C’ERA UNA VOLTA…PUTENZA (2)

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LUCIO TUFANO

Via Pretoria, l’affollatissima via, è quella preferita dai commercianti più grossi le cui vetrine diventano l’attrazione di quanti, passeggiandovi, sono costretti ad osservarle ed a fermavisi.
Vincenzo Satriani vende chincaglierie, guanti assortiti, biancheria e laneria, cappelli di lana e feltro finissimi, armi da caccia e da difesa nuove ed usate, rivoltelle americane cortissime, bastoni animati, pugnali a coltello e coltelli da caccia con svariato cartucciame da lire 1,50 a lire 2,50 la centinaia; Giovanni Biga nel palazzo Martorano vende caffè S. Domingo, di qualità superiore in pacchi da un chilo al prezzo di lire 4,15 e petrolio Atlantia a lire 21,80 la cassa, caffè Giava a lire 4,70 il kg. e zucchero a lire 160,50 il quintale; Antonio Di Nuzzi, ferramenta, ottomane, lastre di vetro, luci da
specchio; Vincenzo Caggiano, grande assortimento di mobili di lusso e comuni, sedie di vera Vienna e correnti, ombrelli, calzature, vestine, guanti, saponi, profumeria, chincaglieria, specchi, assortimenti per cucina, posaterie, letti in ferro ed in legno, mantelle, scialleria, corazze per signora, nastri, guanti, pelle, lana e filo, giocattoli, cravatte, impermeabili con mantella e cappuccio, perfino pianoforti della rinomata fabbrica Carlo Hurtman di Berlino; Antonio Ricci, vendita di legname per armatura, anditi, funi ed altro in ottimo stato. In piazza Sedile Vincenzo Garramone espone, in
estate, bellissimi ventagli cinesi, da centesimi quindici a lire due. In via Pretoria inoltre, la calzoleria di Gaetano Quaratino, con assortimento di stivaletti e stivaloni per uso militare: lire 30 gli stivaloni di vitellino francese, lire 35 quelli di cammello lucido, lire 60 quelli di bulgaro, lire 10 gli stivaletti ad elastico con una suola, lire 12 o 13 con due suole. Quaratino vende anche il cubia per lucidare le scarpe senza spazzola e, da vero taumaturgo della calzatura e dei piedi, fornisce il victorieux
per la guarigione istantanea dei calli, degli occhi di pernice e dei porri. Speroni di varie forme, stringhe di cuoio per le scarpe, fregi militari, galloni d’argento e lana, per i sottufficiali ed i regi carabinieri sono stipati negli scaffali in attesa della venuta del reggimento a Potenza.
Ma fra tutti la grande salumeria e fiaschetteria “Frosi & Freschi” in via Pretoria, è la più moderna e la più assortita. Non vi manca veramente nulla dai formaggi Olanda, Parmigiano, Lodigiano, Romano,
nostrale, alle ostriche fresche ed alle cozze in concia di Taranto, ai salati ed alle specialità gastronomiche di propria lavorazione, dall’Emmenthal della Svizzera o dal Gorgonzola alla frutta in conserva ed alle robiole di Lecco, agli stracchini di Milano, dalle sardine di Nantes alle alici piccanti o al baccalà francese e Crespier; non vi mancano cotechini, zamponi, mortadelle, prosciutti finissimi, i veri panettoni di Milano, mostarde e torroni di Cremona, i vini vermouth di Torino, champagne Carpenè Malvolti, marsala Vulpito di Trapani, cognac e rhum, cappelletti e paste all’uovo di Bologna,
caffè Portorico e S. Domingo. I negozi della città hanno assunto la tradizionale gaiezza delle vistose esposizioni natalizie. Pasticcieri e fruttivendoli hanno a gara adornato i loro negozi con abbondanti
mostre.
«Ci piace citare tra gli altri il buon Pergola che, ancora una volta, ha dimostrato di essere quell’esimio allievo di Lambiase di Napoli, che tutti i buongustai ormai conoscono. Anche D’Arpino, Viggiani, Simone ed altri hanno preparato copiose ed eleganti mostre di dolci e confetture».
Il caffè Pergola, il caffè D’Arpino, il caffè Viggiani, il caffè Simone, assiduo lettore del “Roma”, sono i caffè più importanti nei quali si rifugiano i signori con i cappelli di paglia, i bastoncini, i fiori agli occhielli, le ghette e le signore con i grandi cappelli, con abiti eleganti di crespo della China di colori tenui o di tulle guarniti, alla cintura, di mazzetti di giunchiglie fresche.

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Sull' Autore

LUCIO TUFANO: BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE “Per il centenario di Potenza capoluogo (1806-2006)” – Edizioni Spartaco 2008. S. Maria C. V. (Ce). Lucio Tufano, “Dal regale teatro di campagna”. Edit. Baratto Libri. Roma 1987. Lucio Tufano, “Le dissolute ragnatele del sapore”, art. da “Il Quotidiano”. Lucio Tufano, “Carnevale, Carnevalone e Carnevalicchio”, art. da “Il Quotidiano”. Lucio Tufano, “I segnalatori. I poteri della paura”. AA. VV., Calice Editore; “La forza della tradizione”, art. da “La Nuova Basilicata” del 27.5.199; “A spasso per il tempo”, art. da “La Nuova Basilicata” del 29.5.1999; “Speciale sfilata dei Turchi (a cura di), art. da “Città domani” del 27.5.1990; “Potenza come un bazar” art. da “La Nuova Basilicata” del 26.5.2000; “Ai turchi serve marketing” art. da “La Nuova Basilicata” del 1.6.2000; “Gli spots ricchi e quelli poveri della civiltà artigiana”, art. da “Controsenso” del 10 giugno 2008; “I brevettari”, art. da Il Quotidiano di Basilicata; “Sarachedda e l’epopea degli stracci”, art. da “La Gazzetta del Mezzogiorno” del 20.2.1996; “La ribalta dei vicoli e dei sottani”, art. da “La Gazzetta del Mezzogiorno”. Lucio Tufano, "Il Kanapone" – Calice editore, Rionero in Vulture. Lucio Tufano "Lo Sconfittoriale" – Calice editore, Rionero in Vulture.

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