CRONACHE DAL METAVERSO – Strategie di connessione tra mondo reale e Galassia Metaverso – Intervista con Rubin Mayo alias Marco Rabino

Lorenza Colicigno
Nella mia rubrica Cronache dal Metaverso parlo piuttosto di “Galassia Metaverso”. Attraverso le diverse narrazioni e le interviste che si sono succedute in questa rubrica, è diventato sempre più chiaro che i diversi mondi che possono ascriversi a tale Galassia manchino di un elemento essenziale per essere definiti come un unico Metaverso: l’interconnettività. Chi si pone la questione e vuol spingersi oltre i limiti imposti dalla diversità delle tecnologie MUVE, AR, VR, MR, XR, non si arrende alla mancanza di interconnettività, e si sposta sul piano delle interrelazioni, sia nella fase di svolgimento di un evento sia nella fase della fruizione post-evento. Abbiamo colto l’occasione per fare un po’ di chiarezza su questi aspetti partecipando al recente XV compleanno di Pyramid Cafè, che ha visto connessa dal mondo reale la città di Biella, con il SellaLab, ex filatoio adibito a contenitore culturale e tecnologico “coworking”, che potrebbe essere un modello da seguire anche in Basilicata, dove erano presenti circa 70 persone dotate di pc e visori, con Second life, Craft World, Spatial e AltsaceVR, dove, potrebbe sembrare ovvio dirlo, erano presenti avatar/persone da tutto il mondo. Ringraziamo Francesco Spadafina alias Magicflute Oh, fondatore di Pyramid Cafè, owner di PyramidOSIta in Craft World, già ospite di questa rubrica, per averci coinvolti in questo avventuroso compleanno e per averci consentito, quindi, di sperimentarne la complessità organizzativa e di viverne l’entusiasmo, scoprendoci “tutti insieme” abitanti della Galassia Metaverso, nonostante “residenti” in mondi diversi, reali e digitali. Quattro, dunque, i metaversi connessi con il Sellalab di Biella: Second Life, Craft World (MUVE), AltspaceVR, Spatial.
Sellalab, già sede del Lanificio Maurizio Sella, nel distretto tessile di Biella, oggi spazio coworking digitale
Tavolo di lavoro in Sellalab Biella, pronto per collegare i 4 metaversi al mondo reale
Ogni ambiente ha avuto figure di riferimento, oltre a Christian Clarizio, responsabile dello spazio coworking SellaLab a Biella, che ha ospitato il XV compleanno di Pyramid Cafè.
Christian Clarizio
Francesco Spadafina alias Magicflute Oh a Biella e un po’ ovunque nella Galassia Metaverso!di Biella
Prove di visori (messi a disposizione dall’organizzazione) e di nuove amicizie al Sellalab
Immagini catturate da Craft World con Eva Blenderina a PyramidOSIta, Tonino Lane in Noilab 2, Rosanna Galvani in Alanna, Eva Kraai e Giliola Gurgiola, Sergeji Zarf in Edu3d
Immagini catturate da Second Life, dove erano collegati John Noone di Museum Island, Loredana Loring del progetto Harambee, Fenyess & David di Gatta Ci Cova
In AltSpaceVR erano invece collegati Simo Pozzi, Andrea Giglio, Biagio Teseo, Petra Skachova
e in Spatial. Enrico Taddei di ChiccArt e Leonardo Cardinali di Spatial Italia
In definitiva, come ha dichiarato Francesco Spadafina: “E’ stata l’occasione per sperimentare il vero Metaverso sociale, conoscere e incontrare concretamente gli avatar e conoscere alcuni dei progetti sviluppati in questi Metaversi.”.
Per comprendere la complessità di questa operazione di collegamento di mondi diversi, abbiamo intervistato Rubin Mayo alias Marco Rabino, che ne è stato il regista.
