Lapolla – PIOGGIA
Un tuono improvviso .Nella siepe
d’edera un frullar d’ali
.Gocce che cadono.
Tante corone regali,
cerchi ornati di punte sormontate da sfere.
Visioni di un secondo
Che esplodono per poi dissolversi
E fondersi in qualcos’altro
Che comincia a scivolare e poi a scorrere.
Un becco emerge tra le foglie;
un merlo ritroso, indispettito
dal lasciare un ghiotto pasto di bacche
per un riparo.
Lo scroscio si spegne. Una lama tagliente
di luce improvvisa squarcia il grigiore;
ferisce l’occhio, la mente ,
sbigottisce l’anima
SEVERINO LAPOLLA PIOGGIA