POLITICA REGIONALE, SIAMO ALLA RISSA

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La cronaca politica ci consegna un violento e scomposto attacco da parte del capogruppo di F.I , Francesco Piro, all’indirizzo del segretario regionale della CGIL, Angelo Summa, reo di aver criticato l’ipotizzato conferimento di una consulenza all’ex consigliere Acito, dopo le sue forzate dimissioni dall’incarico di Assessore. Il segretario della CGIL aveva osservato, legge alla mano, che ai consiglieri e agli assessori è vietato, a fine mandato,  ricevere incarichi di derivazione regionale per almeno due anni. Una norma etica e di tutela rispetto alla esigenza posta dai legislatori, nazionale e regionale, di un atto concreto di cesura tra il potere esercitato e la predisposizione di alternative pilotate che possano anche lontanamente adombrare abuso di potere. E’ sempre stato così,  almeno da  venti anni e meraviglia che un Governo che ha fatto dell’ossequio alla legge il proprio indicatore di riferimento, oggi commetta atti che vanno esattamente nella direzione contraria. Così è per il mancato riconoscimento dell’autonomia della sfera amministrativa rispetto alla politica, quando pure una legge nazionale è esplicita al riguardo,così per la trasformazione della delega agli assessori in mero coordinamento del settore di competenza, così  per questa ipotesi di consulenze chiamiamole… riparatorie. Che l’ing.Acito sia una persona che meriterebbe di stare in prima linea in questa conduzione politico-amministrativa abbastanza incerta è cosa che abbiamo sostenuto, e che spiega la personale battaglia di Piro in difesa del suo collega, ma la legge è legge e  la sua applicazione non ammette discrezionalità.  Ora, che per una osservazione del genere, fatta dal segretario di un sindacato che pure ha il diritto- dovere di chiedere il rispetto della legge, si arrivi ad un attacco personale che chiama in causa le ambizioni  politiche del segretario, la sua presunta insignificanza sul terreno dei consensi elettorali, e tutto il resto, è segno di un grave scadimento del confronto pubblico, che dovrebbe interrogare seriamente chi ha la maggiore responsabilità di difendere ogni giorno la dignità delle Istituzioni. Si può capire il nervosismo di Piro derivante da una situazione politica di crisi persistente, di incomunicabilità permanente, di angustia e di insoddisfazione per risultati che non si vedono, ma se la conseguenza è l’inaugurazione di un clima da cantina, allora bisognerebbe che tutti abbiano il coraggio di dire basta a questa deriva. Così come quando ci sono rischi di un percorso illegale, c’è da domandarsi perchè non si ha il coraggio di verificare prima, magari anche in raccordo preventivo  con chi è chiamato a far rispettare le norme in sede penale e in sede contabile se una certa strada è percorribile.  Prima si faceva così e qualche persona autorevolissima varcava la soglia della Corte dei Conti per chiedere in via informale un parere, un consiglio, una interpretazione corretta delle norme. Allora era più per scrupolo che per necessità visto che alcuni uffici viaggiavano  in piena autonomia ed erano perfettamente capaci di dare risposte motivate. Adesso che la terzietà è stata messa all’angolo, riprendere questa buona prassi sarebbe un dovere, oltre che un atto di responsabilità prima che la politica, scendendo scendendo di livello, si riduca a lotta di paese, fatta di denunce , di querele e di linguaggio da mercato del pesce. Con tutto il rispetto per i pescivendoli. Rocco Rosa

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Sull' Autore

Quotidiano Online Iscrizione al Tribunale di Potenza N. 7/2011 dir.resp.: Rocco Rosa Online dal 22 Gennaio 2016 Con alcuni miei amici, tutti rigorosamente distanti dall'agone politico, ho deciso di far rivivere il giornale on line " talenti lucani", una iniziativa che a me sta a molto a cuore perchè ha tre scopi : rafforzare il peso dell'opinione pubblica, dare una vetrina ai giovani lucani che non riescono a veicolare la propria creatività e , terzo,fare un laboratorio di giornalismo on line.

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