LA PAROLA AI TIFOSI: MISTER NUOVO MA MUSICA VECCHIA

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Giovanni Benedetto

Contro il Benevento il Potenza ha evidenziato i soliti limiti, aggravati dalla forza dirompente della squadra avversaria.
Nel primo tempo si è visto un Benevento a trazione anteriore che per lunghi tratti ha rinchiuso il Potenza nella sua metà campo con Ferrante dominatore nell’area di rigore alle prese con un vero duello personale con Gasperini.
Il giovane portiere lucano si è esaltato in più di un’occasione , bloccando i colpi di testa del forte centravanti sannita.
Ed il portiere ha vinto alla grande il duello, non fosse stato la sfortunata deviazione di Armini.
Nel secondo tempo il Benevento ha arretrato  il baricentro dando più spazio di manovra ai rossoblù.
Una manovra risultata in gran parte sterile per i passaggi sbagliati o intercettati dagli avversari.
Anche le fonti di gioco, ispirate da Volpe e Di Grazia ,non hanno avuto buona fortuna , quasi sempre bloccate dai difensori giallorossi.
Il Potenza si è presentato in più di un’occasione in area campana, senza impensierire il numero uno Paleari, anzi le azioni più pericolose si sono avute da parte dei padroni di casa. I prossimi sei incontri, i rossoblù li giocheranno contro squadre che stanno meglio in classifica e i  pronostici non sono favorevoli. Non resta che affidarsi all’esperienza di Lerda e all’orgoglio dei calciatori in cerca di riscatto, per invertire i pronostici sul campo.

La parola ai tifosi:

Franco Battista

Questa partita con il Benevento, che non mi sembra affatto uno squadrone, ha dimostrato che siamo una squadra priva di personalità senza gioco e senza carattere. Un primo tempo schiacciati in difesa senza il benché minimo tentativo di ripartire contrariamente a quanto si potesse immaginare, vista la presenza di due punte fisse: Caturano, Asencio e due a supporto come Di Grazia e Volpe. Nel secondo tempo un po’ meglio anche se le occasioni migliori le ha avute e sbagliate il Benevento. Serve molto lavoro e tempo al mister per trovare il bandolo della matassa di questo gruppo forse un po’ sopravvalutato.

Enrico Pontolillo

Se si tiene conto che giocavamo fuori casa contro una delle pretendenti alla vittoria del campionato, che non abbiamo subito una goleada ma incassato solo un gol sul solito errore difensivo e che eravamo in formazione rimaneggiata senza Schiattarella e Laaribi, in fin dei conti la sconfitta ci potrebbe anche stare e non preoccupare più di tanto. Invece no, c’è da preoccuparsi perché la difesa continua a traballare (senza un Gasparini questa volta in versione super che ha salvato almeno altri 2 gol del Benevento, il risultato negativo sarebbe stato piu ampio) , il centrocampo sempre più latitante e la squadra sempre a subire per l’intera partita l’iniziativa degli avversari, non si riesce ancora ad intravedere la formazione forte e da 5..6 posto tante volte sbandierata da Varrà. Non se la prenda il Presidente (che, ancor prima dei tifosi , è la prima e vera vittima di questa situazione, stante i tanti soldi investiti finora) ma forse a gennaio , insieme a diversi giocatori , sarebbe il caso che le valigie le faccia anche qualcun altro… Ora ci aspettano diverse partite difficili: speriamo che me la cavo!

Tonino Loponte

Cosa c’è da commentare dell’incontro di Benevento ? : BEN POCO…O QUASI NULLA !!!
Comincio anch’io a chiedermi se molti dei giocatori arrivati sono validi ad alzare sta benedetta “asticella”, fin troppo proclamata !!! Va bene l’ennesimo cambio di guida tecnica, ma è imbarazzante vedere giocatori non riuscire a esprimere il proprio valore, non dico nell’insieme di squadra, ma per puro orgoglio personale. Spero solo che facciano quadrato intorno al mister per cercare di “limitare i danni” ottenendo risultati positivi almeno negli incontri casalinghi, altrimenti sarà veramente dura per rimanere nella zona tranquilla per evitare i playout. Restiamo fiduciosi che la situazione si evolva al meglio quando prima.
Sempre e comunque va un encomio particolare a tutti quei tifosi che, nonostante le difficoltà aggiunte dalle esigenze televisive, non fanno mancare l’amore incondizionato al 🦁❤️💙

Angelo Petrone

Mi dispiace dirlo. Ma un primo tempo dettato dall’incertezza dei giocatori messi male in campo a difesa dello O-O. Non abbiamo superato il centrocampo tranne che in una occasione. Invece di avanzare il baricentro della squadra abbiamo fatto il contrario. abbassandoci di venti metri tanto è vero che abbiamo preso il gol con una deviazione nell’area piccola.Secondo tempo un pochino meglio. Ma non abbiamo la forza per andare a rete. Buono l’arbitraggio. Sempre presente sulle azioni di gioco. Lo stesso vale per i collaboratori. Meritata la vittoria del Benevento.

Vincenzo Cauzillo

Il Potenza formato trasferta non funziona. Quinta trasferta quarta sconfitta con soli due gol realizzati, per giunta ininfluenti, e ben 10 subiti di cui sette in due sole gare. Impiegare cinque giocatori offensivi per fare appena due tiri in porta e superare rarissimamente il centrocampo è sintomo di inconsistenza e mediocrità. La cosa che più mi lascia perplesso è vedere in panchina per tutti i 90 minuti Monaco, Hristov e Maddaloni che dovevano essere i rinforzi della difesa colabrodo dello scorso anno. Lerda si sta affidando agli uomini dello scorso anno. Sarà perché Varrà ha preso giocatori non all’altezza? Se così fosse c’è da preoccuparsi.

 

 

 

 

 

 

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Sull' Autore

Mi sono occupato per 40 anni prima in Rai e poi in Rai way dell' esercizio degli impianti alta frequenza della Rai in Basilicata. Per vent'anni in qualità di quadro tecnico sono stato responsabile del reparto di manutenzione degli impianti alta frequenza: ripetitori, trasmettitori tv e mf, ponti radio e tutti gli impianti tecnologici connessi. Ho presieduto tutta la fase della swich-off analogico- digitale della rete di diffusiva della Basilicata. Nel 90 per tre mesi come tecnico della Rai Basilicata ho lavorato al centro , ibc, di Saxa Rubra, per inoltrare i segnali televisivi e radiofonici provenienti dai dodici stadi accreditati ai mondiali 90, attraverso i ponti radio e i satelliti in tutto il mondo. Fuori dal mondo produttivo, mi sento un cittadino libero e curioso, che osserva con attenzione la realtà che mi circonda. Attento al comportamento della politica e delle istituzioni e alle decisioni che esse assumono e che incidono sul nostro destino , sensibile ai fenomeni e ai cambiamenti che attengono la nostra società: comprese le virtù e le miserie che essa esprime; sempre raffrontando il presente col passato per schiarire meglio la visione del futuro.

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