A MARATEA, presso il Centro culturale “Josè Mario Cernicchiaro”. DOPO L’8 SETTEMBRE 1943…per non dimenticare.
di Emanuele Labanchi
Ritrovato recentemente e per caso dai figli Cinzia ed Ennio sotto forma di tre taccuini, dei quali il padre non aveva mai parlato, il diario è stato trascritto e pubblicato integralmente e fedelmente a cura di Francesco Mandarano, Lucia Cacciacarro ed Ennio Frilli con il titolo “Torneranno i giorni nostri…” – Il diario ritrovato dell’I.M.I. Orazio Frilli – Edizioni Medicea Firenze – 2022). Orazio, nato a Napoli nel 1917, si era laureato in Lettere classiche a Firenze nel 1940 e fu poi giovane Ufficiale di artiglieria, costretto ad affrontare a Rodi i tragici eventi successivi all’8 settembre 1943. Fatto prigioniero dai tedeschi, fu deportato in Germania in vari Stalag, avendo rifiutato di aderire alla Repubblica di Salò con offerta di rimpatrio. Fu, dunque, uno dei 600/650mila I.M.I. e riuscì a far ritorno a Firenze. In Toscana svolse la sua carriera di Insegnante e poi di Preside. Morì a Firenze il 19 marzo1988. Sue ancore di salvezza durante la prigionia (2 ottobre 1943 – 12 agosto 1945) erano state la mamma e la sua fidanzata Silva, che sarà poi sua moglie, alle quali, animato da profonda fede religiosa, si rivolgeva scrivendo su quei taccuini, divenuti poi un diario-testimonianza…per non dimenticare. Alla presentazione del diario pubblicato è stato dedicato, come da locandina, l’incontro di ieri sera a Villa Tarantini presso il Centro culturale “José Mario Cernicchiaro”, con la partecipazione del Prof. Francesco Mandarano e la presenza di tanti, che hanno seguito l’evento con attenzione e vivo interesse, anche con personale contributo (Preside Prof. Vincenzo Cicalese – Antonio Cosentino, Responsabile A.N.P.I. provinciale- PZ).