Rubin Mayo
Rubin Mayo alias Marco Rabino al suo tavolo di lavoro per connettere i 4 metaversi al Sellalab
Ecco come Rubin Mayo alias Marco Rabino si racconta
Se devo raccontarvi chi è Rubin Mayo, non saprei neppure da dove partire. Nella mia vita ho avuto la fortuna di partecipare, sia attivamente che passivamente, ad una moltitudine di esperienze: campi estivi giovanili, sia come fruitore e poi anche come animatore; ho approcciato il mondo dello spettacolo prima come prestigiatore – il mio pubblico preferito era il più esigente, ovvero i bambini – e poi in ben due associazioni di ballo tradizionale, ho avuto parecchie esperienze con varie associazioni; come mestiere sono consulente informatico, analista e programmatore con tecnologia Microsoft, con esperienze di HTML, CSS, Photoshop. Sempre il mio mestiere mi ha portato a interessarmi di comunicazione e in parte anche di marketing, di programmazione neurolinguistica. Una volta entrato in Second Life, nel 2007, col nome di Rubin Mayo, ho sperimentato approfonditamente quel metaverso come scripter, builder, PR, land owner, e come cittadino a tutto tondo di quel meraviglioso mondo virtuale tridimensionale costruito e animato dai suoi stessi cittadini. Ho iniziato ad occuparmi anche di MACHINIMA, ovvero filmati girati in un programma dotato di motore grafico tridimensionale, prima timidamente e poi mi sono lasciato coinvolgere sempre più anche dalle dirette dai mondi virtuali. Nel 2020 ho rispolverato l’avatar in Craft World e poi nel 2021 sono entrato in Altspace dove ho costruito alcuni mondi. Devo dire che in tutto quello che vi ho raccontato io mi considero non un artista o una eccellenza, ma un semplice smanettone, forse la mia curiosità mi spinge a privilegiare la conoscenza media, o magari anche approfondita, di più argomenti possibile piuttosto che l’eccellenza in una sola delle esperienze.
Vuol precisare il suo percorso nei mondi virtuali?
In parte ho già raccontato nella biografia: poi ripeto dal 2007 è difficile ricordare tempi, luoghi, e anche l’acquisizione delle competenze non è mai finita.
Devo ringraziare la mia formazione dai Salesiani e poi al Politecnico di Torino dove ho potuto sviluppare e raffinare il mio spirito di osservazione e di analisi: quasi tutte le mie conoscenze sono frutto di studi da autodidatta sempre iniziati con l’osservazione e l’analisi via via più approfondita di ciò a cui mi approccio. Anche l’esperienza con le dirette è iniziata cosi: intanto una informazione preventiva con ricerche su internet, poi analisi delle dirette a cui assistevo, analisi dei video e delle clip su youtube ponendo attenzione al timing, alle tecniche di comunicazione usate, della costruzione della narrazione… E poi esperienza diretta, prima con miei video da Second Life, sia girati su un unico piano sequenza come se fossi in diretta streaming, sia con montaggio; per proseguire poi con le dirette del MagicFlute Show e ora del Pyramid Café Show. Analisi preliminare, sperimentazione e analisi risultati, per poi riprendere a sperimentare: questo è il metodo che mi si addice.
Se, dunque, i mondi digitali non sono interconnessi, come è possibile metterli comunque in relazione, in comunicazione in contemporanea? Qual è stato, dunque, il suo ruolo in occasione del compleanno di Pyramid Cafè?
La locandina dell’evento
Per unire i mondi virtuali, occorre dividere – sembra uno scherzo vero? non lo è – i problemi grandi in problemi sempre più semplici, e quindi risolvere ogni singolo problemuccio e tutte le soluzioni insieme risolvono il problemone. Poi ha usato l’aggettivo “contemporanea”, ma purtroppo la contemporaneità in Internet non esiste, esistono comunque dei ritardi a volte impercettibili, altre volte percettibili.
Rubin Mayo alias Marco Rabino al lavoro al Sellalab con i “ferri” del mestiere
La prima questione per fare una diretta è avere più operatori di ripresa, che possano fornire inquadrature diverse alla regia, in modo che questa possa dare un ritmo – timing – alla trasmissione , perché secondo i gusti attuali degli spettatori, mantenere la stessa inquadratura per più di 5 secondi può causare “noia” e questo è da evitare.
Ecco allora il primo problema, o tutti gli operatori si trovano insieme nello stesso posto con un mixer audio/video per poi trasmettere la diretta, oppure occorre trovare una soluzione on-line che possa accogliere i segnali video e audio dei vari operatori e possa dare degli strumenti di regia e di streaming.
Queste applicazioni in rete sono poche e quelle a basso costo sono pochissime, si contano sulle dita di una mano: il compromesso ideale l’ho trovato in Streamyard, con l’abbonamento più economico, che consente di avere contemporaneamente fino a 10 operatori attivi e altrettanti in back-stage, e trasmettere lo streaming contemporaneamente a tre piattaforme diverse, consente di personalizzare le trasmissioni con overlay, sfondi, clip da caricare, loghi…
Il secondo problema da risolvere è il cattura dello schermo del viewer e trasformare il tutto in una webcam virtuale per trasmettere il segnale video a Streamyard: esistono parecchi programmi gratuiti che consentono di catturare una finestra dello schermo, ma, per ora, ne abbiamo trovati solo due che includono una “virtual webcam”. Questi programmi sono “Streamlabs OBS” e “OBS Studio”, due programmi quasi intercambiabili, con quasi la stessa interfaccia utente. Questa virtual webcam può essere usata anche come webcam per altri programmi come zoom, skype, discord e altri programmi di chat.
