Il coordinatore regionale di Forza Italia, on. Moles, si schiera a difesa dell’attività pseudo investigativa messa in atto dal gruppo regionale del suo partito in ordine alla conduzione di alcuni enti e, come ogni avvocato che eccede nella difesa, conferma esattamente le perplessità di molti circa la corretta rispondenza dei comportamenti alle prerogative proprie dei consiglieri regionali. Che singoli consiglieri o gruppi abbiano il diritto di conoscere situazioni e cose che afferiscono alla gestione degli enti di estrazione regionale è una verità incontestabile, come incontestabile è il loro diritto di ottenere la documentazione su singole questioni o provvedimenti emanati. Non è un loro diritto scartabellare tra tutte le spese per cercare quelle sospette, sostituendosi a chi , dentro e fuori la Regione, ha competenza per accertare la regolarità di ogni singola voce di spesa. Tutto qui. Domando all’on. Moles se gli è permesso ad esempio, da parlamentare, richiedere la documentazione delle spese fatte dall’Eni, o dall’Inps o da altri enti subgovernativi. No, che non gli è permesso, senza che la richiesta sia circostanziata da fatti che la legittimano e da strumenti giuridico-istituzionali che la formalizzino, sia essa sotto forma di una interrogazione, un Ordine del giorno o una mozione, o una audizione. Ora, per quanto riguarda l’iniziativa specifica riferita alla Film Commission , non essendoci questi strumenti propri dell’attività ispettiva, giustamente sono sorte perplessità ed interrogativi circa gli scopi e le finalità che il gruppo intendeva perseguire, così che a molti è apparso un tentativo di fare pressioni indebite , cavalcando uno scandalismo che non dovrebbe albergare nell’attività istituzionale. Una pura questione di metodo , che non è interpretabile come difesa delle persone chiamate in causa o del loro operato, ma semplicemente dettata dalla preoccupazione di rispettare i diritti ed i ruoli di ciascuno. La domanda è : la vigilanza sull’operato degli enti sub regionali la fa la Giunta ,attraverso i Dipartimenti, e quindi è ad essa che bisogna far capo per conoscere singole questioni o atti, oppure è direttamente il consigliere regionale investito di queste funzioni? L’on. Moles forse non ha la risposta, ma il presidente del Consiglio, Cicala dovrebbe averla . E questo senza nulla togliere alla sacrosanta esigenza espressa dal consigliere Piro e dai suoi colleghi di sapere se determinate spese siano o meno giustificate o se non si sia ecceduto in atti discrezionali o clientelari. Però, ed è questo il ragionamento che meritava forse una risposta meno superficiale, nelle Istituzioni la forma è spesso sostanza. Rocco Rosa
IL CASO LUCANA FILM COMMISSION
0
Condividi