LE BUONE NOTIZIE DA MATERA2019

0

L’ultimo consiglio comunale ha rappresentato comunque un momento catartico, in cui la città ha preso atto di essere di fronte a diversi scenari, che sarebbe l’ora di imboccare con decisione: o il governo cittadino prova a serrare le fila, tentando con uno scatto di orgoglio di rimettere sui binari il treno per il 2019 (improbabile); o prende atto del fallimento del suo tentativo, e il sindaco De Ruggieri prova a tessere la tela di un governo di scopo che coinvolga tutto il Consiglio disponibile a lavorare con l’esi.stente, quindi senza più mettere in discussione regole, procedure, nomi e postazioni (potrebbe approdare in questa direzione la richiesta di aiuto del sindaco nei confronti del PD di Matera ad aiutarlo a cercare un dialogo col Governo – evidentemente nonostante i proclami a 4 colonne, si è interrotto pure quello – e le conclusioni di ieri del CdA che ha aperto all’intero consiglio comunale); oppure ancora si rimette il mandato nelle mani dei cittadini (scenario positivo solo se si potesse tornare al voto prima dell’estate, dunque il Consiglio dovrebbe essere sciolto in questi giorni, e appare dunque anch’esso poco probabile).

Certo, è pure possibile che non succeda nulla, come nulla è successo finora, nonostante i problemi palesati solo adesso fossero chiari a molti già un anno fa. E sarebbe lo scenario peggiore.

Ma 3 scenari (potenzialmente) positivi su 4 sono pur sempre una statistica favorevole. 

E vale allora forse la pena di sottolineare quanto di buono, sul fronte 2019, comunque e nonostane tutto, si sta facendo. Che a volte, persi nella tensione di realizzare un sogno collettivo il più brillante possibile, tendiamo a non farci troppo caso. E invece:

  • I TURISTI AUMENTANO; Paolo Verri ha anticipato le statistiche dell’Apt per il 2016, che sebbene non ufficiali, attesterebbero un leggero aumento delle presenze, in percentuale minore rispetto agli altri anni, ma che sfata la sensazione popolare di un ridimensionamento del turismo materano; certo il milione di presenze favoleggiate per il 2019 sono ancora lontanissime, ma un segnale di tenuta è gia una buona notizia, considerato quanto poco si è fatto negli ultimi due anni in tema di attrattività.
  • MATERA SEMPRE PIU’ RAGGIUNGIBILE: i tempi in cui Pasquale Ametrano doveva affrontare un viaggio avventurosamente tragico lungo tutto lo stivale per venire a votare a Matera, stanno per finire e dunque Carlo Verdone dovrebbe cercare ispirazione altrove. L’aeroporto internazionale di Bari è sempre più vicino, con il completamento del raddoppio della ss96 che procede spedita. Sul doloroso fronte ferroviario, Matera entra finalmente nella bigliettazione delle Ferrovie dello Stato, raggiungibile su gomma appena scesi dal Frecciarossa a Salerno. E raddoppiano le possibilità con il Frecciarossa lucano che passa da Ferrandina. Palliativi, secondo alcuni. Un deciso miglioramento secondo i tanti, anche turisti, che stanno apprezzando il servizio. Ancora molto meglio si potrebbe fare migliorando il servizio Fal verso Bari (era una promessa due anni fa, attendiamo fiduciosi, basterebbe davvero poco); e risolvendo la telenovela infinita della Bradanica. In attesa di infrastrutture definitive e adeguate, ovviamente, che è stato colpevole non mettere almeno in cantiere con la “scusa” del 2019.
  • APRE L’OPEN DESIGN SCHOOL: Uno dei punti cardine del Dossier ha finalmente aperto i battenti. Il rinvio dell’inaugurazione della scuola di restauro in presenza del Ministro attesta solo la debolezza politica della città in questo momento, ma l’ODS è già realtà, e ha messo anche già in cantiere le prime commesse (la città di Alba ha ordinato la progettazione di elementi di design food, la Rrgione Basilicata ha commissionato lo studio di opportuna segnaletica atta a valorizzare le uscite lungo la SS 106 Jonica verso le valli interne, che custodiscono i migliori tesori paesaggistici lucani). Anche il Museo DemoEtnoAntropologico, altro punto fondamentale del Dossier, sebbene rimanga per molti una sorta di oggetto misterioso assai poco identificato, sta vedendo la luce.
  • APRE IL CAMPUS UNIVERSITARIO: la Rettrice Sole in Consiglio ha annunciato che finalmente dopo anni di lavori entro un paio di mesi sarà ultimato il Campus Universitario di via Lanera, in cui verrà spostata l’Università, che dunque lascerà l’attuale ubicazione nell’ex Ospedale di San Rocco. Su questo luogo l’Assessore Enzo Acito ha proposto un progetto di hub per imprese innovative, che non ha convinto molti, ma ci sarà senz’altro tempo e modo di riparlarne. Magari, prima del 2019, ormai nostra terribile e temibile timeline.
  • TRASPARENZA: mentre in Consiglio il tema della trasparenza della Fondazione attraversava trasversalmente in tutti gli interventi, il civic hacker Piersoft Paolicelli continuava il suo infaticabile lavoro di rendere facilmente disponibili dati importanti che altrimenti rimarrebbero sì disponibili, ma usufruibili da pochi. Grazie al protocollo OpenData (altro punto di sviluppo del Dossier) e a un apposito bot sull’app Telegram sviluppato gratuitamente dal nostro buon amico, sono da tempo disponibili in tempo reale a tutti i cittadini tutte le ordinanze del Comune di Matera. E adesso anche le procedure Suap, grazie al collegamento con il portale impresainungiorno. E come va di moda adesso, il tutto praticamente all’insaputa dello stesso Comune.

Matera è una delle città più antiche del mondo. Ha potuto attraversare i suoi 10 mila anni di storia forgiando il carattere resiliente dei suoi abitanti. E non è proprio la resilienza il filo conduttore del Dossier vincitore del titolo Ecoc? 

Resisteremo quindi anche a questo; e anche i processi messi in moto dal percorso verso Matera 2019, non si arresteranno.

La scommessa di un cambiamento culturale promesso e necessario, passa anche da riconoscere che c’è un pezzo di mondo che si adopera, nonostante tutto, per portare la città ogni giorno un passettino più avanti di dove fosse il giorno prima.

Ed é al loro fianco che la nostra politica deve imparare a camminare, invece di farsi inseguire.

Soprattutto quando non ha idea di dove andare.

Condividi

Sull' Autore

Ho impostato il navigatore in direzione aziendale ma, blaterando di democrazia e di sviluppo, ho svoltato a sinistra finendo dritto addosso a un blog: ed erano già passati quarant'anni.

Rispondi