Le scorte di vaccini in arrivo alla Basilicata dovrebbero interessare prioritariamente due categorie: gli over 80 per quelli che non hanno ancora ricevuto la prima dose e per quelli che aspettano il richiamo, le categorie a rischio, dializzati, immunodepressi ecc. Poi si passa, scorte permettendo, alla vaccinazione degli over settanta, con criteri diversi rispetto a quelli adottati per gli over 80. Entra in funzione dalla prossima settimana la piattaforma di prenotazione delle Poste, alle quali tutti devono accedere , senza alcuna intermediazione da parte dei medici di famiglia . La piattaforma è in grado di richiedere non solo le generalità ma anche le patologie certificate, in modo da applicare automaticamente i criteri di priorità dettati dal Governo. Resta l’incognita delle persone che accompagnano gli ammalati considerati a rischio, che, stando agli impegni assunti dal Ministro Speranza, dovrebbero essere vaccinati contestualmente. Qui però ad oggi la piattaforma non assicura questo collegamento automatico con i conviventi o con i caregiver, per cui c’è bisogno che si trovi subito una soluzione per consentire la vaccinazione congiunta di ammalati e familiari conviventi o badanti. C’è da augurarsi che le Regioni, visto che la piattaforma è stata accettata da tutti, al punto che anche la Lombardia, che si era organizzata avventurosamente in proprio, facendo una figura più che barbina , si è dovuta accodare , possano richiedere con urgenza , ove non previsto, la prenotazione plurima da parte del portatore di patologie certificate, in maniera da prenotare non un solo vaccino ma quelli che servono per i congiunti o il badante. Mettere insieme gli stati di famiglia e i singoli ammalati non dovrebbe essere difficile , ma nella burocrazia italiana niente è facile, per cui, al massimo, ci potrebbe essere una soluzione alternativa da praticare: e cioè che si possa prenotare il numero di vaccini spettanti all’ammalato e ai suoi congiunti (che vivono sotto lo stesso tetto) e portare una autocerficazione attestante lo stato di famiglia. Così le scorte quotidiane sono dosate su tutti i vaccinandi e le autocertificazioni servono a confermare l’esistenza di situazione di convivenza . Ad oggi, per quello che mi risulta, questo aggancio non c’è, per cui prima che succeda il caos, chi ne ha la responsabilità provveda a prendere le iniziative necessarie. R.R:
VACCINI, COME PREVENIRE IL CAOS NELLA FASE 3
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