di ROCCO PESARINI
Fondata in questo tribolato 2022 e rigorosamente tutta lucana, la nuova associazione MEDinLUCANIA (sede legale in quel di Viggiano ma a breve sede operativa anche a Potenza) si è già dimostrata particolarmente attiva e propositiva nella scena culturale, artistica e civica della nostra regione, concretizzando da subito quella che è la mission che ha portato alla sua nascita e della quale ho parlato con il presidente Dino Nicolia.
Dino ben trovato e in bocca al lupo per questa nuova avventura associativa. Perché nasce MEDinLUCANIA?
L’associazione nasce, questa volta è davvero il caso di dirlo, dal basso, da quella che comunemente viene definita la società civile, animata dal senso di appartenenza e un diffuso senso civico. L’obiettivo dichiarato è quello di creare un nuovo “paradigma culturale” regionale che punti a valorizzare le enormi potenzialità, ancora inespresse, sottostimate e non appieno sfruttate, di un territorio ricco di talenti, di bellezze naturali, culturali ed artistiche.
Un nuovo paradigma culturale. Ossia?
Crediamo onestamente che questa forma di ancoraggio della cultura lucana a figure come Carlo Levi o Rocco Scotellaro, solo per citarne alcuni, debba essere progressivamente e definitivamente abbandonata in quanto non più attuale ed al passo con i tempi. Di converso occorre andare oltre, valorizzando e rendendo protagonisti di questo nuovo paradigma proprio quei tanti talenti regionali che non hanno ancora ricevuto il degno riconoscimento e la dovuta considerazione e valorizzazione.
E attraverso quali azioni ed iniziative avete in mente di portare avanti questo rinnovamento?
Quello che ci sta a cuore è predisporre ed implementare proposte culturali, sociale, finanche politiche che stimolino ed animino il dibattito civico regionale. Il tutto non solo attraverso l’ideazione e realizzazione di eventi ma anche con la partecipazione e collaborazione ad iniziative di altre realtà associative lucane. Infatti crediamo sia fondamentale operare in un clima di rete e in un’ottica di condivisione e compartecipazione.
Parlo di rete e condivisione nella mia città (Potenza) da tanti anni. Perché secondo te facciamo così fatica noi Lucani e riuscire laddove in altre regioni questi concetti sono la base di modelli sociali ed economici di assoluto valore?
La colpa principale va ricondotta ad un eccessivo individualismo che pare da sempre contraddistinguerci, in una sorta di chiusura che conduce ad un’incapacità di porre le basi per crescere insieme nell’ottica, appunto, di quella compartecipazione di cui parlavamo prima.
Non temi che la politica, intesa come partiti, possa tentare di fagocitarvi o comunque influenzarvi?
Noi abbiamo l’unico obiettivo di costruire e creare proposte e ci piacerebbe che fosse poi la politica a far proprie tali proposte. Considerando il clima di dissoluzione e crisi dei partiti tradizionali e le sempre più crescenti difficoltà che hanno a radicarsi nei territori, crediamo che sia loro interesse primario iniziare a percorrere questa strada.
Il prossimo evento od iniziativa a cui state lavorando?
Un evento sul turismo lento sul Pollino da tenersi nel mese di ottobre.