientale. Il ricamo risulta essere, probabilmente, la prima forma di lavoro femminile. Maggiori sono le notizie che arrivano dai primi anni del Novecento, quando il puntino veniva creato su richiesta per abiti e corredi nuziali. Le applicazioni del merletto sono varie, dagli abiti da sposa all’oggettistica, passando per biancheria, arredi sacri, accessori e arredamento. Ancora oggi a Latronico sono presenti circa cinquanta esperte merlettaie che mandano avanti la tradizione
La Dottoressa Gesualdi racconta che “larte delle merlettaie di Latronico affonda le radici in un paese del sud della Basilicata popolato da artigiani ed artisti, questo ha permesso la trasmissione dei saperi di generazione in generazione”. L’associazione Il Tassello, presente sul territorio dal 1998 con eventi culturali ed artistici, si adopera per salvaguardare e tramandare la tradizione del puntino ad ago, affinché quest’arte non vada persa.
Alla salvaguardia del puntino ad ago guarda anche il Comune di Latronico, La Consigliera Delegata Giulia Bianco ci racconta che “il Comune ha registrato il marchio del puntino ad ago e lo ha inserito tra i prodotti di denominazione comunale. Stiamo, inoltre, pensando a dei progetti basati sul turismo esperienziale attraverso cui i visitatori che arrivano a Latronico, possano apprendere la tecnica ed esportarla nel mondo”. Al turismo guarda anche il Direttore Generale APT Basilicata Antonio Nicoletti. “Il puntino ad ago può essere un mezzo per invogliare i turisti a viaggiare verso Latronico per questo vorremmo inserire il merletto in un progetto più ampio, condiviso con la Regione Basilicata e il Ministero degli Esteri, che si basa sul turismo delle radici”. Grazie agli sforzi congiunti del Comune di Latronico e dell’Associazione Il Tassello, il puntino ad ago è stato candidato come patrimonio immateriale dell’UNESCO. Oltre al convegno è stata allestita una mostra con i manufatti realizzati dalle merlettaie di Latronico nella Saletta Valentini, messa a disposizione dal Comune di Prato, fino al 28 marzo. La collezionista di abiti storici Anna Marra, racconta che alcuni degli abiti presenti alla mostra racchiudono dei veri e propri messaggi. “Nella mostra sono presenti due abiti che mostrano i disegni di una libellula ed un pavone. La prima simboleggia la libertà e la leggerezza” ci spiega. “Inoltre abbiamo ricamato la frase “libertà va cercando” citazione al primo canto del purgatorio Dantesco che descrive la libertà come salvezza dell’anima. Il pavone è sinonimo di regalità ed un inno alla bellezza”.
A ricordare le sue origini lucane anche il Presidente del Consiglio Regionale Toscana Antonio Mazzeo che ha raccontato i ricordi della madre e della nonna paterna mentre lavoravano anche loro il merletto. “per me oggi è un salto alle mie origini, sono arrivato in Toscana nel ’96 per studio, qui ho perseguito i miei sogni ma, con orgoglio, ripeto sempre le mie origini. La Toscana è una terra accogliente che sa tenere insieme tradizioni e innovazioni. In tutta la regione ci sono comunità di lucani e ogni volta che c’è un incontro, per me, è come tornare a casa”. Grazie a questi eventi la storia tessile di Prato e quella del puntino ad ago di Latronico si incontrano, avvicinando due comunità fisicamente distanti ma con lo scopo comune di far conoscere le bellezze Italiane in tutto il mondo.
