Opportuna e tempestiva l’iniziativa del Pd e delle altre forze di opposizione di chiedere la convocazione in seduta straordinaria del Consiglio regionale per assumere decisioni intorno alla legittimità costituzionale della legge Calderoli e più in generale iniziative per l’abrogazione di questa insensata riforma leghista, così come corretta e altrettanto tempestiva la decisione del Presidente Pittella di inserimento nell’ordine del giorno, bandendo così ogni forma di tatticismo e ogni tentativo di posticipare un dibattito su una questione tanto importante. Nessuna riserva mentale e nessun gossip su presunti bracci di ferro tra Consiglio e Giunta. E’ che la questione, per come si è messa ,è ineludibile sotto ogni punto di vista e il popolo tutto chiede una parola chiara su questo punto. E’ abbastanza probabile che la posizione della Regione sarà rivista completamente , sia alla luce delle iniziative che altre regioni del Sud hanno proposto, sia sopratutto all’esito di un dibattito post-voto che ha messo in luce nuovi elementi di pericolosità nell’applicazione anche parziale di quella legge, con l’inevitabile aumento della divisione esistente fra regioni ricche e regioni povere. Un dibattito che ha visto posizioni diversificate anche all’interno della maggioranza, a cominciare da Forza Italia che ha più volte e ufficialmente espresso dubbi pesanti sulla applicazione oeprativa del provvedimento. Tutto questo dovrebbe far pendere la bilancia verso una posizione unitaria allineata a quella delle altre regioni, sia pure con una discussione nella quale si cercherà di giustificare la decisione a suo tempo presa in un contesto diverso e con un dibattito frettoloso. Sarebbe una buona partenza per la stessa maggioranza approvare un atto che rimedia ad un errore politico frutto di un atteggiamento di parte e subalterno . Errare è umano, con quel che segue. Ecco perchè non costituiscono un buon viatico le incalzanti dichiarazioni di alcuni esponenti di destra, vedi Quarto, sull’efetto di stimolo che questa legge potrebbe avee sulle regioni che si trovano in coda. Di fronte a studi severi sull’allargamento della forbice, da dovunque si guardi l’effetto dell’autonomia differenziata,uscirsene con queste pillole di incoraggiamento è segno o di cinismo o di ignoranza,o di tutte e due le cose. Che su un nuovo corso del regionalismo,depotenziato nelle sue logiche clientelari e rimesso a nuovo intorno ad obiettivi di programamzione generale e a comportamenti di una ritrovata moralità, poggi veramente il riscatto del Sud, non ci piove. Ma che si chieda tutto questo , mettendo il Mezzogiorno a pane ed acqua, è semplicemente insensato. E’ come dire: siccome non sapete governare, vi togliamo tutto. Rocco Rosa
Per la cronaca, i lavori dell’Assemblea regionale procederanno A)) alla discussione sulla legge “Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell’art.116, terzo comma, della Costituzione”: B) ALla discussione e deliberazione in ordine a: “Schema delibera Consiglio regionale – Proposta di referendum abrogativo ai sensi dell’articolo 75 della Costituzione” (richiesta ai sensi dell’art.32 dello Statuto regionale); C) alla discussione della mozione: “Ricorso contro il d.d.l. Calderoli dinanzi la Corte Costituzione e possibilità di promuovere referendum abrogativo ex art.75 Cost.”, di iniziativa dei consiglieri Araneo, Verri, Cifarelli, Marrese, Lacorazza, Bochicchio e Vizziello.