CORREVA L’ANNO … I LUCANI DI MIUGUEL CALMON

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Un nuovo libro per Carmine e Martina Marotta/ Una storica intervista a Vicente Micucci,  figlio di emigranti italiani che racconta della storia di Miguel Calmon (Bahia – Brasile)

Un nuovo saggio a firma di Carmine Marotta, questa volta coadiuvato dalla figlia Martina, nota scrittrice e poetessa italiana. Il libro esce a venti anni da Cassa Confiança, edito da Attucci Editrice, testo che ha avuto un importante e duraturo successo sia fra gli emigranti italiani in Brasile che fra gli esperti di storia Brasiliana e di storia dell’emigrazione italiana in Brasile. Casa Confiança racconta della storia dei Trecchinesi che giunsero in Brasile alla fine del diciannovesimo secolo, intorno al 1880, insediantisi a circa 500 Km da Salvador, nello stato di Bahia, per dar vita, nel giro di pochi anni, ad una delle più fiorenti comunità italiane in Brasile. Fra i tre precursori anche il nonno di Carmine, anche lui di nome Carmine, bisnonno di Martina, che con Giuseppe Rotondano e Giuseppe Niella diedero vita ad una azienda agro-commerciale per occuparsi della coltivazione e del commercio di caffè e cacao per provvedere, poi, alla vendita in Europa. Furono loro a scrivere agli altri compaesani invitandoli a partire per questa zona del Brasile perché c’era la concreta possibilità di fare fortuna e così fu. In pochi anni tutto andò per il verso giusto e quella prima comunità è cresciuta a dismisura tanto che dopo alcuni decenni in Jequiè riuscivano a produrre così tanto caffè e cacao da poter influenzare anche il prezzo della borsa dei prodotti alimentari brasiliani. Inoltre, molto all’avanguardia per l’epoca, i produttori di caffè e cacao erano consorziati fra di loro uniti da quella italianità che li aveva sempre contraddistinti pur essendosi totalmente integrati nel tessuto sociale brasiliano. Attualmente Jequiè conta circa 200.000 abitanti e tanto deve alla comunità trecchinese. Sono ancora molti gli oriundi, nipoti e bisnipoti dei primi lucani giunti sul posto oltre un secolo prima. La storia di Jequiè non è l’unica che vede protagonisti i Trecchinesi in Brasile, nello stato di Bahia. A poca distanza da Salvador e da Jequiè (circa 300 Km) a Miguel Calmon giunsero, nei primi decenni del 1900 altri Trecchinesi appartenenti alla famiglie Isabella, Micucci, Zottoli, Barberino. Della sola famiglia Isabella giunsero in pochi anni ben 5 fra fratelli e Sorelle (Michele, Ferdinandina, Maddalena, Carmelo, Rosa) e molti di loro con mariti, mogli e figli. E quindi con loro giunsero in Miuguel Calmon componenti della famiglia Micucci ma anche della famiglia Zottoli, ed altre, tutte provenienti da Trecchina o dai paesi limitrofi. In realtà era una piccola comunità trecchinese che si integrava con le popolazioni locali. Erano gli anni in cui in Italia ed in Europa infuriava la seconda guerra mondiale facendo migliaia di vittime e incalcolabili danni. L’integrazione degli italiani in Miguel Calmon fu molto forte e nello stesso tempo anche repentina tanto che dopo poco tempo Michele Isabella (Miguel) fu eletto sindaco di Miguel Calmon e molti componenti delle famiglie Isabella, Micucci, Zottoli diedero immediatamente vita a importanti strutture commerciali ed economiche ma nello stesso tempo furono e sono tuttora protagonisti di notevoli interventi a favore della popolazione locale sia nella sanità (gli ospedali) che nella cultura (le scuole) che nella vita sociale quotidiana. Fra questi si sono distinti due fratelli, figli di Ferdinandina Isabella e Humberto Micucci che hanno dato alla cittadina un importante impulso per lo sviluppo economico ma anche interventi sociali e umanitari a favore dei concittadini per rendere la vita quotidiana sempre migliore. In particolar modo gli interventi umanitari e sociali dei fratelli Micucci hanno lasciato il segno, e non poco, nella vita della popolazione locale. Carmine Marotta ha visitato negli scorsi anni, con sua moglie Antonella, questa ridente cittadina del nordest del Brasile, e fu proprio sua moglie, di ritorno in Italia, a definire Miuel Calmon la piccola Svizzera del Brasile.
“Era una oasi di benessere nello stato bahiano, qualcosa che si distaccava dal resto dello Stato Bahiano” afferma Carmine Marotta e adesso, lui ha voluto, insieme alla figlia Martina, raccontare al mondo cosa hanno fatto i lucani in Miguel Calmon, cosa hanno fatto i Trecchinesi a poca distanza da Jequiè, già famosa per la concreta presenza trecchinese da circa 150 anni. Ed ecco l'idea del libro intervista, Vicente Micucci, ormai ultraottantenne, oriundo italiano, racconta in una storica ed unica intervista realizzata da Martina Marotta, la storia si Miguel Calmon, la storia della sua famiglia, la storia dei lucani e degli italiani in Miguel Calmon. Vicente scende nei particolari e diventa veramente interessante il suo lungo discorso quando parla di integrazione, di estrema ospitalità ricevuta dalle popolazioni locali. Racconta della cresci economica di Miguel Calmon e dell’area circostante. Oltre all’intervista di Vicente Micucci ci sono gli interventi di suo fratello Antonio che tanto ha contribuito, unitamente a Vicente, allo sviluppo sociale ed economico di Miguel Calmon. Ma ci sono anche i contributi storici di Rita Micucci, dell’attuale sindaco di Miguel Calmon José Ricardo Leal Requião e del professor Joao Barberino, medico e professore universitario, specializzato in medicina tropicale, figlio illustre di Miguel Calmon che ha chiare origine italiane. Ma nel libro ci sono anche altre sorprese che al momento i due autori non vogliono svelare. Cura la prefazione del libro il giornalista e storiografo della emigrazione Italiana in Brasile, Eduardo Sarno che già aveva contribuito nelle ricerche storico scientifiche di controllo per la stesura del libro Casa Confiança.

Il libro Correva l’anno … bilingue (italiano e portoghese) è quasi pronto per la stampa ed ha ottenuto
numerosi patrocini istituzionali senza contributo economico. L’uscita del volume è prevista in occasione dei
festeggiamenti per i 100 anni di vita di Miguel Calmon nel prossimo mese di agosto.
Per ulteriori informazioni scrivere a “correva.anno@gmail.com”

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Sull' Autore

Quotidiano Online Iscrizione al Tribunale di Potenza N. 7/2011 dir.resp.: Rocco Rosa Online dal 22 Gennaio 2016 Con alcuni miei amici, tutti rigorosamente distanti dall'agone politico, ho deciso di far rivivere il giornale on line " talenti lucani", una iniziativa che a me sta a molto a cuore perchè ha tre scopi : rafforzare il peso dell'opinione pubblica, dare una vetrina ai giovani lucani che non riescono a veicolare la propria creatività e , terzo,fare un laboratorio di giornalismo on line.

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