Martina Marotta
Foto 1: abito con pavone
Foto 2: borsa con pavone
Foto 3: vestito con libellula
Foto 4: borsa con libellula
Foto 5: il convegno nella Sala Consiliare del Comune di Prato – FOTO DI COPERTINA
Foto 6: da sinistra, il Sindaco di Latronico Fausto De Maria e il Sindaco di Prato Matteo Biffoni
Foto 7: il Presidente del Consiglio Regionale Toscana Antonio Mazzeo
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Sull' Autore

Nata a Prato (in Toscana), città dove vive ma spesso torna a Trecchina, paese di origine del padre. Laureata, in aprile 2020, presso l'Università di Firenze, in Progettazione e Gestione di Eventi e Imprese dell'Arte e dello Spettacolo (Pro. Ge. A. S.) con una tesi sulla Etnomusicologia Lucana. Inizia a scrivere versi e versetti già a 7 anni utilizzando come carta anche i muri di casa. Studia musica (suona chitarra, flauto traverso, flauto dolce, tastiere) e canto. Il Flauto Traverso, che studia da 8 anni, l’affascina in modo particolare. Ha vinto numerosi concorsi musicali riservato a giovani musicisti. Non si contano gli articoli a lei dedicati su riviste, quotidiani e tra le pagine del web. Importanti e famosi critici letterari Italiani, membri delle giurie dei Premi Letterari più prestigiosi, hanno scritto ottimi giudizi e motivazioni per i premi assegnati alle sue poesie dal Prof. Pier Franco Quaglieni alla Prof. Rina Gambini, dal Prof. Squirotti al Prof. Giuseppe Benelli, da Alessandro Quasimodo al Cav. Marina Pratici, a Marzia Carocci, a Roberta Degli Innocenti a Dalmazio Masini. Sin dall’età di 12 anni è stata più volte premiata “alla carriera” per alti meriti culturali. Martina è membro effettivo di alcune accademie letterarie italiane ed estere. Ad oggi, ha vinto 351 premi letterari e fra questo oltre 150 sono primi premi (oltre che in Italia anche in Svizzera, Grecia, Australia). Alcuni premi li ha vinti anche più anni consecutivamente. Fra i premi vinti Tropea: Onde Mediterranee, Poseidonia Paestum, Europa” (Lugano), Città di Salò, Il Trebbo, F. Pinzone, Prato: Un Tessuto di cultura, Via Francigena, Fratelli De Filippo (Torre del Greco – 2007) Voci, Città di Cattolica, Colle Armonioso, Carla Boero, Il Molinello, Trofeo del Bergamotto- Universum, Città di Aosta – Universum, La Lode, Un Momento di ….verso, Australia (Melbourne) Un monte di Poesia, Roma…in cerca di poesia, Città di Marta, Versilia, Leopardi, Surrentum, A. Belli, Decadramma d’Argento, Coluccio Salutati, Festival Europeo della Poesia (Atene), Thesaurus, Lago Gerundo, Perseo. Sono 130 le Antologie letterarie, in Italia ed all’estero, che hanno pubblicato sue poesie. E’ uscito nel febbraio 2010 il suo primo libro: "L’arcobaleno della III A" edito dalla Attucci Editrice di Carmignano con cui racconta, in versi ed in prosa, la sua esperienza scolastica, vissuta in una classe multietnica di una scuola elementare di Prato.. Un libro ricco di immagini poetiche e momenti di vita, di personaggi, ma anche di fatti che la rendono triste, come la guerra che ha i bambini come protagonisti, l’incendio di un bosco con la morte di un uccellino; un libro, dunque, che la vede poeta ma nello stesso tempo reporter della sua vita, di quanto le succede intorno e la consacra abile descrittrice della natura che la circonda Con decreto del Presidente della Repubblica del 23 settembre 2011 Martina, come si diceva, è stata nominata, per meriti letterari ed artistici, “Alfiere della Repubblica” dal Presidente Giorgio Napolitano. Il Comune di Prato, nel 2011, le ha conferito il “Gigliato d’Argento” per meriti letterari. E’ stato pubblicato, a fine ottobre 2013, il suo secondo libro "Io spero che … " fra la gente oltre l’Arcobaleno, edito dalla Attucci Editrice. Di questo libro Martina ne ha donato, comprandole e pagandole di tasca propria con i propri risparmi, 500 copie alla Croce Rossa Italiana, associazione presso la quale Martina svolge volontariato sia come operatrice socio sanitaria sia come operatrice di emergenza per la Protezione Civile Italiana. In occasione della presentazione del libro sono state consegnate a Martina la Medaglia del Presidente della Camera, Onorevole Boldrini, e la Medaglia del Presidente del Senato, Sen. Grasso, come riconoscimento per l’impegno sociale e civile della giovane autrice. Famiglia Cristiana le ha dedicato una recensione in occasione della presentazione del suo secondo libro parlando dei suoi scritti e delle sue attività poetiche, musicali e l’impegno nel sociale. A giugno 2014 la International University P.S.I. di Lugano le conferisce la Laurea Honoris Causa in “Impegno sociale e Solidarietà” . Sempre in Giugno 2014 viene nominata Vice Presidente Internazionale della Universum Giovani ed Accademico ad Honorem della Universum Academy Switzerland. Nel mese di Agosto 2014 sotto il patrocinio Internazionale della Universum Academy Switzerland e della Universum Giovani effettua, in Basilicata, la prima parte del Tour Poetico “Colori del Sud” che la vede protagonista nelle piazze e dinanzi a migliaia di persone. A fine agosto 2014 ritira a Lauria il Premio Mediterraneo 2014 destinato a persone che si sono distinte nella letteratura. Una importante affermazione. Ad ottobre 2014, a Lugano, le viene conferito il Premio Universum Donna 2014. Premiate con lei altre 9 donne provenienti da tutto il mondo che si sono distinte nella medicina, nella letteratura, nell’arte, nel diritto internazionale. Sempre a Lugano viene nominata Ambasciatrice di Pace della International University of Peace. Dall’autunno 2015 Martina è stata nominata Vice-Presidente del Centro europeo di Speleologia Marina (sede a Trecchina). Martina è in Facebook, alcune amiche, anch’esse scrittrici, hanno creato in Facebook il Fans Club Martina Marotta. La giovane artista ha un suo sito www.martinamarotta.it che aggiorna personalmente. Per scriverle martina@martinamarotta.it

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