Il terzo problema da risolvere è la cattura dell’audio del mondo virtuale, e qui iniziano altre difficoltà: non tutti i i viewer dei mondi virtuali permettono di impostare quale dispositivo di output (esempio altoparlanti), e quindi occorre studiare per ciascuno il “settaggio” giusto. Comunque alla base della soluzione del problema di audio c’è una classe di programmi che vengono identificati come “virtual cable”, ovvero cavi virtuali. Un programma di questo tipo installa sul PC un dispositivo di input (esempio microfono) e un dispositivo di output (esempio altoparlanti o cuffie) che sono collegati in modo tale che ogni segnale audio che un programma in esecuzione sul PC manda a quel dispositivo di output, viene replicato al dispositivo di input, il quale può essere usato al posto di un microfono per mandare il segnale audio a Streamyard, o come microfono per un programma di registrazione audio oppure per un programma di chat come zoom, skype, discord…
Fino a qui abbiamo risolto il problema generale dello streaming audio e video in diretta: avendo operatori che catturano video e audio dai vari mondi e li mandano ad uno studio di Streamyard è possibile poi creare uno streaming inclusivo dei vari mondi. Lo streaming su youtube può poi essere facilmente condiviso sui vari mondi, per far vedere a presenti – anche se con i ritardi tipici della rete – cosa sta accadendo nei mondi collegati.
Preparativi al Sellalab
Un quarto problema è come mettere in comunicazione audio in diretta i vari mondi e magari operatori in RL. Ecco qui è un problema essenzialmente audio e può essere facilmente risolto coinvolgendo un programma di audio chat (skype, zoom, discord), 2 virtual cable e un avatar per ogni mondo virtuale. L’operatore in un mondo virtuale esegue il login col proprio avatar sul mondo virtuale, esegue il login sul programma di chat, imposta un virtual cable che chiameremo vc1, per prendere il segnale audio dal programma di chat e lo usa come microfono del suo avatar, poi usa l’altro virtual cable che chiameremo vc2, per prendere l’audio del mondo virtuale e usarlo come microfono per il programma di chat. In questo modo si può stabilire una comunicazione diretta tra tutti i presenti dei vari mondi virtuali, che possono cosi parlarsi anche da un mondo all’altro.
In conclusione, ogni operatore deve prendere dimestichezza degli strumenti per modificare le proprietà dei vari dispositivi di input e output del PC, del Mixer di Windows, del programma di virtual cable adottato e del programma di cattura schermo…
Un quinto problema può essere il collegamento dal mondo reale. In questo caso basta per il video un telefono cellulare (dotato di apposito cavalletto per diminuire i sobbalzi) collegato allo studio di Streamyard, mentre il segnale audio va preso collegando il mixer analogico della sala all’entrata AUX del PC di un operatore sui mondi virtuali, in modo che tale operatore possa unire insieme il segnale audio del mondo virtuale e della sala, e mandarli allo studio di Streamyard. Naturalmente occorre avere confidenza col Mixer Audio di Windows per ottimizzare questo audio.
Per il compleanno di Pyramid Café, in definitva, il mio compito è stato quello di gestire l’audio in sala, la proiezione in sala delle slide, la proiezione in sala dei mondi virtuali, fare le riprese in SL, mandare la diretta streaming della prima parte, e coordinare anche gli operatori nei vari mondi. Ero, proprio il regista.
Durante il concerto di Viviana Houston Cottone, ho continuato a mandare in sala le immagini dai mondi e l’audio del concerto.
Credo di aver detto troppo, ma era doveroso almeno indicare queste nozioni minime anche se non approfondite.
Marco Rabino, Claudio Pacchiega, Francesco Spadafina, Enrico Carmine Ciliberti, David Dubois che hanno collaborato al Sellalab di Biella per rendere possibile questo esperimento di Metaverso sociale
Ringrazio tutti e tutte le persone e avatar che hanno partecipato a questa avventura nella Galassia Metaverso, l’ospite in Sellalab, Christian Clarizio, e, in particolare, Rubin Mayo per le “nozioni minime”, come lui le definisce, che io, invece, definirei specifiche e complete. Grazie, soprattutto per aver mostrato concretamente come siano importanti gli Open coworking come il Sellalab, per mettere in comunicazione i diversi mondi e le diverse anime del digitale, opportunità su cui riflettere anche nella nostra regione Basilicata. Insomma, una cosa si è capita bene, che se non è possibile interconnettere mondo reale con i 4 Metaversi e i Metaversi tra loro, è almeno possibile connetterli, metterli in relazione in contemporanea o quasi, certo non è un’impresa facile, ma certamente è una sfida affascinante essere o diventare abitanti della Galassia Metaverso!