Maratea rischia grosso. Annunci e solo annunci. Sul fronte frana niene di concreto. un camioncino e due operai presidiano un cantiere che ancora non è operativo, E mentre in altre località balneari già si lavora alla nuova stagione, in quel di Maratea non si sa se si riuscirà ad uscire dall’isolamento che la frana ha prodotto. Intanto il costo dei biglietti dei treni regionali è aumentato del 15 per cento e i cittadini da e per Maratea sono costretti anche a questo ulteriore esborso. Su queste cose si alza la dura protesta dei cittadini e degli imprenditori della pesca e si preparano iniziative di lotta. Intanto il componente dell’esecutivo dei Verdi, Manuel Chiappetta, mette giù un duro comunicato:
“Un altro anno di propaganda Politica senza contenuti, e Maratea avrà bisogno di un piano per la ricostruzione strutturale economica. Il Prefetto Campanaro convoca per il ventidue marzo un ulteriore tavolo per la sicurezza portuale, dopo che le Imprese di pesca avevano segnalato ulteriormente lo stato di abbandono del molo nord. Il Sindaco Stoppelli e l’Assessore Merra, avevano preso impegni precisi al tavolo prefettizio dell’otto febbraio, ma degli interventi propedeutici al ripristino del minimo livello di sicurezza del molo nord neanche l’ombra. Sul fronte frana di Castrocucco, dopo quindici giorni dei quaranta previsti per le operazioni di disgaggio, neanche una pietra è venuta giù, nessuna squadra speciale di intervento è ancora intervenuta, solo due operai e un camioncino visitano giornalmente il Castello. Nessuna assistenza promessa alle frazioni colpite è stata programmata, le richieste del Comitato di Iniziativa Cittadina completamente disattese, nessun nuovo collegamento navetta dalle stazioni e per la stazioni.
La campagna elettorale del centro destra regionale e locale è già pienamente attiva, a pagarne le spese sono le comunità che vengono continuamente prese in giro.
Per Maratea c’era bisogno di un Commissario per l’emergenza, bisognava godere di poteri speciali e di economie speciali, oggi sul cantiere di Castrocucco dovevano lavorare un numero di maestranze adeguato, le criticità idrogeologiche del monte Serra dal lato di Marina dovevano essere affrontate da un’altra squadra operativa. Per il Porto doveva essere immediatamente deciso un cambio di passo nello sfruttamento delle risorse dedicate alla riqualificazione portuale, rinunciando alle lavorazioni di arredo e prediligendo la sicurezza del molo nord, Le imprese turistiche che rischieranno la sopravvivenza dovevano essere garantite da un adeguato piano ristori, le comunità colpite dovevano essere assistite da un programma di servizi di base aggiuntivi. Nulla è stato predisposto, nulla è visibilmente adeguato, Maratea è a rischio fallimento e molti lo vogliono negare.”